Chi è Michelle, la moglie di Jair Bolsonaro

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Estremista, populista e tristemente noto per le sue uscite sessiste, Jair Bolsonaro è riuscito a conquistare il soglio presidenziale brasiliano, battendo l’avversario Fernando Haddad. E ora tutti i riflettori sono puntati su di lui e sulla nuova première dame, Michelle Bolsonaro che, nel corso della campagna elettorale, ha preferito mantenere un profilo basso, lavorando dietro le quinte all’organizzazione della fitta agenda del marito.

CHI È MICHELLE BOLSONARO

36 anni, originaria di Brasilia e madre di due bambine, su Michelle de Paula Firmo Reinaldo in Bolsonaro si sa molto poco, complice l’atteggiamento discreto e riservato che non ha dato più di tanto da parlare alla stampa nazionale. Particolarmente religiosa e di fede dichiaratamente evangelica, è stato grazie al suo incarico di segretaria della Camera dei deputati che, nel 2007, ha conosciuto quello che sarebbe diventato suo marito (e il futuro presidente del Brasile). All’epoca lei aveva 27 anni, lui 52 ma la differenza di età non è stato un ostacolo a quello che la 36enne, nelle varie interviste rilasciate, ha sempre definito un colpo di fulmine: «È iniziato tutto quando ci incontrammo per la prima volta nell’ufficio di Jair. Non mi è servito molto tempo per capire di voler condividere la vita con lui». Dopo poche settimane i due già convivevano e, nel settembre del 2007, Michelle è diventata segretario parlamentare del gabinetto di Bolsonaro. Incarico fugace e durato poco più di 1 anno, dal quale è stata esonerata in virtù di una legge nazionale sul nepotismo che impediva ai due di lavorare insieme, soprattutto in vista dell’imminente matrimonio. Celebrato per ben due volte: nel 2008 con una cerimonia civile e, sei anni dopo, con il rito religioso officiato dal pastore Silas Malafaia.

LE RARE APPARIZIONI PUBBLICHE

Nel corso della campagna elettorale, sono state sporadiche le apparizioni di lady Bolsonaro accanto al marito. Più che di timidezza o di desiderio di privacy, si tratterebbe, secondo i media, di un’assenza intenzionale e parte di una strategia studiata dal marito nei minimi particolari per evitare di coinvolgerla in questioni politiche spinose. Questo sarebbe il motivo per cui non ha un profilo Facebook e risulta completamente assente nella biografia del leader brasiliano.

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L’ATTENZIONE ALLE CAUSE UMANITARIE

In un’intervista rilasciata a RecordTV, Michelle ha spiegato le origini del suo particolare interesse per la causa dei sordomuti e per il linguaggio dei segni. Tutto è nato in famiglia: uno zio sordo le ha insegnato l’alfabeto manuale e, frequentando l’ADVEC, la congrega religiosa del pastore Malafaia, ha scoperto l’amore per la lingua dei segni. E oggi si occupa a tutti gli effetti di tradurre i messaggi del marito in LIBRAS, la lingua brasiliana per sordomuti. Ma il suo impegno umanitario non si è limitato solo a questo: negli anni ha partecipato a diverse campagne di distribuzione di cibo ai più poveri ed è uno dei membri del comitato dell’ONG “Trupe Miolo Mole”, un progetto di beneficenza che si occupa di prestare assistenza e cura ai pazienti ricoverati in ospedale.

UNA MADRE ESIGENTE

E se i media ne hanno messo in luce l’atteggiamento riguardoso e composto, soprattutto nelle dichiarazioni sul conto del marito che ha più volte descritto come «un uomo meraviglioso e giocoso, sempre pronto a aiutare le persone in difficoltà», chi la conosce bene l’ha descritta come una persona risoluta e, soprattutto, come una madre particolarmente severa e molto presente nella vita delle sue due figlie. E con un carattere che, talvolta, nelle beghe familiari sembra addirittura aver spesso intimorito anche il fiero Bolsonaro

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