La consigliera Lisa Noja di Italia Viva denuncia la scarsità di taxi attrezzati negli aeroporti lombardi, evidenziando l’urgenza di soluzioni in vista delle Paralimpiadi Invernali 2026.
di Elisa Romano
Redazione Unita TV
Negli aeroporti lombardi di Linate, Malpensa e Orio al Serio, le persone con disabilità faticano a trovare un taxi con le attrezzature necessarie per il loro trasporto. La questione ha attirato l’attenzione della consigliera regionale lisa Noja di Italia Viva, che ha presentato un’interrogazione al consiglio regionale in vista della seduta di martedì. Il problema si fa più urgente alla luce delle prossime paralimpiadi invernali 2026, evento che richiamerà un flusso sostanziale di atleti e visitatori con esigenze specifiche di mobilità. L’articolo spiega le cause di questa situazione e le possibili soluzioni proposte dalla consigliera.

La scarsità di taxi attrezzati per persone con disabilità e le sfide negli aeroporti
La prima causa del problema riguarda il numero esiguo di taxi pubblici attrezzati per il trasporto di persone con disabilità. A milano, l’ultimo bando comunale aveva messo a disposizione 50 licenze con obbligo di attrezzatura speciale, tuttavia le adesioni sono state scarse, con solo 13 nuovi veicoli pronti per accogliere clienti con ridotta mobilità. Questo significa che le persone che necessitano di un’auto adattata trovano una scelta limitata rispetto al totale della flotta taxi disponibile.
Nei principali aeroporti del territorio lombardo, la situazione diventa complicata a causa di una regola che vieta la prenotazione preventiva del taxi. Chi arriva deve mettersi in fila e attendere il proprio turno per salire su un’auto. Per gli utenti con disabilità questa attesa può risultare lunga e logorante, a causa della scarsa disponibilità dei veicoli adatti. Non ci sono tempi stimati chiari per salire su un taxi appropriato, e questa incertezza può diventare un vero ostacolo per chi deve muoversi in autonomia o con poca assistenza.
Normativa e criticità segnalate da lisa Noja
Lisa Noja ha sottolineato come la normativa vigente, combinata con il numero limitato di mezzi, crei situazioni in cui il diritto alla mobilità diventa difficilmente esercitabile. Questi aspetti pesano soprattutto negli snodi principali come gli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio, che vedono transitare ogni anno tra 500 mila e un milione di persone con disabilità o mobilità ridotta.
Proposte per migliorare il servizio di taxi per persone con disabilità negli aeroporti
Per far fronte a queste carenze la consigliera lisa Noja ha avanzato tre proposte concrete. La prima prevede una deroga al divieto di prenotazione taxi negli aeroporti, così che chi ha bisogno di un’auto adattata possa riservare il servizio in anticipo e evitare lunghi tempi di attesa in fila. Questa misura permetterebbe di riservare un taxi su misura e di garantire maggiore sicurezza e comodità a chi affronta spostamenti difficili.
Agevolazioni fiscali e modello new yorkese
La seconda proposta riguarda le agevolazioni fiscali per i tassisti. Oggi gli incentivi come l’iva al 4% si applicano a settori specifici, ma estenderli all’acquisto o all’adattamento di auto per disabili potrebbe stimolare un numero maggiore di tassisti a dotarsi dei mezzi necessari. Questo incentivo fiscale mira a rendere più conveniente l’investimento sui veicoli adattati in modo da ampliare la disponibilità sul territorio.
Infine, lisa Noja ha portato come esempio il modello di new york, dove presso i posteggi taxi degli aeroporti è presente un addetto che assiste i clienti con disabilità, aiutandoli nel momento dell’arrivo e del ritiro del taxi. Questa figura lavora per facilitare l’accesso ai veicoli e sveltire le procedure, diminuendo le attese e le difficoltà. Anziché lasciare il cliente in balia della fila, questa soluzione offre una presenza attiva per risolvere i problemi legati alla mobilità nelle aree di sosta.
Dati e richieste contenute nell’interrogazione al consiglio regionale lombardo
Nell’interrogazione depositata, lisa Noja ha riportato alcune cifre indicative per sottolineare la dimensione del problema. Fra 500mila e 1 milione di passeggeri con disabilità o ridotta mobilità transitano ogni anno negli aeroporti lombardi, un numero che richiede risposte adeguate da parte delle istituzioni. Il regolamento regionale, inoltre, prescrive che il taxi accessibile venga richiesto direttamente all’auto pubblica in sosta nei posteggi, senza altre modalità.
L’interrogazione chiede alla giunta regionale se sia a conoscenza delle criticità segnalate dagli utenti e dai tassisti, e quali misure intenda adottare per migliorare il servizio, prendendo in considerazione almeno la concessione di deroghe o l’adozione di soluzioni alternative. L’appello riguarda il riconoscimento e la tutela del diritto alla mobilità per persone con disabilità in una regione che ospita grandi scali aerei e prepara un evento internazionale di forte richiamo come le paralimpiadi 2026.
La questione resta aperta e stimola un confronto pubblico e politico importante sul tema della mobilità accessibile, a partire da un problema concreto che rischia di limitare troppe persone. Il confronto si svilupperà nelle prossime settimane, con la speranza che parta una fase di interventi mirati e tempestivi.