Casa e lsee, il governo apre a una revisione

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Il presidente del Forum Famiglie Bordignon incontra i viceministri Bellucci e Leo. Parte il tavolo sull’Indicatore da cui passa l’accesso al welfare

Il governo punta a rivedere l’Isee, l’indicatore del reddito familiare che regola l’accesso ai servizi e ai sussidi pubblici. Ieri i viceministri Maria Teresa Bellucci (Lavoro) e Maurizio Leo (Economia) ne hanno parlato con il presidente del Forum delle associazioni familiari Adriano Bordignon. Il percorso è solo all’inizio. Ma l’obiettivo è quello di rimodulare il valore degli elementi che contribuiscono a determinare l’Indicatore della situazione economica per rendere lo strumento più “sensibile” agli effettivi livelli di reddito delle famiglie. In particolare potrebbe essere attenuato il peso, oggi rilevante, della prima casa di abitazione. Mentre un altro aspetto critico riguarda l’attuale scala di equivalenza – il parametro per calcolare il reddito in base al numero dei componenti – che premia poco la presenza dei figli. Infine al vaglio c’è anche il peso dell’Assegno unico per i figli, che oggi concorre alla determinazione del reddito più di quanto facessero in passato gli assegni familiari e gli altri bonus, penalizzando i nuclei più numerosi. Istanze sulle quali il Forum insiste da tempo e che sono contenute in una proposta complessiva di riforma dell’Isee che nei prossimi giorni sarà inviata all’esecutivo.

«Il governo ha posto in cima ai suoi obiettivi le politiche di sostegno alla natalità sin dalla prima legge di bilancio e l’impegno è quello di continuare a lavorare per trovare soluzioni efficaci e in grado di supportare le famiglie, che rappresentano una risorsa fondamentale per la Nazione dal punto di vista sociale ed economico», hanno affermato in una nota congiunta i due esponenti dell’esecutivo (entrambi di FdI) dopo l’incontro. Per questo «con il Forum delle famiglie abbiamo dato il via un tavolo di lavoro interministeriale per esaminare e rivedere alcuni aspetti della disciplina Isee che hanno un impatto negativo sulla vita delle famiglie». L’obiettivo è «coniugare semplificazione, efficacia e tecnologia, mettendo tutte le famiglie che ne hanno bisogno, nelle condizioni di poter usufruire di uno strumento fondamentale per la piena realizzazione delle politiche di welfare». Bellucci e Leo confidano sul fatto che «il tavolo tornerà a riunirsi molto presto» e assicurano che nel frattempo si lavorerà «in sinergia per individuare quelle aree di intervento critiche e prospettare contestualmente le possibili soluzioni».

Adriano Bordignon da parte sua giudica positivo l’incontro con i due viceministri. Un appuntamento, ha spiegato il presidente del Forum, «dedicato alle complessità che le famiglie si trovano ad affrontare nella quotidianità». In particolare «si è convenuto sulla criticità dell’inverno demografico che il nostro Paese sta affrontando, sulla necessità di individuare risorse nuove da dedicare al rilancio della natalità e alla connessione delle azioni inerenti riforma fiscale, assegno unico, riforma dell’Isee, in un’ottica di medio periodo».

Il focus dell’incontro si è concentrato proprio «sulla necessità impellente di una riforma dell’Isee che il Forum delle Associazioni familiari richiede da molti anni segnalandone i numerosi limiti soprattutto in merito alle scale di equivalenza utilizzate, al pesante impatto della prima casa, all’utilizzo dei redditi netti anziché lordi, ma anche per molto altro», ha sottolineato Bordignon. E anche se ieri non si è ancora entrati nello specifico delle criticità e delle soluzioni, ha aggiunto, «abbiamo raccolto con soddisfazione la disponibilità dei viceministri ad affrontare questo nodo così importante per le famiglie e a istituire un tavolo di lavoro tecnico interministeriale sul tema specifico della riforma Isee». Il governo ha chiesto la disponibilità del Forum a «mettere a disposizione dell’istituendo tavolo tecnico, il dossier contenente le istanze delle famiglie italiane, validate dai tecnici dell’associazione, dove trovano spazio le criticità raccolte in campagne di ascolto e anche alcune possibili proposte».

Bordignon fa notare tra altro come il peso dell’assegno unico per i figli nella determinazione dell’Isee abbia come conseguenza che molte famiglie superino le soglie per accedere a servizi e bonus soprattutto in sede locale. Servirebbe pertanto una sterilizzazione di questo effetto su tutti gli ambiti di impiego dell’Isee e non soltanto nel calcolo dell’assegno 2024.

Redazione Avvenire

 

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