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Imparare divertendosi la LIS, boom a Trieste per gli aperitivi silenziosi: «Sindaco ti aspettiamo»

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Grande successo per gli aperitivi silenziosi, organizzati ormai da un anno in città dal gruppo Koala: « Da qualche mese a questa parte siamo passati ad utilizzare la Lis con le canzoni (già eseguite “Mondo” di Cesare Cremonini, “L’isola che non c’è” di Edoardo Bennato, “Vorrei cantare insieme a te”)»

di Luca Marsi

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Stanno riscuotendo un grandissimo successo di pubblico, gli aperitivi silenziosi, che ormai da un anno vengono organizzati mensilmente dal gruppo Koala. Le referenti dell’iniziativa sono Barbara Cova e Francesca Lisjak (a fine 2014 era presidente provinciale Ens – Ente Nazionale Sordi, eletta nel corso del 2015 presidente regionale mentre Giuseppe D’Ambrosio ha preso il suo posto alla presidenza provinciale triestina). 10524273_412698918916526_3725394913587985658_o-2«L’idea – spiega Barbara – è nata a fine 2014 durante una chiacchierata con Francesca. A suo tempo gestivo il Bar Koala in via Mazzini (da cui il gruppo Bar Koala) e volevo organizzare un aperitivo silenzioso per creare un momento di incontro tra i sordi e coloro che invece hanno l’udito regolare, ma anche per insegnare la Lis – lingua dei segni – a quanti non la conoscessero (che, contrariamente a quanto si pensa, non è una lingua universale, ma varia non solo da stato a stato, ma da città a città con Lis addirittura dialettali) e perché no, far parlare i sordi. Dopo un primo momento di organizzazione dell’evento, a febbraio 2014 abbiamo realizzato il primo aperitivo. Una partecipazione straordinaria, decine e decine di persone accorse al bar Koala». «Ovviamente – continua -, per ordinare al bar bisognava farlo in Lis, altrimenti niente bibita. Per qualcuno c’è stato un attimo di spaesamento ma poi l’allegria e la spiensieratezza hanno preso il sopravvento.  Attaccate alle scaffalature c’erano infatti delle foto che ritraevano i diversi movimenti Lis da eseguire per richiedere alcune delle possibili consumazioni. Nel corso del primo evento è stata presente anche l’assessore Laura Famulari (in un altro aperitivo ha preso parte anche l’assessore Elena Marchigiani ndr.) che ha apprezzato questa iniziativa e, prendendo spunto da quando visto, ha realizzato in collaborazione con la Fipe e ovviamente Comune di Trieste, menù per i bar con le immagini della Lis. Da allora abbiamo organizzato un aperitivo al mese: al bar Koala fino alla chiusura, poi alcuni da “Primo” in via Santa Caterina e gli ultimi, compreso il prossimo (il 23 gennaio a partire dalle 21) al Central park all’interno del giardino pubblico (zona cinema all’aperto)».

12238203_462150013971416_616381211316438564_o«Nel corso del primo aperitivo abbiamo insegnato l’alfabeto ai presenti. Siamo poi passati ai colori, agli sport (durante un evento ha preso parte anche un giocatore della Triestina, oltre a campioni mondiali di basket e pesca) e successivamente abbiamo insegnato nuovi vocaboli. Da qualche mese a questa parte siamo passati ad utilizzare la Lis con le canzoni (già eseguite “Mondo” di Cesare Cremonini, “L’isola che non c’è” di Edoardo Bennato, “Vorrei cantare insieme a te”, tutti canzoni ne dal ritmo lento – che diventerebbe noioso – ne troppo veloci – che renderebbe complicata la Lis).

Come prima cosa consegniamo a tutti i partecipanti un palloncino, che serve soprattutto ai sordi per capire il ritmo e il suono delle canzoni tramite le frequenze, viene poi fatta ascoltare una prima volta la canzone con noi che la segniamo a tuti. Successivamente poi tutti i presenti ci accompagnano e la interpretiamo anche più volte, perché è un attività che diverte nonché oltremodo inclusiva. E’ davvero commovente ed emozionante vedere i sordi che parlano, mentre coloro che parlano si esprimono tutta la sera con la lingua dei segni, c’è uno scambio di idee davvero incredibile. Partecipano sia maschi che femmine, di tutte le età ed anche questa è una particolarità. Non sono infatti molti gli eventi in cui prendono parte contemporaneamente, divertendosi, diciottenni piuttosto che settantenni, tutti assieme a cantare, segnare e divertirsi. A febbraio festeggeremo il primo anno di aperitivi silenziosi, con un’iniziativa indimenticabile».

