La truffa dei profili AI. Impersonano persone con disabilità per ottenere denaro e visibilità

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Un’inchiesta di CBS News rivela oltre 30 account fake sui social, anche con raccolte fondi e contenuti per adulti

Sui social network stanno emergendo nuovi casi di truffe legate all’uso dell’intelligenza artificiale per scopi ingannevoli e, in alcuni casi, redditizi. Un’inchiesta condotta da CBS News Confirmed ha documentato l’esistenza di almeno 30 account, attivi su piattaforme come Instagram, TikTok e YouTube, che simulano l’identità di persone con disabilità — in particolare con sindrome di Down — utilizzando tecnologie come deepfake e face swap.

I contenuti pubblicati da questi profili sono costruiti per apparire autentici e commoventi, con frasi motivazionali e toni ispirazionali che richiamano quelli tipici della comunicazione inclusiva. In realtà, dietro queste immagini e video non ci sono persone reali, ma modelli digitali progettati per attirare visualizzazioni, like e commenti. Alcuni di questi profili promuovevano finte raccolte fondi, altri spingevano persino verso contenuti per adulti.

Uno degli aspetti più gravi riguarda la confusione che questi account generano rispetto ai profili reali di attivisti e divulgatori che lavorano da anni per una rappresentazione rispettosa della disabilità. Per molti, questo fenomeno rappresenta una nuova forma di sfruttamento e discriminazione: il rischio concreto è che la monetizzazione della disabilità attraverso l’IA finisca per oscurare le voci autentiche e compromettere il lavoro di sensibilizzazione.

Secondo l’inchiesta, alcuni di questi profili erano riusciti a raggiungere oltre 130.000 follower. Le principali piattaforme coinvolte — Meta, TikTok e YouTube — hanno rimosso solo una parte degli account coinvolti, mentre altri continuano ad apparire, alimentando una tendenza in crescita che mette in discussione l’efficacia delle policy attualmente in vigore

Come difendersi da questo tipo di truffe?

Per contrastare la diffusione di account falsi che sfruttano l’intelligenza artificiale per impersonare persone con disabilità, è utile seguire alcune semplici precauzioni:

– Verificare la fonte: controllare se il profilo è collegato a siti ufficiali, associazioni note o persone riconoscibili nel settore.

– Diffidare di contenuti eccessivamente emotivi: frasi motivazionali generiche abbinate a immagini commoventi possono essere segnali di manipolazione.

– Prestare attenzione alle raccolte fondi: donare solo tramite piattaforme certificate, evitando profili che non forniscono dettagli chiari sull’uso del denaro.

– Segnalare i profili sospetti: ogni piattaforma ha strumenti per denunciare contenuti fake, truffe o impersonificazioni.

– Allenare lo sguardo critico: imparare a riconoscere segnali visivi tipici dei contenuti generati con IA, come espressioni facciali innaturali o movimenti incoerenti.

Daniele Piersanti
Redazione Il Trafiletto

 

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