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Al via i corsi gratuiti per imparare la Lingua dei Segni: le sedi e le modalità

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Il progetto, nato dalla Pro Loco Sampierdarena San Teodoro nell’ambito della co-progettazione regionale sulla disabilità, punta ad abbattere le barriere comunicative tra persone sorde e udenti

Genova. La Pro Loco Sampierdarena San Teodoro, in collaborazione con il Consorzio Pro Loco Genova, l’Ente Nazionale Sordi (ENS) Genova, l’Ente di formazione Euroforma e il Comune di Genova, dà il via ai corsi di Lingua dei Segni italiana (LIS).

A partire da lunedì 14 aprile, saranno attivati cinque corsi gratuiti da 20 ore ciascuno, con cadenza settimanale. I corsi sono aperti a tutti i cittadini interessati, senza limiti di età o esperienza pregressa. Possono partecipare insegnanti, operatori del settore sociale, studenti, familiari di persone sorde e chiunque voglia avvicinarsi a questa realtà.

Le lezioni saranno tenute da docenti qualificati e riconosciuti dall’Ente Nazionale Sordi di Genova, attraverso un percorso didattico strutturato, con esercitazioni pratiche e momenti di confronto tra i partecipanti. L’approccio formativo sarà interattivo, per rendere l’apprendimento più efficace e coinvolgente.

Il progetto, realizzato nell’ambito della co-progettazione regionale sulla disabilità promossa dalla Regione Liguria all’interno del patto di sussidiarietà “Insieme si può”, punta a promuovere l’inclusione sociale e abbattere le barriere comunicative tra persone sorde e udenti, offrendo alla comunità un’opportunità unica per apprendere la Lingua dei Segni.

I corsi introduttivi consentiranno ai partecipanti di acquisire le basi della Lingua dei Segni e le competenze necessarie per una prima comunicazione con le persone sorde. Oltre all’aspetto linguistico, il progetto mira a diffondere la conoscenza della cultura sorda, favorendo una società più inclusiva e consapevole delle esigenze di tutti.

“Sostenere l’avvio di corsi gratuiti di Lingua dei Segni Italiana significa compiere un passo concreto verso una città più inclusiva, attenta ai diritti e ai bisogni di tutti – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Enrico Giuseppe Costa – Questo progetto risponde pienamente alla visione di una Genova che rimuove le barriere, promuove la partecipazione e valorizza ogni forma di comunicazione”.

“Per me è stato un vero piacere fare da tramite con il consorzio delle Pro Loco – aggiunge l’assessora comunale alle Pro Loco Paola Bordilli – con le quali lavoriamo da tempo in sinergia su tantissimi temi attinenti al variegato mondo del sociale, per poter dare a chiunque, e non solo agli addetti ai lavori, la possibilità di apprendere la Lingua dei Segni-LIS”.

I corsi saranno realizzati nelle seguenti sedi:

• Via San Fruttuoso 72/2, circolo Auser di Villa Imperiale

• Via Gaspare Buffa 1r, circolo Auser di Voltri

• Via Torricelli 16, circolo Auser di Borgoratti

• Via Garibaldi 9 piano terra, Agenzia per la Famiglia

• Via Bercilli 8, circolo Auser di Certosa

Inoltre il Comune di Genova, tramite l’Area Politiche Sociali e Welfare Cittadino-Servizi Sociali e l’Agenzia per la Famiglia, contribuisce alla realizzazione del progetto anche a favore dei dipendenti dell’Ente.

Per informazioni sulle modalità di iscrizione, le date e le sedi dei corsi, è possibile consultare il sito internet https://www.prolocosampierdarenasanteodoro.org/ e contattare la Pro Loco Sampierdarena San Teodoro ed il Consorzio Pro Loco Genova con le seguenti modalità:

– Telefono: 347-3814800; 346-3540631; 010-3044493

– E-mail: info@prolocosampierdarenasanteodoro.org

 

Redazione Genova24

 

Campionati italiano non udenti a Rossana

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Mountain bike tire. Mountain bike rear wheel detail. Back shot of mountain bike on sunset.

Una ventina di non udenti provenienti da tutta l’Italia, affiliati alla FSSI (Federazione Sport Sordi Italia), si sono  dati appuntamento sabato 5 e domenica 6 aprile sulla pista di Mtb in Regione Bianciotto a Rossana, per disputare il Campionato Italiano di Mountain Bike Cronoscalata UXC nella giornata inaugurale e l’italiano di Country Cross Short XCC domenica 6 aprile.

Le due gare in programma hanno registrato il medesimo ordine d’arrivo con mattatore della due giorni il giovanissimo lombardo, classe 2007, Mattia Vinceno Midolo (Asd Pavoni Brescia) che ha primeggiato sia nella cronoscalata e sia nella prova di XC precedendo Giorgio Maria Carbone (Gs Ens C. Comitti Roma) e Claudio Parola (GSS Torino).

Nelle varie categorie sono risultati campioni italiani Mattia Vincenzo Modolo tra gli juniores, Giorgio Carbone tra i Master, Filippo Altobelli (Roma) tra i gentleman ed Elisa Bocco (GSS Torino) tra le donne.

