I cani possono entrare nei supermercati, il Ministero della Salute: “Ma deve essere garantita la sicurezza di cibi e alimenti”

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di Giorgio Bracco

Buone, anzi ottime notizie per le famiglie che hanno un cane e, spesso, sono costrette a lasciarlo a casa o in custodia per fare la spesa al supermercato. Il ministero della Salute, inviando due note a Regioni, Asl e amministrazioni pubbliche, ha chiarito che i quattrozampe possono entrare se il regolamento della catena di distribuzione o i titolari dell’esercizio lo consentono. Sempre fissando il principio che vengano tutelate igiene e sicurezza dei cibi in vendita.

Insomma, il cane (e quindi il proprietario) ha tutti i diritti per entrare anche lui nei luoghi deputati allo shopping. La novità, che cancella il divieto generalizzato di ingresso agli animali nei supermercati e negli esercizi commerciali che vendono alimenti, porta la firma del direttore generale Ugo Della Marta, direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, ed è la risposta a un gruppo di cittadini che chiedeva chiarimenti sulla questione e, altrettanto importante, alle istanze delle associazioni animaliste che da tempo propongono porte aperte ai cani nei supermercati.

È dal 2004, con l’entrata in vigore del regolamento comunitario, che i quattrozampe italiani non possono entrare nei supermercati. In alcune città, non tante, sindaci e assessori al commercio hanno in qualche modo aggirato la norma, consentendo – sempre con i requisiti essenziali della tutela dell’igiene e della sicurezza dei cibi esposti – ai dirigenti delle attività di dare l’ok all’ingresso. Buona parte delle catene alimentari, nel frattempo, si è attrezzata con regolamenti interni che prevedono l’accesso ai cani ma con l’obbligo di custodia dentro appositi carrelli. Non tutti, però, si sono adeguati.

È ovvio che, pur in una situazione di via libera agli animali domestici (sempre più spesso si vedono anche gatti), occorre valutare: è sconsigliato (quando non esista un divieto specifico) portarsi appresso cani di grossa taglia, aggressivi o mordaci. La Lav (Lega anti vivisezione) si era mobilitata, di recente, per invitare il ministero della Salute a prendere posizione ufficiale sull’ingresso dei cani nei supermercati, appellandosi a una interpretazione del ministero stesso non in linea con la norma europea del 2004.

“Un divieto specifico non esiste, né in Europa né in Italia. Anche perché, se fosse contemplato per legge a 360 gradi, oltre che essere penalizzante e discriminatorio per i proprietari di cani sarebbe a questo punto illegittimo”, hanno sempre sostenuto i responsabili della Lav. L’associazione, va rimarcato, si batte da anni per garantire l’accesso degli animali nei locali aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto, come peraltro già avviene in molti Paesi, e consiglia ai clienti con cane al seguito che subiscono divieti di cambiare esercente.

 

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