C’è un positivo al Coronavirus in giro per la città

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Arriva da Palermo la denuncia dell’Usip: ”Un ospite della Missione di Biagio Conte è uscito dalla zona rossa e ha raggiunto l’Ufficio Immigrazione della Questura di Palermo di via San Lorenzo, attraversando tutta la città a bordo di mezzi pubblici”.

Intanto parte un nuovo giro di vite sui locali della movida

Sarebbe andato in giro per la città utilizzando i mezzi pubblici, nonostante fosse positivo al coronavirus. La denuncia arriva dall’Usip, l’Unione sindacale italiana poliziotti – che ha inviato una lettera al Questore di Palermo Renato Cortese: “Un ospite della Missione di Biagio Conte è uscito dalla zona rossa e ha raggiunto l’Ufficio Immigrazione della Questura di Palermo di via San Lorenzo, attraversando tutta la città a bordo di mezzi pubblici, presentandosi ad uno degli sportelli aperti al pubblico”.

L’episodio denunciano dal sindacato  sarebbe avvenuto ieri, lunedì 21 settembre: “Il cittadino extracomunitario proveniente dalla “zona rossa” si è presentato in uno degli sportelli aperti al pubblico: soltanto a quel punto gli operatori di polizia, dopo le previste procedure di identificazione, hanno appreso che era positivo al Covid-19. E’ di tutta evidenza come tale notizia ci abbia lasciato sbigottiti. La vicenda ci preoccupa, e non poco, non solo per gli inevitabili effetti negativi, qualora si riscontrassero soggetti positivi al Covid-19 all’interno di questi uffici, quanto, e soprattutto, se dovessero venir meno le profilassi sanitarie previste per l’ufficio con l’espletamento dei tamponi per tutti quei colleghi che hanno avuto contatti con l’uomo. Anche la scorsa settimana non sono mancate forti criticità nelle operazioni di sbarco, dalla nave Allegra dei migranti posti in quarantena, per la troppa confusione e per le condizioni precarie, sotto il profilo sanitario, in cui hanno operato i colleghi”.

Alla luce di quanto sopra esposto, si legge nella lettera, l’Usip “chiede di conoscere quali misure ha adottato e intende adottare la Questura di Palermo per la salvaguardia della salute dei colleghi dell’Ufficio Immigrazione, notoriamente molto esposti per l’attività cui sono chiamati a svolgere; non vorremmo che le misure fin qui adottate per contenere la diffusione del contagio risultassero vane in assenza di adeguate precauzioni, poiché questo “nemico invisibile” non fa sconti a nessuno, e soprattutto non seleziona le vittime”.

Coronavirus in Sicilia, stretta sulla movida

Intanto i sindaci siciliani stanno stringendo ancora di più la cinghia sulla movida, mentre la Regione Sicilia allarga la disponibilità di posti letto visto l’aumento dei contagi. Come riporta Repubblica, i primi cittadini siciliani, preoccupati per l’incremento dei casi, hanno fatto subito partire le contromisure: a Palermo scattano i sigilli per due popolari pub del centro, con il sindaco Leoluca Orlando che ha minacciato di ”chiudere aree o locali pubblici se non si metterà fine ai comportamenti irresponsabili che rischiano di trascinare la città in una tragedia”. E Palermo non è l’unica città in difficoltà: controlli sui locali anche a Catania e a Trapani, mentre al momento risultano più blande le misure a Messina e Siracusa. Intanto  il governatore Nello Musumeci torna ad attaccare sul fronte migranti e fa partire il piano ”a fisarmonica” che permetterebbe in caso di crisi di dedicare ai pazienti Covid fino a 500 posti letto di degenza ordinaria in più nelle province di Palermo e Trapani.

 
 
 

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