In Italia, non si può trattare, parlare, criticare quello che fanno le Istituzioni su Covid 19. detto Corona Virus

Questa volta trattiamo le malattie psico-mentali in quanto il 20%, circa cioè 10 milioni di persone accusano disturbi psichiatrici, il 4% di disturbi mentali; il 16% di varie forme di disagio mentale, mentre il 30% assume psicofarmaci e secondo le Stime Statistiche il 15% delle famiglie sono colpite in alcuni dei suoi componenti da malattie psico-mentali .

Ricordo che il 30 marzo 2004 presso la 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, è ripreso l’esame dei Provvedimenti in materia di riorganizzazione dell’Assistenza Psichiatrica e tutela dei malati di mente, che in Italia sono circa dieci milioni, mentre ora si diverbia .

Il 20 ottobre 2003 il Ministro per la Salute Sirchia ha inviato alle Camere la Relazione Trimestrale ai sensi dell’art. 1 comma 24 delle legge 23 dicembre 1996 n. 662, sulle iniziative adottate a livello Nazionale e Regionale per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici aggiornata al 31.12.2002.

In essa sono documentati tutti i Programmi di Superamento degli ex-Ospedali Psichiatrici Pubblici completati in favore di Strutture Residenziali come luogo di destinazione elettiva, mentre la più alta percentuale d’inserimento residenziale si è avuta in Calabria (100%), la più bassa in Sicilia (82,7%), mentre gli inserimenti a domicilio si attestano intorno al 1% del totale .

Ancora in fase di completamento il processo di superamento degli ex-Ospedali Psichiatrici Privati Convenzionati dei quali 7 sono ancora in funzione con 930 pazienti non Psichiatrici e 195 Psichiatrici con un totale di 1125 degenti e secondo le stime statistiche la percentuale più alta d’inserimento domiciliare si sono avute in Basilicata (6,5%) ed in Piemonte (4,9%), la più bassa in Lombardia (0,9%).

I soggetti inserirti in residenze costituiscono il 50,7% del totale con la più alta percentuale, in Abruzzo (89,5%) e la più bassa nel Lazio (21,8%) (Doc. CXXV I n. 1 Atti Parlamentari), mentre il problema “malattie mentali” e della sua rilevanza sociale attesta l’esigenza di una Legislazione adeguata, chiara ed  efficace.

Il principio del rispetto della dignità del malato psichico, titolare di diritti nei suoi aspetti Medico-Sociali, è garantito dalla Costituzione Italiana all’art. 32 e la situazione dei portatori di handicap psico-fisico devono essere in grande attenzione sul piano Sociale-Legislativo.

Intanto la situazione non è significatamene variata sul territorio .

Oggi si calcola che il 40% di tutte le richieste di visita al Medico di Famiglia ed il 20% di ricoveri siano conseguenti a patologie psichiche e che i Servizi Pubblici affrontano l’attacco di panico-depressivo e di schizofrenia con una metodologia inadeguata e costosissima , come è emerso nell’IX Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia che si è svolto a Roma dal 24 al 28 febbraio 2004.

Nel nostro Paese il 20% circa (quasi 10 milioni di persone) soffrono di disturbi psichici secondo l’ISTAT dei quali il 15% uomini e 25% donne.

La depressione colpisce la popolazione giovanile fra i 18 e i 30 anni ed il fenomeno acquista, sempre più, il carattere di vera e propria calamità sociale.

Il disagio mentale colpisce :

gli adolescenti di circa 80 mila pazienti immigrati e senza fissa dimora persone a seguito di fallimento persone per mancanza di lavoro persone con anomalo inserimento sociale.

Malattie.

