A Trento ha vinto il centrosinistra, a Bolzano si andrà al ballottaggio

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Nel capoluogo dell’Alto Adige sarà probabilmente decisivo il ruolo del partito autonomista SVP

Domenica in 154 comuni trentini e in 111 altoatesini si è votato per le elezioni amministrative. I risultati più attesi erano ovviamente quelli dei capoluoghi delle due province autonome, Trento e Bolzano: come ci si aspettava nel primo ha vinto il candidato del centrosinistra, mentre nel secondo si andrà al ballottaggio il 18 maggio tra il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra.

Non ci sono state particolari sorprese. A Trento è stato confermato per un nuovo mandato Franco Ianeselli. Qui il centrosinistra governa ininterrottamente dal 1990, e Ianeselli è il quarto sindaco progressista consecutivo a ottenere un secondo mandato. Ianeselli ha 46 anni ed è un sindacalista di lungo corso; nel 2020 era segretario generale della CGIL del Trentino quando accettò di guidare un’ampia coalizione di centrosinistra: vinse agilmente al primo turno, con quasi il 55 per cento dei voti. A queste elezioni ha preso il 54,5 per cento, sempre con una coalizione di partiti di centrosinistra guidata dal PD. La candidata del centrodestra Ilaria Goio ha preso il 26,7 per cento, mentre Giulia Bortolotti del M5S il 7,4 per cento.

Bolzano veniva da due mandati consecutivi di Renzo Caramaschi, di centrosinistra e non più ricandidabile. Nessuno ha ottenuto il 50 per cento necessario per essere eletti al primo turno e ci sarà quindi un ballottaggio, tra Claudio Corrarati del centrodestra e Juri Andriollo del centrosinistra. Corrarati è risultato il più votato con il 36,3 per cento, mentre Andriollo ha preso il 27,3 per cento.

In vista del ballottaggio, in programma domenica 18 maggio, sarà importante capire chi vorranno eventualmente sostenere gli altri candidati, visto che diversi hanno ottenuto buoni consensi: il terzo più votato è stato Stephan Konder del partito autonomista Südtiroler Volkspartei (SVP), con il 15,1 per cento, ma ha ottenuto un risultato notevole anche Angelo Gennaccaro con la sua lista civica “Io sto con Bolzano”, che ha preso il 12,5 per cento. Ha preso il 6,8 per cento Matthias Cologna del Team K, partito autonomista altoatesino fondato da ex membri del Movimento 5 Stelle (la cui candidata Simonetta Lucchi invece ha preso il 2 per cento).

Dopo i due mandati consecutivi di Renzo Caramaschi, la coalizione progressista che lo sosteneva aveva scelto come candidato Andriollo, attuale assessore comunale allo Sport e alle Politiche sociali. Da questa scelta, maturata dopo un complicato dibattito nel centrosinistra, si erano dissociati però sia il M5S sia il Team K, che avevano presentato dei propri candidati indipendenti. Il centrodestra invece si era presentato compatto intorno a Corrarati, imprenditore 57enne piuttosto noto in città per essere stato a lungo presidente provinciale della CNA (la Confederazione degli artigiani e delle piccole e medie imprese).

Al ballottaggio potrebbe essere decisivo soprattutto l’SVP, che gode di grandi consensi in città ed è probabile decida di sostenere Corrarati, visto che governa con la destra già nella giunta della provincia autonoma di Bolzano. Gennaccaro invece finora ha sempre rifiutato di dire se in caso di ballottaggio avrebbe sostenuto il centrodestra o il centrosinistra.

Dopo quasi dieci anni in cui ha stabilmente collaborato con la giunta comunale progressista, negli ultimi tempi l’SVP ha cambiato indirizzo, anche per provare a reagire a una crescente crisi di consensi: si è allontanato sempre più dal centrosinistra, anche a costo di rinnegare una parte della sua storia, e ha stretto un’alleanza abbastanza strutturale con la destra. In provincia l’SVP è a capo della maggioranza conservatrice che sostiene il presidente Arno Kompatscher, alleata appunto con la destra.

Redazione il Post

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