E siamo sempre alle solite quando succede in Italia qualche evento straordinario, come i terremoti che da anni investono l’Italia ( e ce sono tanti a cominciare dalla Valle del Belice ancora “immacolata”), si parla di prevenzioni alle Opere, come quelle storiche o di importanza storico-culturale.
E gli altri edifici ?
La ricostruzione degli edifici, distrutti durante il sisma, è antecedente alle norme antisismiche che si vorrebbero adottare e per questo motivo si dovrebbero rivedere la stabilità degli edifici e come tutti sappiamo nell’ultimo terremoto ha colpito case con oltre 50 anni di “vita”.
Insomma l’Italia è vecchia !
A parte che dette norme si dovrebbero applicare ad edifici di nuova costruzione, per quelle vecchie si dovrebbero intervenire con opere nuove e nuove tecniche
Le tipologie d’intervento agli edifici le lasciamo alla interpretazione non solo del Legislatore, ma al mondo scientifico e dovremmo farci carico di parlare di opere edilizie antisismiche da applicare a quegli edifici che sono per il ricovero di persone anziane, di persone ammalate, in genere di quanti insistono nel mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza, persone che non hanno la gambe veloci di abbandonare i loro edifici con celerità in caso di sismi.
E’ quanto vogliamo dire alle Istituzioni : multos in parvo !.
E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II°: “ Andiamo avanti con speranza”
Previte
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