Pensione di invalidità, come si rivaluta: l’aumento con l’inflazione, quando arriva

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di Diana Cavalcoli

Pensioni di invalidità più alte nel 2023

Gli assegni per invalidi civili, ciechi e sordomuti sono stati aggiornati in base all’indice di inflazione con l’idea di adeguarli al maggiore costo della vita. Come scrive l’Inps nell’ultima circolare, la rivalutazione delle pensioni è stata fissata al 7,3%. Tuttavia l’aumento assorbirà quello del 2% anticipato ad ottobre 2022. Da gennaio quindi l’incremento sarà del 5,3%.

Pensioni e indennità di accompagnamento

L’aumento si applica alle pensioni e agli assegni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi e sordomuti e interessa anche i limiti di reddito per il diritto all’assegno mensile. Ad esempio, il tetto di reddito annuo personale per gli invalidi civili totali sale a 17.920 euro mentre nel 2022 era 17.050,42. Per chi rientra nei requisiti reddituali l’assegno mensile sale poi leggermente. Per gli invalidi civili sordomuti passa da 292,55 euro a 313,91 euro mentre per i ciechi assoluti arriva a 339,48 euro dai 316,38 del 2022. Un discorso a parte va fatto invece per le indennità di accompagnamento che a prescindere dal reddito crescono seppur di poco. Per i ciechi assoluti si passa da 946,80 a 959,21 mentre per gli invalidi totali sarà di 527,16 euro mensili (nel 2022 era 524,16).

 

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