Affitti brevi, arriva il codice antievasione

'Cedolare al 26% dalla seconda casa affittata in poi'

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Un codice anti evasione nel mondo degli affitti brevi e la conferma che la cedolare al 26% scatterà solo a partire dalla seconda casa che si mette sul mercato: è l’intesa siglata dalla maggioranza nel corso del vertice sulla manovra con la premier Giorgia Meloni.

“La manovra oggi pomeriggio sarà in Parlamento, sarà una manovra che ridurrà la pressione fiscale nel nostro paese per molti cittadini con il taglio del cuneo fiscale”, ha detto il vicepremier Antonio Tajani uscendo da Palazzo Chigi.

“Per quanto riguarda la cedolare per gli appartamenti affittati al 26% sarà soltanto dal secondo appartamento in affitto da ogni singolo proprietario, quindi non sarà per tutti, sarà dal secondo in poi”, ha spiegato.

Soddisfazione inoltre per l’accordo ad introdurre con un emendamento al decreto legge anticipi, collegato alla legge di bilancio, “un codice identificativo nazionale che farà emergere il sommerso di coloro che affittano appartamenti. Quindi ci sarà trasparenza e si regolarizzerà tutto il sistema e questo porterà anche più soldi nelle casse che andranno nel fondo per ridurrela pressione fiscale”, conclude il leader di FI.

Red Ansa

 

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