Ilaria Chiodo (Lista Borghetti): «Sedute consiliari anche per persone non udenti o con deficit uditivi»

di Dario Dolci

CREMA – Una mozione per l’utilizzo della lingua dei segni per garantire l’inclusione sociale delle persone non udenti. A presentarla è stata la consigliere comunale Ilaria Chiodo della Lista Borghetti Sindaco, insieme allo stesso Maurizio Borghetti e a Emanuela Schiavini. Chiodo fa riferimento a una serie di articoli di legge, che tutelano le persone non udenti e che riconoscono le figure degli interpreti e il loro utilizzo da parte delle pubbliche amministrazioni per favorire l’accessibilità ai propri servizi.

«È responsabilità dell’amministrazione – afferma l’esponente di minoranza — garantire il miglior livello di servizio a tutti i cittadini che si rivolgono agli sportelli e ai servizi comunali, con particolare attenzione alle persone più fragili». Chiodo porta l’esempio del Comune di Cinisello Balsamo che, primo in Lombardia, ha attivato all’interno degli uffici un servizio di affiancamento in collaborazione con l’Associazione Sordi locale. «Anche il Comune di Crema – afferma Chiodo — darebbe un segnale istituzionale di alto senso civico offrendo la possibilità alle persone non udenti o con deficit uditivi parziali di seguire le sedute del consiglio comunale, che rappresenta la massima istituzione cittadina».

Proprio per questa serie di motivi, l’esponente della Lista Borghetti elenca le richieste contenute nella sua mozione: «Chiedo di impegnare la giunta a porre in essere ogni azione volta a valutare la possibilità di dotare il consiglio comunale del servizio di interpretariato e di sottotitolazione simultanea per lo svolgimento dei lavori nel corso delle sedute e a dotare gli eventi pubblici di maggior rilevanza sociale e culturale di un servizio di accessibilità comunicativa che comprenda, in particolare, un servizio di interpretariato e di sottotitolazione simultanei, entrambi fondamentali per rispondere alle diverse esigenze delle persone con disabilità sensoriale».

Ma non è tutto: «Chiedo inoltre di garantire che all’interno degli uffici a contatto con il pubblico, almeno in una stabilita fascia oraria, vi sia un referente che possa comunicare con i cittadini utilizzando la lingua dei segni e che possa supportare i dipendenti comunali durante colloqui specifici di particolare complessità con persone non udenti. Questi cittadini devono inoltre poter inviare richiesta di appuntamento via mail, comunicando il tipo di servizio richiesto con l’indicazione della necessità di avvalersi della lingua dei segni».

Redazione La Provincia di Cr

 

 

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