«Poco tempo fa, guardando su google, ho scoperto che gli aperitivi silenziosi avevo varcato il confine regionale. Nel corso di questi mesi ne sono stati organizzati diversi in numerose città italiane, quali Varese e Genova, ovviamente dopo il nostro. Anche per quanto concerne i menù “Lis-friendly” siamo stati i primi in Italia. Davvero una bella soddisfazione essere gli apripista di questo genere di iniziative». 12068917_450984331754651_3373210370555192272_o-2

«Ci piacerebbe – ancora Barbara – che ad un prossimo nostro aperitivo partecipassero anche il sindaco Roberto Cosolini e la presidente della provincia Maria Teresa Bassa Poropat – ed imparassero con noi, ovviamente rigorosamente divertendosi, la Lis. L’Ens ha una piccola sede a Trieste in via Milano, molto costosa e non capace di ospitare tutti i soci della città (oltre 400). Per questo abbiamo chiesto un aiuto alle Istituzioni che ci vengano in soccorso, per cercare una sede più appropriata per organizzare eventi e momenti ricreativi, importantissimi per un’associazione come la nostra».

A stretto giro è arrivata la risposta del sindaco Cosolini che ha dichiarato «parteciperò con piacere in una prossima occasione».

«La Lis – conclude Barbara – dovrebbe essere insegnata a scuola, sin dall’asilo. I bambini, si sa, imparano molto velocemente e questi insegnamenti sarebbero loro utili per tutta la vita. Auspichiamo che ciò diventi materia curriculare, quanto meno volontaria».

http://www.triesteprima.it

 

Premio per l’Innovazione nell’ICT “PEROTTO-ZUCCA” per i giovani under 32

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E’ stata prorogata al 30 gennaio 2016 la scadenza del bando per l’assegnazione del Premio per l’Innovazione nell’ICT “PEROTTO-ZUCCA” rivolto ai giovani under 32  destinato a valorizzare le migliori idee, nei settori delle tecnologie dell’informatica e delle comunicazioni, che concretizzino un utilizzo innovativo dell’ICT.

logo-del-Premio-Zucca-2013Per questa iniziativa Fondazione ASPHI collabora con AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico), il Club Dirigenti di Informatica dell’Unione Industriale di Torino CDI Torino e il Club per Tecnologie dell’Informazione CTI Liguria.

La documentazione necessaria alla partecipazione può essere costituita da estratti da tesi di laurea, documenti di ricerca, realizzazione di tipo prototipale o business plan imprenditoriale.

La Commissione di Valutazione del Premio sarà formata da rappresentanti di AICA, CDI Torino, CTI Liguria, Unione Industriale di Torino, Confindustria Genova, ASPHI, Enti patrocinanti, Istituzioni Universitarie e del Territorio, secondo principi di

  • Impatto sociale ed economico
  • Originalità, Innovatività, Applicabilità
  • Valore scientifico e/o industriale
  • Attualità e Visione futura

Sono previsti 4 premi:

  • 1° premio di € 10.000
    • 2° premio di €   5.000
    • 3° premio di €   3.000
  • premio speciale ASPHI di € 4.000, che andrà a premiare il lavoro più aderente alla missione della Fondazione ASPHI (www.asphi.it) di promozione della partecipazione delle persone con disabilità in tutti i contesti di vita, attraverso l’uso dell’Information Communication Technology.

Sarà inoltre attribuita una menzione speciale “Rinascimenti sociali” (www.rinascimentisociali.org) per la soluzione innovativa a maggiore impatto sociale.

Per ogni informazione di dettaglio si rimanda al bando pubblicato online al seguente indirizzo: http://www.premioperottozucca.it

PPZ_Comunicato Stampa_2015-gen

Per informazioni: Mario Bellomo – ASPHI Torino – mbellomo@asphi.it

20.11.2015

http://www.asphi.it/

Annunzio del giorno della Pasqua 2016

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Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno. Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza. Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 27 marzo.

In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte. Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi: Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 10 febbraio. La domenica delle Palme il 20 marzo.

L’Ascensione del Signore, l’8 maggio. La Pentecoste, il 15 maggio. La prima domenica di Avvento, il 27 novembre. Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore. A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.

