In Zimbabwe la fattoria degli orrori: 250 bambini ‘mai nati’ prigionieri di un ‘profeta’

Mai registrati all'anagrafe e sfruttati dalla 'Chiesa dell'abito bianco' nella cui tenuta sono state rinvenute tombe di donne e neonati. E forni crematori

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AFP - Zimbabwe, riti religiosi di gruppo

Un esercito di bimbi mai registrati all’anagrafe (di fatto mai nati) sfruttati per lavori umili, in una fattoria completamente isolata benché a soli trenta chilometri dalla Capitale dello Zimbabwe, Harare. È l’incubo vissuto da 251 minori nelle mani di un sedicente profeta apostolico, Ishmael Chokurongerwa (56 anni) finito in manette assieme ad altri sette collaboratori della setta di cui era a capo

La realtà delle sette, in particolare quelle legate al vasto gruppo delle Chiese apostoliche locali conosciute con vari nomi (‘Vapostori’ o anche ‘Chiese dell’abito bianco’) è tristemente nota nel Paese africano dove, sin dagli anni ’80, le ‘confraternite’ sono state al centro di fatti tragici: matrimoni forzati, abusi su donne e minori, epidemie e inspiegabili decessi. Gli adepti, infatti, generalmente rifiutano la medicina moderna, promuovono riti e pratiche sociali contrarie alle normative e al buon senso, legittimano la poligamia e la subordinazione totale della donna, privata di qualsiasi diritto, nei confronti dell’uomo.

La fattoria della setta di Ishmael Chokurongerwa
Skynews – AP – Zimbabwe, immagine scattata durante il raid della polizia nella fattoria della setta

 

 

 

Redazione AGI
di Susanna Bonini

 

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