Pensate di visitare una mostra e di osservare i ritratti esposti che all’improvviso prendono vita: accade con Unmute Art, la videoguida – ora anche in formato app – pensata per persone affette da disabilità uditive, che si serve della tecnologia del real life painting.

Redazione Artribune

COME FUNZIONA UNMUTE ART

Il progetto coinvolge attori non udenti che, calati nei panni dell’opera da illustrare, attraverso la lingua dei segni spiegano in maniera semplice e colloquiale l’arte. La videoguida, combinando commenti in LIS, sottotitoli e tracce incise da speaker in voice-over, è utilizzabile da un pubblico trasversale.

L’ARTE ACCESSIBILE A TUTTI

L’idea è stata realizzata da Orpheo, società specializzata in video, audio e radioguide, app e tecnologie immersive per musei e luoghi della cultura. Si tratta di uno dei risultati dell’iniziativa “Arte per Tutti” lanciata nel 2016, proprio con il fine di rendere quanto più accessibile l’arte a ogni categoria di persone, dai bambini agli anziani, dai non udenti a chi è affetto da deficit mentali.

La tecnologia di Unmute Art è stata utilizzata per la prima volta nel 2019, in occasione della mostra Andy Warhol presso la Basilica di Pietrasanta a Napoli: grazie ad essa il pubblico non udente ha potuto fruire del commento in lingua dei segni senza distogliere lo sguardo dalle serigrafie esposte, attivandolo attraverso il riconoscimento d’immagine.

I RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI

Nella primavera 2020, Unmute Art ha vinto il primo premio dei GLAMi Awards, il riconoscimento internazionale più importante per l’innovazione per i beni culturali, e di recente è stato insignito del premio “Project of Influence 2021” alla 20a edizione della conferenza The Best in Heritage, organizzata dalla European Heritage Association in collaborazione con ICOM e con Europa Nostra.

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