Un centro d’avanguardia per bambini e adulti sordociechi: la solidarietà è “Una storia di mani”

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ROMA. Garantire un intervento precoce ai bambini sordociechi da zero a 4 anni e ridurre le liste d’attesa, che oggi possono arrivare fino a 18 mesi; incrementare i posti da 56 a 80, così da accogliere un maggior numero di adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali: questi gli obiettivi della campagna di raccolta fondi “Una storia di mani” della Lega del Filo d’Oro, a cui si può contribuire con un sms o una chiamata da rete fissa al 45514 fino al 31 dicembre. Entrambi gli obiettivi potranno infatti essere raggiunti solo quando i lavori di costruzione del secondo lotto del nuovo centro nazionale saranno portati a termine.

Una storia di mani. Per le persone sordocieche, le mani sono tutto, o quasi: mezzi di comunicazione, veicoli di emozioni, strumenti di conoscenza. Il tatto, per chi non può né vedere né sentire, è il segreto per raggiungere l’autonomia, ed è per questo che la campagna ha scelto come testimonial dell’iniziativa personaggi del mondo del calcio e della musica abituati a compiere quotidianamente, con le proprie mani, azioni straordinarie.

A sostegno di “Una storia di mani” scenderanno in campo i portieri della serie A Daniele Padelli, Mattia Perin, Pepe Reina, Salvatore Sirigu e Stefano Sorrentino e alcuni tra i direttori d’orchestra più popolari come Leonardo De Amicis, Pinuccio Pirazzoli e Peppe Vessicchio. Non mancheranno, ovviamente, gli insostituibili Renzo Arbore e Neri Marcorè.

Valorizzare le abilità residue. “Terminare i lavori di costruzione del secondo lotto del nuovo centro nazionale – spiega Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d’Oro – ci permetterà di diminuire le liste di attesa e intervenire precocemente sui bambini, perché è proprio nelle prime fasi dello sviluppo del bambino che si riescono a ottenere le migliori risposte ai trattamenti educativi e riabilitativi, valorizzando anche le loro abilità residue. La realizzazione del progetto ci permetterà anche di offrire a persone adulte percorsi riabilitativi mirati alla loro complessa condizione di pluridisabilità”.

Secondo un recente studio Istat realizzato in collaborazione con l’associazione, le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito in Italia sono 189 mila; oltre la metà, ovvero circa 108 mila, vive di fatto confinata in casa, mancando di autosufficienza nelle più elementari necessità quotidiane come camminare, lavarsi, vestirsi o prendere un mezzo pubblico. Spesso, infatti, alle disabilità di base si aggiungono problemi motori (5 volte su 10) o danni permanenti da insufficienza mentale (4 volte su 10).

Una struttura all’avanguardia. Il nuovo centro nazionale sarà una struttura all’avanguardia a livello europeo, progettata per assicurare alle persone sordocieche e con gravi disabilità la più completa vivibilità degli spazi, e destinata a diventare un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato. Al suo interno si troveranno 9 edifici, 37 tra ambulatori medici per la diagnosi e la riabilitazione, laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. Ad essere potenziati saranno soprattutto gli spazi per l’attività di ricerca scientifica in ambito riabilitativo e sociale.

Per sostenere il più grande progetto mai realizzato dalla Lega del Filo d’Oro, è possibile inviare un sms o chiamare da rete fissa il 45514 da qui al 31 dicembre. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun messaggio inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali e di 5 o 10 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TIM, Wind, Tre, Fastweb, Vodafone e Tiscali; di 5 euro per quelle fatte sempre al 45514 da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile

https://www.repubblica.it

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