LA CELEBRAZIONE DELLA DOMENICA DELLE PALME CON IL -MAS- IL MOVIMENTO APOSTOLICO SORDI

Si celebrerà il 20 marzo presso il grande santuario di SAN GABRIELE DELL’ADDOLORATA (Teramo) al cospetto dell’innevato e maestoso Gran Sasso d’Italia. Nel vecchio santuario è aperta una Porta Santa della Misericordia e per le confessioni ci saranno a disposizione numerosi sacerdoti.

Per avere notizie utili circa il santuario visitare il Sito web di San Gabriele dell’Addolorata

www.sangabriele.org

Al santuario di San Gabriele si arriva con l’Autostrada dei Parchi A24, uscita San Gabriele. L’A24 è collegata con le autostrade A1 e A14

Vincenzo De Blasio

APRITI! ANNO XIX  N.116  GENNAIO FEBBRAIO 2016

Le persone sorde per il Giubileo avranno una giornata speciale il 12 giugno 2016

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“Mons. Fisichella ha anche ricordato l’impegno dell’organizzazio-ne giubilare verso le persone con deficit visivi e uditivi.

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“Mi fa molto piacere ricordare – ha spiegato – che abbiamo predisposto diversi strumenti di comunicazione per i sordi e per i ciechi, in particolare per i primi dei video-tutorial con la lingua dei segni italiana e internazionale (LIS) mentre per i secondi dei file-audio scaricabili dal sito che illustrino i percorsi, pelle-grinaggi alla Porta Santa e molto altro”. Inoltre, nella Basilica di San Pietro e in altre Chiese, sono stati allestiti dei confessionali “per consentire ai sordi la confessione in modo più facilitato”. È stato anche “predisposto un libro tattile in A3 che permetta ai ciechi di essere guidati per il Pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro”.

Infine, “anche il sito internet è stato realizzato con una navigazione facilitata”. Un’ultima iniziativa è stata pensata anche verso persone con problemi di deambulazione. La basilica di San Pietro e altre chiese avranno dei confessionali privi di barriere architettoniche”.

Vincenzo De Blasio

 

APRITI! ANNO XIX  N.116  GENNAIO FEBBRAIO 2016

Gorizia: “Figli di un Dio minore” al teatro Verdi

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Nuovo appuntamento con la Prosa per la stagione artistica 2015/2016 del Teatro Verdi di Gorizia. Lunedì 18, alle 20.45, sarà portato in scena “Figli di un dio minore”, produzione OTI-Officine del Teatro Italiano di Roma, con Giorgio Lupano, forte di una lunga gavetta teatrale e protagonista di diverse fiction, e Rita Mazza, attrice sorda, che per interpretare il ruolo di Sarah si esprimerà con la lingua dei segni.

Il testo teatrale di Mark Medoff è stato scritto nel 1978 e reso celebre dalla trasposizione cinematografica interpretata da William Hurt nel 1986, conquistando cinque nomination agli Oscar. La protagonista femminile Marlee Matlin vinse per quell’interpretazione l’Oscar e il Golden Globe. Gli anni non hanno inciso sull’attualità e sulla freschezza della commedia, capace di travalicare la distanza fra i mondi degli udenti e dei non udenti, diventando emblema del confronto fra le tante solitudini legate alle diverse appartenenze sociali e culturali. I biglietti sono in vendita nel botteghino del Teatro, in corso Italia (tel. 0481/383602), da lunedì a sabato dalle 17 alle 19.

In un Istituto per sordi arriva un nuovo insegnante di logopedia. È James Leeds, un giovane i cui metodi anti-convenzionali e diretti sono guardati con sospetto dal direttore che lo esorta subito a non essere troppo “creativo” nell’insegnamento. Leeds va avanti per la sua strada e i risultati non tardano ad arrivare. Ma la vera sfida per il professore è rappresentata da Sarah, una giovane donna bella, intelligente e sorda dalla nascita. La ragazza accolta dalla scuola fin dall’infanzia vi si è diplomata e ha poi deciso di rimanere lì, dentro i confini del suo mondo di silenzio, accettando un lavoro da cameriera. Si sente più sicura in mezzo alla “sua gente” e preferisce non affrontare l’esterno, una realtà che percepisce come ostile e crudele. Sarah ha un carattere forte, è spigolosa, introversa. Fiera della sua diversità si rifiuta di parlare perché, non avendo mai conosciuto il suono della voce umana, sa di non poter farlo bene come gli altri, non usa la lettura delle labbra, nonostante la conosca, e si esprime solo attraverso la lingua dei segni. Nonostante la dichiarata ostilità della ragazza a ogni integrazione comunicativa, Leeds non si arrende e Sarah sembra volerlo mettere ogni volta alla prova.

