Piazza della Repubblica a Parigi, il grido di migliaia di disabili

0
4 Numero visite
oplus_0

L’APF France Handicap, che è la più grande associazione per la difesa dei disabili, ha organizzato questa settimana una grande manifestazione di protesta a Parigi per denunciare la regressione della legge dell’11 febbraio 2005 che ha istituito il diritto al risarcimento per l’invalidità.

di Petru Luigi Alessandri

Questo diritto prevede il pieno risarcimento delle spese sostenute da una disabilità. La persona disabile riceverà così ausili umani e tecnici in base alla gravità della sua disabilità e dipendenza. Approvata dal governo Chirac nel 2005, questa legge ha migliorato notevolmente la situazione delle persone con disabilità, ma non appena è stata attuata, i vari governi e le autorità locali hanno intrapreso una strategia regressiva. Si tratta di un GIP (gruppo di interesse pubblico) composto da Stato, enti locali e previdenza sociale che gestisce la disabilità per un budget complessivo di 2,5 miliardi di euro finanziato dalla giornata di solidarietà istituita dal governo.

La gestione esecutiva è affidata agli enti locali, che erogano gran parte dei finanziamenti. E sono proprio queste autorità locali che oggi, sostenendo di trovarsi in una situazione finanziaria tesa, stanno abusando del diritto al risarcimento tagliando gli aiuti. A seconda del territorio, l’aiuto non sarà lo stesso per una disabilità simile, oppure l’assistenza ottenuta in un reparto potrebbe non essere rinnovata se la persona cambia. Con questo sistema, l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge non è più rispettata. Ma il governo non deve essere da meno nel trascinare tutto questo verso il basso. A 20 anni dal voto della legge sulla disabilità, siamo lontani dall’obiettivo.

Questo è il motivo per cui l’APF France Handicap ha organizzato una manifestazione a Parigi con un corteo di oltre cento veicoli per disabili provenienti da tutte le regioni della Francia, che ha attraversato la capitale con un grande raduno in Place de la République. La presidente dell’Associazione Pascale Ribes, i 13 rappresentanti regionali, oltre ai leader di altre associazioni hanno preso la parola per denunciare questa situazione. “Di fronte all’inazione politica, abbiamo scelto di agire, perché siamo convinti che un’altra società sia possibile e che possiamo costruirla insieme“, ha detto Pascale Ribes, che ha sostenuto una società inclusiva e l’inclusione della politica sulla disabilità in un approccio basato sui diritti piuttosto che su un approccio medico. I rappresentanti dell’Associazione sono stati ricevuti anche dal Presidente del Consiglio, dal Ministro con delega ai disabili, al Senato e all’Assemblea Nazionale. Una forte delegazione della Corsica ha preso parte a questa manifestazione e ha espresso le esigenze specifiche legate all’insularità.

La manifestazione si è conclusa con il suono del canto dei partigiani e lo srotolamento di una grande bandiera della solidarietà.

Petru Luigi Alessandri.

Redazione CorsicaOggi

 

L'informazione completa