Sul Corriere di Saluzzo di questa settimana l’articolo completo dell’evento.

Redazione Corriere di Saluzzo

 

Finte sordomute al Vinitaly chiedono soldi per associazioni inesistenti. Ma arriva Staffelli

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L’inviato di Striscia spiega che alcune finte sordomute si intrufolano all’interno di tante fiere, anche prestigiose, e chiedono soldi per associazioni che non esistono. Striscia documenta i vari tentativi di entrare al Vinitaly da parte di ragazze che fingono di avere una disabilità, per raggirare le persone e arraffare denaro.

A Verona scatta così un inseguimento tra gli stand della più importante fiera del vino nel nostro Paese…

Redazione Media Infinity Mediaset –  VIDEO

 

 

L’imputato è sordomuto: il giudice annulla il processo

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GIULIANOVA. Le forze dell’ordine non dispongono l’ausilio dell’interprete, a fronte della grave disfunzione di sordomutismo da cui era afflitto un uomo di Martinsicuro rinviato a giudizio per ingiuria, e il giudice di pace del Tribunale di Giulianova, Simona Bondi Ciutti, accoglie l’eccezione della difesa dell’imputato circa la nullità dell’iter procedimentale e rinvia gli atti alla Procura di Teramo.

L’ingiuria era stata effettuata tramite sms al numero telefonico di un uomo di Tortoreto, a sua volta afflitto da disfunzione di sordomutismo, e il dibattimento doveva aprirsi a Giulianova, ma il difensore dell’imputato, l’avvocato Anna Lisa De Cosmo, del Foro di Ascoli Piceno, ha sostenuto la mancanza, nella fase di indagine, delle garanzie da adottare nei confronti di soggetti afflitti da patologie del genere.

L’autorità che aveva proceduto alle indagini non aveva disposto l’ausilio dell’interprete, in modo da garantire così la comprensione delle contestazioni e delle domande effettuate oralmente, particolarmente al riguardo del verbale di assunzione di sommarie informazioni. (l.r.)

Redazione Il Centro Teramo

 

Inaugurato a Roma il primo hotel Orient Express al mondo

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L’albergo di lusso, che segna un nuovo capitolo dell’ospitalità romana, si trova in Piazza della Minerva 69, a un passo dal Pantheon e dai monumenti più importanti

di Claudia Accogli
Redazione AGI

AGI – ‘Orient Express La Minerva’ è il primo hotel Orient Express al mondo e si trova nel cuore di Roma. È stato inaugurato da Paolo Barletta, CEO di Arsenale Group, da Gilda Perez-Alvarado, CEO di Orient Express e da Nicola Bulgari di Annabel Holding, che hanno tagliato il nastro insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e all’assessore Grandi Eventi, Turismo e Sport Alessandro Onorato.

La sede

Hotel Minerva
Da sx_Alessandro Onorato, Hugo Toro, Gilda Perez-Alvarado, Roberto Gualtieri, Paolo Barletta, Nicola Bulgari

L’eredità di Orient Express

Antitrust, multa da 20 milioni per le biglietterie del Colosseo

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Turisti in fila al Colosseo

Per prolungata indisponibilità dei biglietti

Maxi multa dell’Antitrust ai servizi di Biglietteria Parco Archeologico del Colosseo per la prolungata indisponibilità di biglietti di accesso all’area, anche a causa dell’accaparramento tramite bot e altri strumenti automatizzati.

L’Autorità garante ha sanzionato per quasi 20 milioni di euro la Società Cooperativa Culture (CoopCulture) e gli operatori turistici Tiqets International, GetYourGuide Deutschland, Walks, Italy With Family, City Wonders Limited e Musement.

L’istruttoria era stata avviata a luglio 2023 dopo che l’Antitrust aveva raccolto vari elementi informativi che evidenziavano la sostanziale impossibilità di acquistare online biglietti per l’ingresso al Parco Archeologico del Colosseo. L’Autorità ha irrogato a CoopCulture, che ha gestito dal 1997 al 2024 il servizio ufficiale di vendita dei biglietti per l’accesso al Colosseo, una sanzione amministrativa pecuniaria di 7 milioni di euro, “perché ha contribuito, in piena consapevolezza, al fenomeno della grave e prolungata indisponibilità dei biglietti di ingresso per il Colosseo a prezzo base. In particolare CoopCulture, da un lato, non ha adottato iniziative adeguate per far fronte all’accaparramento dei titoli di accesso con metodi automatizzati; dall’altro, ha riservato significativi quantitativi di biglietti alla vendita abbinata alle proprie visite didattiche, da cui traeva rilevanti benefici economici.

Essa ha così costretto i consumatori a rivolgersi a tour operator e a piattaforme che rivendevano biglietti abbinati a servizi aggiuntivi (ad esempio guida turistica, pick up, salta fila) e a prezzi notevolmente più alti”. Nell’ambito dello stesso procedimento, l’Autorità ha irrogato sanzioni pecuniarie anche ai suddetti sei operatori turistici, che hanno acquistato biglietti con bot o altri strumenti automatizzati, contribuendo al fenomeno del rapido esaurimento dei biglietti stessi a prezzo base sul sito del concessionario CoopCulture. “Così facendo – si legge – questi operatori si sono avvantaggiati della sistematica indisponibilità di biglietti che ha costretto i consumatori che volevano visitare il Colosseo a reperirli in questo modo a prezzi anche molto più alti perché abbinati ai servizi aggiuntivi offerti da loro o da altri operatori turistici”.

