
Sono state restituite alla fondazione verso cui hanno accumulato debiti di milioni di euro
A Bologna chiudono infine 25 sedi dei circoli del Partito Democratico a causa dei debiti accumulati dai circoli stessi. Le sedi sono state restituite a Fondazione Duemila, proprietaria del patrimonio immobiliare dei Democratici di Sinistra (DS) da quando, nel 2007, i DS si fusero con i centristi della Margherita e formarono il PD. I circoli bolognesi avevano accumulato verso la fondazione un debito di circa quattro milioni di euro.
Molte sedi sono in provincia di Bologna, mentre alcuni circoli storici della città come il Passepartout di via Galliera e la Giusti-Ferrarini di Borgo Panigale potranno restare aperti. Il tema della chiusura dei circoli di partito non è nuovo, ma di quelli bolognesi si era parecchio parlato nei mesi scorsi perché Bologna è una delle città in Italia con la tradizione politica di sinistra più forte.
In un video pubblicato sui social network la segretaria provinciale del PD di Bologna Federica Mazzoni ha spiegato che i problemi ereditati dalla sezione arrivavano «da lontano» ed erano ormai diventati insostenibili. Ha detto che il partito non può concentrarsi solo su debiti e bollette, ma deve focalizzarsi sugli obiettivi politici. Mazzoni ha aggiunto che si stanno cercando sedi nuove ai circoli che non ne hanno più una. Tra questi c’è per esempio il circolo Andrea Costa, che dovrà lasciare la storica sede della Casetta Rossa. Sabato però ne è stato aperto uno nuovo a Vergato, sull’Appennino bolognese.
I circoli sono i gruppi locali di persone iscritte al partito che partecipano in vario modo all’attività politica. A Bologna sono 32 solo in città, e ce ne sono altri 66 in provincia. A inizio gennaio era stato firmato un accordo, ratificato poi il 20 dello stesso mese, che prevedeva la «liberazione di una parte degli immobili attualmente in uso». Nelle settimane successive la federazione provinciale del PD, insieme alla tesoreria nazionale del partito, ha messo a punto il piano di riorganizzazione degli spazi, che è poi stato condiviso con i circoli.