Privacy in Francia: i figli potranno far causa ai genitori che hanno pubblicato le loro foto da piccoli sui social network

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Di Ilaria Betti – Per molti genitori è difficile resistere alla tentazione di fotografare i progressi del bambino e condividerli sui sociali network. Dalla nascita al primo compleanno, dal momento della pappa al primo dentino caduto: spesso la pagina Facebook può trasformarsi in un vero e proprio diario dei ricordi. Ricordi che, però, possono rivelarsi spiacevoli per l’individuo ritratto, una volta cresciuto. A tutela di quest’ultimo, in Francia, la legge sulla privacy prevede che il figlio possa far causa ai genitori e portarli a scontare una condanna di un anno di carcere o il pagamento di una multa di 45mila euro.

Woman examining picture on cell phone
Woman examining picture on cell phone

Già a febbraio, la polizia francese, preoccupata per la sicurezza dei piccoli, aveva pubblicato un messaggio su Facebook in cui invitata le mamme e i papà a smettere di pubblicare foto dei loro bambini e a non rispondere a catene create proprio con l’intento di diffondere immagini. “Ricordate che postare foto dei vostri figli non è sicuro. È importante proteggere la privacy dei minori e la loro immagine nei social network”, recita il post. Per i genitori rimasti sordi a questo appello la legge non farà sconti: pubblicare dettagli intimi della vita privata altrui, senza il consenso del soggetto in questione, potrà essere motivo di condanna penale

“Tra pochi anni, i bambini di oggi potranno facilmente portare le loro mamme e papà, colpevoli di aver pubblicato le loro foto online, di fronte ad un giudice – spiega l’esperto di etica e di diritto Eric Delcroix al giornale “Le Figaro” – Critichiamo spesso gli adolescenti per il loro comportamento in rete, ma i genitori non si comportano in maniera migliore”. Secondo Delcroix, chi posta foto di altri sui social network, in particolare di minori, deve pensare a come chi è ritratto si sentirà riguardando quegli scatti in futuro. “I ragazzi o i bambini di una certa età non desiderano essere fotografati o almeno non vogliono che le loro foto siano pubbliche”, ha aggiunto.

Jay Parikh, vicepresidente del Global Engineering and Infrastructure di Facebook, ha spiegato che il social network sta prendendo in considerazione l’idea di creare un sistema per mandare notifiche ai genitori troppo “impulsivi”. “Se metto online la foto di mio figlio che gioca nel parco e, accidentalmente, la condivido con tutti, il sistema potrebbe ‘fermarmi’ e dire: ‘Hey, aspetta, questa è una foto di tuo figlio. Di solito la condividi solo con i membri della tua famiglia. Sei sicuro di volerla condividere con tutti?'”. Una strategia che servirà, almeno, ad evitare gli errori.

http://www.huffingtonpost.it

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di MP Iscriviti gratuitamente ⤹