Isee, ecco come cambia: precompilata per velocizzare i tempi

Sul sito dell'Inps la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu)

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di Michele Di Branco

L’Inps metterà a disposizione dei cittadini sul web la Dichiarazione Sostitutiva Unica

Isee, si cambia. Spinta alla riduzione dei tempi con la dichiarazione precompilata. Con il via libera alla legge di Bilancio, il governo Meloni ha anche introdotto una serie di modifiche alla disciplina sull’Indicatore della situazione economica equivalente. L’Isee serve a pesare, al di là del reddito, la ricchezza complessiva del nucleo familiare considerando, salvo alcune eccezioni, tutte le voci finanziarie attribuibili a quel medesimo nucleo, come le proprietà immobiliari, le rendite finanziarie, i redditi vari.

Se è infatti previsto che fino al 31 dicembre 2022 abbia ancora validità il modulo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente presentato all’inizio dell’anno, la legge di Bilancio stabilisce che dal mese di gennaio 2023 esso non sarà più efficace. Di fatto, a partire dal 1° luglio 2023, la presentazione della Dsu da parte del cittadino avverrà prioritariamente in modalità precompilata, fermo restando la possibilità di inoltrarla anche per via ordinaria.

IL MECCANISMO
Allo stesso tempo, per la possibilità di presentare la Dsu nella modalità non precompilata, si legge nella manovra, «viene fissata la scadenza del 31 dicembre 2022» e la stessa relazione illustrativa fa riferimento al 1° gennaio come data di debutto delle novità, lasciando intendere la previsione di un periodo transitorio per i primi sei mesi dell’anno. Resteranno, invece, gli stessi i canali percorribili per ottenere la dichiarazione, che attualmente comprendono l’ente erogatore della prestazione sociale agevolata, il comune, il Centro di assistenza fiscale, l’Inps nelle sue sedi territoriali e sul proprio suo sito internet.

IL PORTALE
Occorre comunque ricordare che sul sito dell’Inps si può reperire l’Isee precompilato comprensivo di tutti i dati autodichiarati dal cittadino e delle informazioni rese dall’Agenzia delle Entrate. Nel dettaglio, si tratta del canone di locazione della casa d’abitazione, dei patrimoni mobiliari, dei beni immobiliari, dei redditi ai fini Irpef e dei trattamenti Inps esenti ai fini Irpef.

L’importanza della semplificazione del calcolo dell’Isee, che snellisce le operazioni burocratiche sinora necessarie, con particolare riferimento all’elaborazione della DSU, interessa un numero considerevole di cittadini, ovvero tutti coloro che hanno diritto ad accedere a prestazioni sociali o assistenziali legate alla situazione economica del proprio nucleo familiare. A dimostrazione di quanto affermato ecco qualche numero: nel 2022 sono state gestite dal Sistema Isee dell’Inps circa 12 milioni domande (precompilate e non).

Un numero destinato a crescere ulteriormente a causa di un prevedibile aumento di richieste di accesso alle diverse misure di sostegno al reddito, per le quali appunto serve presentare l’Isee.

 

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