Schizofrenici, ansiosi, dementi, ritardati mentali, depressi, maniacali, nevrotici, portatori di turbe psichiche, paranoici, bipolari, portatori di forme acute di nevrosi, anoressici, bulimici, consumatori di medicinali psicotropi, ricorso a Psicologi-Psichiatri-Psicoterapeuticinevrotici, solitudinari, malati da stress in ambienti di lavoro, computer addition malattia psicologica che può portare al disordine psichico di persone che trascorrono molto tempo al computer, epilettici una malattia legata a cause congenite, mobbing terrore psicologico sul posto di lavoro .

Sondaggio Istat rileva che ogni anno 235 bambini di età compresa tra 0 e 12anni vengono ricoverati per disturbi mentali in due grandi categorie : nevrosi e turbe psichiche non psicotiche non dovute a cause congenite, ma indotte da fattori ambientali (facile irritabilità, difficoltà motoriemancanza di fiducia negli adulti, paure eccessive, quali andare a scuola o stare insieme ai coetanei, sono sintomi di turbe psichiche di tipo non psicotico); psicosi rientrano le malattie del sistema nervoso dovute a cause congenite (nascita prematura, concause). Tra le psicosi dell’età infantile più diffuse vi è l’autismo che colpisce 2 bambini su 1000 (difficoltà a comprendere il linguaggio con gli altri), mutismo al contrario (bambino che parla con i genitori e non con altri).

Sondaggio Datamedia rileva che su un campione di 1000 italiani nella fascia tra i 15 e 17 anni il 27,5% dichiara di avere esperienze di depressione, il 62,5% dichiara di sentirsi depresso qualche volta, il 2,5% dichiara di fare uso di sostanze stupefacenti comedroghe leggere, hashish, ecstasy, alcool che possono scatenare l’insorgere di malattie maniaco-depressive.

Secondo l’’OMSA la Schizofrenia e la depressione-ansia colpisce il 2% della popolazione di tutti i 5 Continenti .

In campo europeo in forza della Petizione n. 146/99 presentata dalla n/s Associazione inoltrata al Parlamento Europeo, nelle conclusioni di risposta del 29.5.2000 prot. PE 290.531 la Commissione Europea tra altro ha considerato le nostre argomentazioni affermando che “considera impellente la necessità di una promozione della salute mentale nel quadro della strategia comunitaria” informandone il Governo Italiano con prot. 15406 del 14.11.2000 inoltre la n/s Associazione rifacendosi alle conclusioni ha espresso all’ex Presidente della Commissione Europea On. Prodi il proprio disappunto per le politiche sociali adottate nell’anno trascorso in riferimento ai disabili psico-fisici .

Infatti il così detto “modello sociale” auspicato e preventivato dalla UE e l’introduzione dell’art. 13 del Trattato di Amsterdam che “combatte ogni forma di discriminazione sociale”, non è stato trasportato nelle Leggi degli Stati membri CEE entro il 2003 come l’Italia.

In campo italiano non solo non è stata formalizzata la Direttiva Comunitaria, ma nemmeno quel Testo Unico, promesso dalla allora dal Presidente del Consiglio Berlusconi, sulla disabilità nel quale trovi spazio le diverse Normative sull’handicap oggi troppo frammentate .

Mentre in Italia, dopo ben 41 anni dalla chiusura dei “manicomi”, ancora si discute in Parlamento Proposte di Leggi o Disegni di Legge in  molti Paesi Europei si aggiornano ogni 3 anni le Legislazioni in tema di salute mentale.

Una Legislazione nuova, in Italia, non potrebbe che alleviare questo disagio sociale e risolvere il “problema” perché le famiglie non ce la fanno più a fronteggiare l’assistenza ai propri parenti malati .

Quegli aridi dati statistici, non ultimi, ma certo significativi, che abbiamo citato all’inizio riguardanti il nostro Paese attestano la necessità di una urgente Normativa di Riorganizzazione dell’assistenza psichiatrica ed il Parlamento ne deve tenere conto perché sia tenuta nella migliore considerazione l’esigenza dei malati e delle famiglie finora vergognosamente lasciate sole

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza !“, scusandomi per le notizie riportate

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

 

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