L’opinione in un polverone

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di Michele Caltanissetta 

Vorrei capire una cosa, scrivendo in queste righe, cha addirittura delle persone con cognomi e nomi hanno additato una persona, forse con disabilità uditiva o forse è una persona udente, che ha scritto un’opinione a questo polverone. Qualcuno ha detto che è una diffamazione o calunnia. 

Allora che scrivo in queste righe con parole povere e semplici: ci sono delle persone “non sordi”, un’etichetta per dire degli udenti, che ogni giorno lottano insieme con voi sordi, ipoudenti e audiolesi. In questi mesi ogni anno ci sono delle proteste dei genitori per la mancanza dei servizi per degli alunni disabili tra cui anche la nostra, dei disabili uditivi, per avere delle ore in più dei docenti di sostegno, degli assistenti alla comunicazione e perché non anche degli educatori sordi? 

Nessuno finora si è mai parlato o messo in attenzione alle cose importanti. Tra di essi udenti ci sono dei genitori, con cognomi e nomi che con il sacrificio e lottano affinchè possano conquistare dei diritti allo studio per la futura generazione dei piccoli sordi, audiolesi e ipoudenti. 

Invece, nei social network fate delle bischerate o pirlate. Perché fate del male, cioè a scambiare dei veleni con delle bugie? Invece di attenzionare alle cose fondamentali e importanti come il diritto al lavoro che è il problema della L. 68/99 per tanti giovani sordi, alcuni già diplomati e altri laureati. Ne vogliamo parlate di queste cose? Oppure preferite a continuare a fare delle lotte o “guerriglia” per quattro gatti che vogliono delle poltrone? 

Se voi dite che avete delle prove andate in tribunale e denunciate! Ma visto che il polverone già abbastanza da tempo sollevato, immagino che dovete dimostrare delle carte ai giornali, vogliamo più trasparenza e verità. No, per favore, niente altre manipolazioni o altre tattiche. 

Io, scrivendo queste righe, potrei essere una persona udente che si preoccupa per il futuro dei figli nati con la sordità; oppure potrei essere una persona sorda che si preoccupa dei diritti dallo studio al progetto del futuro, dal lavoro alla pensione; potrei essere una persona udente come i CODA, cioè in lingua inglese Child Of Deaf Adult, che sta per “figli udenti con genitori sordi”, che ogni giorno convivono coi genitori con la disabilità uditiva; potrei essere una persona udente che lavora nell’ambiente della sordità come assistente alla comunicazione o interprete della lingua dei segni italiana. 

Insomma, il mondo dei sordi e quello degli udenti è, nei secoli, fianco a fianco, per aiutare, per assistere in mille difficoltà quotidiane. È il nostro “ponte”! 

C’erano dei progetti che miglioravano per i servizi a noi sordi che per qualche ragione sono o falliti o chiusi. Ne vogliamo dibattere il perché molti progetti sono chiusi come il CAPS o SOS SORDI

Ora di recente quel qualcuno (o dei qualcuni) che hanno nomi e cognomi e che sono persone con disabilità uditiva che amano additare senza rendere nella realtà di cose fondamentali in una società con mille e milioni difficoltà, cioè ci sono delle persone che preferiscono mettere i “bastoni tra le ruote” anziché affrontare i problemi nella società dei sordi italiani. 

Perché accanire in quest’inutile battaglia? Qual è il vero problema in questa società? Dov’è sono i fatti che hanno scattato questo “polverone”? 

Per una volta dite e dimostrare con i fatti e la verità e smettete di nascondere dietro alle sigle dei gruppi. Per l’ennesima volta vi scrivo di smettere e di lasciare in pace a lavorare ad ideare dei progetti in favore di noi disabili uditivi dalle scuole al lavoro ed altre servizi che mancano e che li pretendiamo di avere questi diritti ma anche i soci sordi hanno il “dovere” di rispettare. Forse vi siete da tempo scordate questa parola bellissima: “dovere”! 

Ecco perché avevo il “dovere” di sfogare in queste righe per farvi capire che ci sono delle persone che hanno bisogno di tante cose e non siete unici e, ovviamente, esistete nel mondo, nell’Universo, nelle galassie tra le stelle dei pianeti. 

Concludo questa mia opinione citando una bella canzone di Brazzo: “Sono sordo mica scemo”, ecco che io scriverei: “siamo sordi o siamo fessi”?

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