Primario di pediatria condannato: mancata diagnosi di un neonato sordo

Marche Nord ha già risarcito la famiglia ma la Corte dei Conti ha inflitto al medico di rimborsare l’ospedale

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l caso di un bimbo nato sordo (foto d'archivio)

di Roberto DAMIANI

Pesaro, 18 giugno 2023 – Era accusato di aver provocato “danni irreparabili nello sviluppo cognitivo e del comportamento nonché un disturbo permanente del linguaggio ad un neonato”.

L’accusa era rivolta dai giudici della Corte dei Conti delle Marche all’ex primario di Pediatria del San Salvatore di Pesaro Leonardo Felici di 70 anni, il quale è stato condannato il 16 maggio scorso a pagare un risarcimento danni all’ospedale Marche Nord per responsabilità amministrativa. La richiesta della procura contabile è stata di 30mila euro ma il difensore del medico ha proposto di aderire offrendo 13mila euro, somma che è stata accettata dalla Corte.

Vediamo i fatti. Si legge nella sentenza firmata dal presidente Valter Camillo Del Rosario: “C’è stata una condotta gravemente colposa tenuta dai sanitari del suddetto presidio ospedaliero per non avere sottoposto il neonato, né al momento della nascita né nei giorni immediatamente successivi, a uno screening audiometrico idoneo e attendibile, secondo le Linee guida nazionali e internazionali allora vigenti. La Procura regionale, all’esito dell istruttoria, ha individuato nel dottor Leonardo Felici il soggetto a cui imputare la condotta omissiva, censurata dal Tribunale di Pesaro (che ha già stabilito il risarcimento alla famiglia del bambino), quale concausa del ritardo diagnostico della sordità del minore.

In particolare, la contestazione rivolta nei confronti del medico consiste nell’aver egli perseverato nella scelta operativa, rivelatasi manifestamente irrazionale e contra legem, che aveva comportato che il reparto da lui diretto avesse continuato a impiegare, per la generalità dei casi, una metodica e apparecchiature non in grado di diagnosticare in maniera attendibile e tempestiva disturbi.

Infatti, Felici aveva omesso, in maniera gravemente colposa, di impartire disposizioni, avendone il potere quale responsabile del reparto, affinché la moderna apparecchiatura per le otoemissioni acustiche (Madsen Echo Screen), di cui il reparto medesimo era in possesso all’epoca della nascita del minore, fosse impiegata per lo screening audiometrico neonatale in tutti i casi, come peraltro indicavano le linee guida nazionali e internazionali vigenti. Per questo, la procura contabile ha chiesto la condanna del dottor Felici al pagamento in favore dell Azienda Ospedaliera Marche Nord della somma 30.186,80 euro”.

Poi il dottor Felici ha proposto istanza di definizione del giudizio offrendo 13.000 euro. Siccome non c’era stato un doloso arricchimento del medico a danno dell’amministrazione, i giudici hanno ritenuto congrua l’offerta.

 

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