
È il più ambizioso e grosso dall’inizio della guerra: ha richiesto mesi di preparazione e moltissimi droni
Domenica l’Ucraina ha messo in atto il più ambizioso attacco con droni in territorio russo dall’inizio della guerra, che ha colpito almeno due basi aeree e distrutto caccia e bombardieri. L’attacco ha danneggiato in maniera seria le capacità aeree russe e ha avuto anche un notevole valore simbolico, perché ha colpito in profondità nel territorio russo, dopo un’operazione di intelligence durata mesi.
Le due basi colpite sono quelle di Olenya, nel nord-ovest della Russia, non lontano dal confine con la Finlandia, e di Belaya, a sud-est, poco sopra il confine con la Mongolia. La base di Belaya si trova a circa 4.300 chilometri dalla linea del fronte: è la prima volta che l’Ucraina riesce ad attaccare così in profondità. La Russia sostiene di essere riuscita a sventare attacchi in altri tre posti, ma è impossibile verificarlo indipendentemente.
I droni che hanno attaccato le due basi sono partiti da camion che erano stati fatti entrare clandestinamente in Russia e parcheggiati a pochi chilometri di distanza dalle rispettive basi. Sopra al cassone, i camion avevano montato una specie di doppio soffitto scoperchiabile, che conteneva i droni posizionati per il decollo. Nella foto qui sotto, condivisa in seguito dalle forze di sicurezza ucraine, si vede il doppio soffitto ancora in fase di preparazione, prima di essere montato sul cassone dei camion.
Servizi di sicurezza ucraini, SBU
Ciascun drone portava una forte carica di esplosivo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto in seguito che i droni impiegati sono stati 117. Una volta pronti, i contenitori di legno sono stati scoperchiati e i droni sono partiti contro le basi, come si vede nel video qui sotto, che mostra un drone partire verso la base di Belaya. (Video Babr Mash su Telegram)
Dopo l’attacco, gli ucraini hanno condiviso le registrazioni dei software di guida dei droni: nel video qui sotto se ne vede uno mentre si avvicina a un bombardiere russo Tupolev Tu-95, sempre a Belaya: il video si interrompe nel momento dell’impatto. (Video SBU su Telegram)
Chris Biggers, analista che si occupa di intelligence, ha pubblicato su X delle immagini satellitari registrate a Belaya dopo l’attacco ucraino, che mostrano vari aerei distrutti.
Nei video dopo l’attacco, si vedono i camion da cui sono decollati i droni in fiamme: gli ucraini hanno detto che i camion erano stati pensati per esplodere una volta completato il decollo di tutti i droni. (Video Babr Mash su Telegram)
La base aerea di Olenya si trova in una regione più remota, per cui i video dell’attacco sono meno. Come nel caso di Belaya, c’è il video del software di guida dei droni che mostra un impatto. (Video SBU su Telegram)
Non è chiaro quanti aerei militari russi siano stati colpiti, danneggiati o distrutti. L’Ucraina ha detto di aver distrutto più di 40 bombardieri, ma è impossibile verificarlo in maniera indipendente.