Domenica 30 maggio sarà Brescia Art Marathon, finalmente!

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Scrivo queste righe la sera di giovedì 22 aprile. Non so come dirvelo, allora ve lo dico come mi viene: sembra tutto vero, sembra proprio che domenica 30 maggio si potrà correre la Brescia Art Marathon. E la correrò anche io.

 

Inutile dirvi il valore simbolico che la maratona avrà, per me e per gli altri partecipanti. Si tratta di uno dei primissimi appuntamenti veri (non gara virtuale, né competizione riservata agli atleti d’élite) da quel maledetto marzo del 2020.

Arriverò all’appuntamento fuori forma fisicamente e soprattutto psicologicamente, ma perbacco, ci arriverò. Che bello: ho appena risfoderato le scuse del podista che si sta avvicinando a una maratona. Non mi pare ancora possibile.

La maratona attraverso tre comunicati

Emoziona seguire l’organizzazione dell’evento attraverso tre stralci di altrettanti comunicati. Dal primo, ancora guardingo (sappiamo tutti quanti comitati organizzativi, in questi mesi, si sono impegnati strenuamente per poi dover rinviare o annullare competizione) all’ultimo, di pochi giorni fa.

Il comunicato del 1 aprile è incentrato sulla partecipazione alla Brescia Art Marathon dell’atleta sorda Cristina Gogna, che ha scelto la BAM per prepararsi ai mondiali di maratona riservati agli atleti sordi, in programma a Varsavia il prossimo 26 settembre.

Due settimane dopo, rotto ogni indugio, il comunicato illustra svariati dettagli tecnici della manifestazione. Dagli orari di partenza delle tre competizioni – oltre alla gara regina si correranno anche una mezza maratona e una 10 km – alla suddivisione in onde da duecento atleti l’una, dalle modalità di iscrizione alle convenzioni con le strutture ricettive cittadine.

L’ultimo comunicato, quello del 21 aprile, fa già assaporare la gara: alle tre competizioni in presenza si assoceranno altrettante gare virtuali.

Brescia Art Marathon: qualche informazione in più

Manca poco più di un mese, dunque, alla mia prossima maratona, non voglio nemmeno calcolare quanto tempo dopo l’ultima che ho corso.

Si tratterà della diciannovesima edizione della Gruppo Bossoni Brescia Art Marathon, che in molti nell’ambiente chiamano semplicemente con l’acronimo BAM.

La maratona internazionale avrà Mico come sponsor tecnico, il gruppo Bossoni, appunto, come title sponsor, e Grana Padano, Dimmidisì e Ostilio Mobili come main sponsor.

Mauro Bossoni, AD del Gruppo Bossoni, ha dichiarato: “La BAM è la gara podistica più importante per la città. Noi, come l’A.S.D. Rosa Running Team, organizzatore dell’evento, cerchiamo l’eccellenza, coinvolgendo tutto ciò che riguarda una zona dell’Italia tra le più prestigiose in termini culturali, storici e umani. Personalmente poi ammetto che la corsa è una componente fondamentale della mia vita: più corri, più percepisci il tuo corpo. Più la fatica si fa sentire, più la mente si fa leggera. È la magia della corsa.”

Il percorso, rinnovato, risponde al protocollo Fidal anti Covid 19. Per chi corre la maratona la partenza sarà a un orario insolito, le 7, immagino per motivi sia di viabilità che climatici. E vi devo confessare che non mi dispiace affatto schivare il caldo (che, in quella data e da quelle parti, sarebbe potuto essere una noia non piccola).

Le onde saranno quattro, di duecento podisti l’una, per un numero massimo di 800 partecipanti. Il costo dell’iscrizione è progressivo: al raggiungimento di un determinato numero di partecipanti c’è il cambio quota. Ci si può iscrivere qui: cosa aspettate a farmi compagnia?

Chi si era iscritto nel 2020 e ha trasferito l’iscrizione a quest’anno, ha diritto a un voucher gratuito che TDS spedirà per mail. E tutti dovranno esibire ai volontari, prima di entrare in griglia, l’autocertificazione che attesti l’assenza di sintomi e di contatti a rischio nelle due settimane precedenti alla gara.

Ovviamente quest’anno non ci sarà nessuno spazio espositivo, e non è difficile immaginare che anche alla partenza e all’arrivo ci sarà un numero limitato di addetti ai lavori.

Ma sono dettagli che oggi appaiono insignificanti. Poter tornare a correre insieme (pur nel rispetto di tutte le misure necessarie a tutelare se stessi e gli altri dal contagio: ma serve dirlo?) sarà l’unica cosa importante, entusiasmante, indimenticabile, quanti minuti mancano alle 7 di domenica 30 maggio?

 

 

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