«Sono sorda, mia sorella si sposa ma non vuole pagare due interpreti della lingua dei segni al matrimonio. Devo farlo io?»

La donna ha chiesto consiglio sui social, specificando che lei si farebbe ad ogni modo carico del costo del servizio

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di Redazione
«La mia sorellastra si sposa a settembre, ma non vuole pagare per due interpreti della lingua dei segni al suo matrimonio»: lo sfogo è stato condiviso sui social da una donna sorda, e ha suscitato grande dibattito online dopo la richiesta di consigli su come comportarsi.

La sorella è sorda, ma la sposa non vuole pagare per gli interpreti

Lo sfogo della donna, invitata al matrimonio della sorella, è stato condiviso da un utente di Reddit nella sezione del forum dedicata ai matrimoni. La diretta interessata: «Sono l’unica non udente della mia famiglia, e uso la lingua dei segni. Ho un dilemma da sottoporre. Mia sorella non vuole pagare per due interpreti che saranno presenti al ricevimento per il suo matrimonio. Ovviamente pagherò personalmente la loro prestazione, ma dovrei farmi carico anche delle spese per i loro pasti? Non so davvero come comportarmi».

Alcuni si sono chiesti per quale motivo fossero necessari due interpreti anziché uno soltanto: il motivo è presto detto. Chi svolge questo lavoro in via professionale ha la necessità di fare una pausa pari alla durata dell’interpretazione. Ad esempio, 30 minuti di lavoro e 30 di pausa. Avendo due persone queste potranno avvicendarsi e coprire tutto il tempo del ricevimento. «Non capisco il dilemma, se ci tieni che una persona a cui vuoi bene partecipi al tuo matrimonio non dovrebbe essere un problema pagare per due pasti in più», dice un utente. «Sono un’interprete, e quando partecipo a un evento per lavoro porto sempre il mio pranzo al sacco con me», scrive un’altra. «Fossi in te non andrei al matrimonio», scrive un terzo. Ma c’è anche chi cerca di mettersi nei panni della sposa, considerato il costo talvolta elevato per ogni invitato a un matrimonio.

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