“Come faranno adesso le persone sorde se hanno un’ urgenza e devono parlare con un medico o fare un semplice servizio primario?
Non possono neanche leggere il labiale per via delle mascherine. Vedete questo e’ uno dei tanti motivi per cui e’ importante conoscere la lingua dei segni”.
Cosi’ si legge in un post sulla pagina Fb di Sara Magistro, interprete Lis e candidata del M5s alle ultime elezioni comunali di Pescara che lancia un appello per la tutela di una categoria di persone che, di fronte all’emergenza Coronavirus, puo’ trovare molte piu’ difficolta’ di chiunque altro.
“Molti- spiega telefonicamente all’Agenzia Dire- potrebbero leggere il labiale, ma con le mascherine e’ impossibile. In questo momento sono fuori dal mondo. Non solo nel caso si trovassero in ospedale, ma anche nell’andare in farmacia dove, giustamente, tutti la indossano ed e’ per loro impossibile comunicare se non mettendo a rischio la loro salute e quella del loro interlocutore, costretti entrambi a toglierla”.
Un problema che per Magistro si riscontra anche nella comunicazione istituzionale, non solo nei Consigli comunali, con quello di Pescara “che ha pero’ gia’ approvato, nell’ultimo bilancio- sottolinea- le disposizioni per tradurre simultaneamente la seduta in aula e anche in streaming grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle”, spiega ancora, ma anche in quelli regionali, all’interno degli uffici pubblici e di altri enti a cominciare dal Cup. Una soluzione, spiega, “potrebbe essere quella di sottoscrivere convenzioni con le associazioni che mettano a disposizione gli interpreti”.
Vista l’emergenza Coronavirus, un confronto con i consiglieri del Movimento Sara Magistro lo ha gia’ avuto, ma e’ a tutte le istituzioni del territorio che si rivolge perche’ si cerchi di includere le persone affette da questa disabilita’, nelle scelte con cui si sta affrontando la situazione.
L’interprete Lis ricorda che le grandi piattaforme di interpretariato hanno messo a disposizione il servizio gratuitamente e per questo invita tutti, operatori sanitari e istituzioni, ad utilizzarli lanciando anche un appello alle farmacie perche’ sottoscrivano delle convenzioni con le associazioni cosi’ che anche le persone sorde sappiano a quali di queste possano rivolgersi in caso di necessita’.