L’Autorità ha accertato che le condotte di CoopCulture integrano una pratica commerciale scorretta in violazione dell’articolo 20, comma 2, del Codice del consumo; le condotte attuate da Tiqets International, GetYourGuide Deutschland, Walks, Italy With Family, City Wonders Limited e Musement sono invece risultate scorrette ai sensi degli articoli 24 e 25 dello stesso Codice e, a far data dal 2 aprile 2023, anche ai sensi dell’articolo 23, comma 1, bb-bis) del predetto Codice.

Redazione Ansa

 

È salva la casa del Postino di Troisi a Salina, non sarà demolita

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I giudici: ‘La villa non è abusiva’

La casa del Postino di Neruda nell’isola di Salina, diventata famosa per il film con Massimo Troisi, è salva e non dovrà essere demolita.

Il giudice relatore del consiglio di giustizia amministrativa Nino Caleca e il presidente Ermanno de Francisco hanno infatti accolto il ricorso straordinario presentato al presidente della Regione dal proprietario Giuseppe Cafarella per chiedere la sospensione del provvedimento del Comune di Malfa che aveva dichiarato in parte abusivo l’immobile.

A chiedere l’intervento del Comune e dei carabinieri era stata una vicina di casa che aveva segnalato un ampliamento non autorizzato della villa durante la fase di ristrutturazione. Il proprietario ha sempre contestato il presunto abuso e ha chiesto che la “Casa del Postino” diventasse bene culturale e paesaggistico di notevole interesse pubblico. La villetta rifugio nel film sul poeta cileno Pablo Neruda, perseguitato dal suo paese, si trova in località Pollara, contrada Punta.

Per il proprietario “la casa del Postino rappresenta un patrimonio prezioso da proteggere e conservare, affinché non si perda la sua profonda testimonianza artistica, storica e culturale e questi elementi, uniti alla conservazione originaria della tipica struttura eoliana, la rendono un vero e proprio unicum, simbolo dell’architettura locale, dal momento che la casa, immersa tra ulivi, ibiscus e oleandri, fu costruita secondo i principi dell’architettura eoliana”.

Il giudice Nino Caleca sottolinea “l’interesse artistico, paesaggistico e il notevole interesse pubblico visto che è stata scelta per l’ultimo film interpretato da Massimo Troisi che aveva ottenuto 5 candidature agli Oscar nel 1996, di cui una vincente, della casa che è stata già iscritta al Lim – carta dei luoghi dell’identità e della memoria della Regione Siciliana a seguito dell’inserimento nell’anno 2000 delle Isole Eolie nella World Heritage List”. Nel ricorso è stato stabilito che l’immobile non è abusivo.

Redazione Ansa

 

In Colombia hanno trovato i resti di un biologo italiano in una valigia

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La cattedrale di Santa Marta in Colombia (Carlos Tapias/VW Pics/ZUMA Wire, ANSA)

Alessandro Coatti aveva lavorato per anni nel Regno Unito ed era arrivato nella città di Santa Marta a inizio aprile

Domenica la polizia di Santa Marta, una città costiera nel nord della Colombia, ha trovato una valigia contenente i resti di un uomo fatto a pezzi: era Alessandro Coatti, un biologo molecolare italiano di 42 anni arrivato in città giovedì 3 aprile che risultava disperso dal giorno seguente. Al momento non si sa cosa sia successo e le informazioni sono poche. La polizia e la procura colombiana hanno aperto un’indagine.

Coatti aveva studiato neuroscienze nel Regno Unito, dove aveva lavorato per otto anni per la Royal Society of Biology. Il Telegraph scrive che alla fine del 2024 aveva lasciato l’organizzazione per andare a fare volontariato in Ecuador e poi viaggiare in Sudamerica. Una valigia con la sua testa, le gambe e le braccia era stata abbandonata vicino a un sentiero poco fuori città, mentre il torso risulta ancora mancante. La polizia ha detto di averlo identificato grazie al braccialetto di un ostello del centro di Santa Marta dove alloggiava.

Jaime Ríos Puertos, il comandante della polizia di Santa Marta, ha detto che Coatti non aveva precedenti penali e che al momento non risulta avesse ricevuto minacce. Un dipendente dell’ostello ha raccontato che Coatti aveva chiesto più volte informazioni su come andare a Minca, una zona montuosa una ventina di chilometri dalla città, dove avrebbe voluto fare alcune ricerche legate alla sua professione: era uscito dall’ostello nel tardo pomeriggio di venerdì e da allora non era stato più visto.

Il sindaco di Santa Marta, Carlos Pinedo Cuello, ha offerto una ricompensa dell’equivalente di circa 10mila euro a chiunque abbia informazioni utili per identificare la persona o le persone responsabili del delitto.