Nella Capitale come a Napoli, le fermate della metropolitana oltre che un servizio diventano sempre più un’occasione per stupire i turisti.

E dopo aver ricevuto dall’Anac l’incarico di gestire la gara d’appalto sui rifiuti per il comune di Caivano, ora con la stazione della metro C Colosseo Roma mira a strappare al capoluogo campano il primato della fermata Toledo, considerata grazie al suo soffitto stellato la più bella d’Europa e tra le più suggestive al mondo. Nel cantiere in corso in via dei Fori Imperiali, trai piani -1 e -2 della futura stazione, campeggia una «calotta» dorata che sovrasta i corridoi e le scale mobili e accompagnerà i viaggiatori quasi fino ai binari, rievocando un’atmosfera da Roma imperiale. Per poterla vedere, però, c’è da aspettare ancora più di un anno.

Ieri infatti ai consiglieri capitolini della commissione Mobilità, che hanno raggiunto il cantiere per un sopralluogo, i tecnici hanno spiegato che lo stato attuale dei lavori non consente di aprire la fermata per il Giubileo, come invece lo scorso anno aveva detto il sindaco Roberto Gualtieri. Al momento l’obiettivo è di attivarla tra giugno e ottobre 2025, considerando il periodo di pre-esercizio. Per allora però l’Anno Santo sarà quasi alle battute finali.

La speranza è che l’effetto sorpresa suscitato dall’aspetto «scintillante» della fermata possa ripagare i romani di un’attesa ormai quasi decennale. Per i più curiosi, quel che si sa oggi è che la stazione Colosseo si svilupperà su quattro livelli: un atrio da cui sarà possibile lo scambio diretto con la metro B lungo un ponte sotterraneo; un livello locali tecnici; un livello corrispondenza e l’ultimo ai binari.

Sempre nel 2025 – anche in questo caso con uno slittamento di alcuni mesi lungo la linea C è prevista l’apertura di Porta Metronia, dove verranno valorizzati i reperti archeologici emersi durante gli scavi. E poi Piazza Venezia, ma tra ben dieci anni, con tanto di museo sotterraneo. Peccato per le tante altre stazioni della metropolitana che versano nel degrado. In questi giorni peraltro sta iniziando il restyling di Spagna, Ottaviano e Cipro sulla metro A, ma ne avrebbero urgente bisogno tante altre fermate centrali e periferiche, soprattutto sulla linea B. A partire ad esempio da Circo Massimo, dove nei giorni di pioggia scende acqua dal soffitto a causa delle infiltrazioni. Non basterà l’Anno Santo a rimetterla in sesto.

Sono in corso invece i lavori di sostituzione dei binari della metro A, ripartiti dopo la pausa invernale. Fino all’8 dicembre dalla domenica al giovedì l’ultima corsa parte alle ore 21. Venerdì e sabato invece vige l’orario ordinario, con chiusura all’1.30.

 

di Martina Zanchi
Redazione Il Tempo

 

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