San Sebastiano Martire

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San Sebastiano (Milano, 263 – Roma, 288) è stato un militare romano, martire per aver sostenuto la fede cristiana. Visse quando l’impero era guidato da Diocleziano.
Il martire soldato divenne presto popolarissimo in tutto il mondo occidentale, anche per i molti miracoli attribuiti alla sua intercessione. A lui si attribuisce la guarigione di santa Zoe, che aveva convertito al cristianesimo.

sebastiano

Zoe, moglie di Nicostrato, capo della cancelleria imperiale, era muta da sei anni. La donna si prostrò ai piedi del tribuno Sebastiano, il quale invocando la grazia divina le pose le proprie mani sulle labbra e fece un segno di croce, ridonandole la voce.

San Sebastiano subì un duplice martirio: prima legato a un palo e colpito da frecce e poi flagellato a morte e gettato nella Cloaca Massima.

Le sue spoglie furono però ritrovate e deposte nelle catacombe della via Appia. Le sue reliquie sono ancora oggi venerate a Roma nella basilica di San Sebastiano fuori le Mura, tranne quella del cranio, custodita nella basilica dei Santi Quattro Coronati.
San Sebastiano, oggetto di un culto antico, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa Ortodossa. Si festeggia il 20 gennaio ed è invocato come patrono delle Confraternite di Misericordia italiane, poiché si rileva in lui l’aspetto del soccorritore che interviene in favore dei sofferenti. Infatti, grazie al suo servizio tra i pretoriani, poteva portare conforto ai cristiani che erano destinati al supplizio.

Con la Lettera Apostolica «Praeclaros inter Christi» del 3 maggio 1957, papa Pio XII lo ha dichiarato patrono dei Vigili Urbani italiani, per la fedeltà con cui continuò a servire l’imperatore pur non considerandolo una divinità.

P. Vincenzo Di Blasio

 

 

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