Le particolari attenzioni che il logopedista rivolge all’ex-allieva non sono viste di buon occhio né dal direttore, né da due giovani audiolesi che vivono nell’Istituto: Orin (che teme l’influenza del professore possa distogliere Sarah dalla causa della difesa dei non udenti) e Lydia, che, infatuata del professore, è gelosa del sentimento che lui nutre per l’amica. Nonostante, e forse proprio per questo, Sarah e James finiscono per innamorarsi anche se la loro relazione deve superare molti ostacoli.
Lo spettacolo è proposto con una struttura scenica essenziale, che si compone, si trasforma e crea i diversi luoghi della vicenda, con una colonna sonora e musicale sobria ed efficace a marchare le differenze e il sottile varco di comunicazione fra i due mondi. Tutte le fasi del lavoro, dalla prima parte laboratoriale fino all’allestimento vero e proprio, sono state concordate, supportate e realizzate con la collaborazione dell’ISSR, Istituto Statale dei Sordi di Roma

http://www.udine20.it/

Il Pit Bull solo abbraccia un pupazzo e piange: il suo amico è stato adottato

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La storia del Pit Bull Marshmallow è di quelle che fanno riflettere su quanto siano profondi i rapporti tra animali. Perché quando questi meravigliosi 4 zampe donano la loro amicizia a qualcuno, che sia un uomo o un cane, lo fanno per sempre. Nel video diffuso su Facebook dall’associazione Unleashed Pet Rescue and Adoption (e che potete vedere al termine dell’articolo) il cane bianco piange e stringe a sé il suo pupazzo di peluche.

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Si sente solo, anzi sola, ed è molto triste, confusa. Nel messaggio rilasciato insieme al filmato, i responsabili della struttura di Mission, in Kansas, pregano gli utenti di condividere le immagini di Marshmallow il più possibile. Bisogna trovarle una casa, più in fretta che mai. Infatti, da quando il suo migliore amico, Scooby, è stato adottato, la cagnolona non è più la stessa. Scooby era il suo aggancio col mondo esterno, il suo punto fermo.

Anche perché Marshmallow è sorda e per lei comunicare sia con i suoi simili che con gli umani non è una cosa facile. Quando è stata trovata, aveva una grave infezione e portava addosso i segni dell’abbandono. Accanto a Scooby aveva ritrovato la gioia di vivere, ma ora anche lui non c’è più. Per tanto si era sperato in un’adozione di coppia, ma chi ha preso lui non poteva proprio prendere lei.

UN PIT BULL MALTRATTATO VIENE ACCAREZZATO PER LA PRIMA VOLTA: VIDEO

In tutto ciò, però, qualcosa di buono ne è uscito. Infatti, dopo che il video è diventato virale raggiungendo le quasi 300mila visualizzazioni sui social, sono state tante le richieste di adozione per Marshmallow. In questi giorni, i responsabili del rifugio stanno vagliando le possibilità, perché la piccola è già stata riportata indietro 2 volte in passato e visto il suo stato d’animo attuale non ce la farebbe a superare un altro abbandono. Speriamo che la sua situazione si risolva in fretta e che possa tornare presto a correre felice come nelle foto con Scooby. Chissà, magari i due si rincontreranno prima o poi…

Foto by Facebook

http://velvetpets.it/

Visita guidata alla Cappella Brancacci (con interprete LIS)

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La Cappella Brancacci è un prezioso gioiello rinascimentale preservato dal tempo.

Associazione Mus.e

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L‘iniziativa di decorare la cappella, fondata dalla famiglia Brancacci nel tardo Trecento, si deve al ricco mercante Felice Brancacci che nel 1423, commissiona l’esecuzione degli affreschi. Alle Storie di San Pietro, santo a cui era in origine intitolata la cappella, lavorano insieme Masolino e Masaccio

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La visita avrà la durata di circa due ore per un gruppo di massimo 25 persone. La prenotazione è obbligatoria, la partecipazione è gratuita.

E’ possibile inviare la richiesta via mail: info@muse.comune.fi.it o telefonando ai numeri 055-2768224 e 055-2768558 (da lunedì a sabato h9.30-13.00 e h14.00-17.00; domenica e festivi h9.30-12.30).

 

Associazione Mus.e,

Palazzo Vecchio, Firenze www.musefirenze.it