I quattro atleti disabili bloccati per dieci ore sul treno Roma-Lecce (senza nemmeno l’aria condizionata)

I ragazzi dell’associazione Lupus 2014 avevano partecipato alle gare di boccia paralimpica a Roma. Si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco

0
353 Numero visite

Un viaggio in treno durato dieci ore, in una carrozza senza elettricità e senza accesso ai bagni. È l’odissea di quattro atleti con disabilità, bloccati sull’Intercity Roma-Lecce per un guasto tecnico del convoglio. I ragazzi dell’A.S.D. LUPUS 2014 stavano tornando a casa, la sera del 22 maggio, dopo aver partecipato alle gare di boccia paralimpica a Roma.

L’intercity 8815 sul quale viaggiavano ha subito un guasto tecnico che ha costretto il convoglio a fermarsi per ben tre volte lungo la tratta Roma/Lecce. Nella stazione di Fasano, dove il treno è stato fermo per più di due ore, la situazione si era fatta talmente insostenibile che, su richiesta della responsabile dell’associazione, il capotreno ha chiamo i vigili del fuoco, visto che la stazione di Fasano non è dotata di carrello per disabili e i quattro non potevano spostarsi da soli.

Come riporta Repubblica, i primi disagi erano stati già registrati nei punti d’accoglienza della sala blu a Roma, dove il servizio prevede un accompagnatore per disabile. “Alla stazione Termini invece – raccontano i portavoce dell’associazione – su 4 accompagnatori si sono presentati in due e si sono rifiutati di portare il bagaglio”. Il viaggio, che doveva durare circa cinque ore, è stato invece lungo il doppio, e sul treno mancava l’aria condizionata e i servizi igienici erano anche fuori uso.

Poco dopo, inoltre, gli atleti hanno iniziato ad accusare malessere per mancanza di circolazione d’aria. “Il capotreno – racconta ancora l’associazione – ha chiamato il 118 che ha rifiutato la chiamata e successivamente sotto nostra richiesta, e su sollecito della deputata Patrizia Marrocco che era anche lei in viaggio, sono stati chiamati i vigili del fuoco. Prontamente sono intervenuti i pompieri che hanno prelevato con cura i ragazzi, hanno scherzato con loro e alleggerito la situazione”.

La vicenda rimanda – certo per motivi differenti, per fortuna – a quella dei 27 disabili che a Genova, lo scorso aprile, furono costretti a scendere dal treno nonostante avessero prenotato i loro posti (che erano stati occupati da altri passeggeri visto il guasto ad un altro treno).

 

Notizie nella posta

Riceverai nella tua posta tutti gli aggiornamenti sul mondo
di MP Iscriviti gratuitamente ⤹