La Lingua dei Segni conquista le aule scolastiche di Catania

Studenti pronti ad imparare la Lingua dei Segni: ecco quali sono gli istituti coinvolti a Catania

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È partito da poco un progetto, finanziato dall’ Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, che prevede l’insegnamento della Lingua dei Segni (LiS) in 24 scuole primaria dell’isola, tre per ogni ambito territoriale (Enna e Caltanissetta sono state accorpate).

A queste classi si aggiungono due Istituti superiori professionali a indirizzo sociosanitario della provincia etnea, il Marconi-Mangano di Catania e l’Istituto superiore di Riposto per un totale di sei studenti.

Tale progetto viene esteso a tutta la regione dopo il successo riscontrato nella sperimentazione in alcune scuole della provincia di Ragusa.

Le attività di formazione sono partite ieri, il 17 gennaio, e si concluderanno nel mese di maggio.

Il progetto può essere considerato attuazione della svolta in tema di diritti delle persone con disabilità partita il 19 maggio 2021, giorno in cui il Parlamento ha approvato l’articolo 34-ter del Decreto Sostegni con il quale «la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST)».

La LIS è quindi riconosciuta ufficialmente quale lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche e morfologiche e risulta utile anche per l’alfabetizzazione degli studenti stranieri.

Il progetto al via si inserisce pienamente nel programma per le politiche di inclusione sociale e integrazione scolastica delle persone non udenti che si stimano essere in tutta Italia circa 40000.

 

A cura di Veronica Boscaini
Redazione Il Fatto di Catania

 

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