Insegnare ai bambini a comunicare con le persone sorde: concluso un progetto nelle scuole comunali

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Il presidente provinciale dell’Ente nazionale sordi, Franco Biondi, interviene su un progetto di 20 ore sulla comunicazione con le persone sorde e cieche intitolato Progetto comunicazione, le disabilità sensoriali e la comunicazione: un’introduzione al metodo Braille e alla lingua dei segni italiana, organizzata grazie a un finanziamento del Comune e in collaborazione con la sezione Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) di Montecatini Terme.

Il progetto per l’Ente nazionali sordi (Ens) si è svolto nelle seguenti scuole e date:

con l’istituto comprensivo “Caponnetto” con le classi quinte delle scuole primarie Martini, Mechini-Fucini e Arinci rispettivamente nelle giornate del 13 e 16 novembre;
con l’Istituto comprensivo “Iozzelli” con le classi quinte delle scuole primarie Paolo Borsellino (Bizzarrino), Giuseppe Baronti (Montevettolini), Italia Donati (Cintolese) rispettivamente nelle giornate del 7, 8 e 10 novembre.

Il Presidente dell’Ens Franco Biondi insieme alla docente Paola Donato e a lato le docenti della scuola primaria

“Come Ente nazionale sordi – dice Biondi – abbiamo concluso la nostra parte del progetto e a breve toccherà all’Unione italiana ciechi. Il corso è stato tenuto da Paola Donato, docente sorda qualificata, iscritta al Registro nazionale dei docenti dell’Ente nazionale sordi. La docente ha tenuto delle brevi lezioni di lingua dei segni italiana su vari argomenti per introdurre i bambini al mondo della sordità”.

“L’esperienza svolta nelle scuole elementari del comune di Monsummano Terme – dice Donato – è stata molto bella, positiva. Questo è stato il primo incontro per i bambini con una persona sorda. In questo modo hanno imparato come approcciarsi a una persona sorda e hanno visto per la prima volta la dattilologia ovvero l’alfabeto manuale della LiS (Lingua dei segni italiana).

Ho spiegato che la Lis, per costruire le frasi, utilizza i segni e ho spiegato come la dattilologia venga usata solo per i nomi propri. Ho anche introdotto i bambini alla cultura sorda, spiegato come comportarsi e i bambini si sono dimostrati molto interessati. Ho insegnato alcune segni relativi all’ambito della scuola, del lessico di base (chiedere da mangiare, chiedere da bere, dire grazie ecc.).

La cosa che mi ha più colpita è stata proprio la grande curiosità dimostrata dai bambini; infatti, nonostante la timidezza di alcuni, mi hanno posto molte domande sulla vita delle persone sorde. In conclusione posso dire che è stata un’esperienza molto positiva”.

“Saremmo lieti di ripetere questo progetto anche in altre scuole della Provincia di Pistoia perché i bambini e i ragazzi conoscano il mondo delle disabilità sensoriali e ci sia una sempre maggiore accessibilità”, conclude il poresidente Biondi.

Redazione Valdinievoleoggi

 

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