La c.t. delle azzurre campionesse d’Europa è stata ingaggiata dalla federazione iraniana per allenare la squadra femminile. È la prima volta di una italiana

Gasport – gazzetta.it/

Dalla Nazionale sorde a ct dell’Iran femminile. Alessandra Campedelli fa strada e batte nuovi territori. Assieme alle ragazze della sua Nazionale è diventata famosa. Un argento olimpico dietro la Turchia e tutta la squadra che cantava l’inno di Mameli con le mani. Un anno fa la vittoria all’Europeo di Cagliari (con Frigoni secondo) e una carriera di pallavolista solo per seguire la sua passione di madre. Un figlio ha giocato già a Milano in Superlega, il piccolo è una colonna della Nazionale sordi italiana.

L’INCONTRO COL VOLLEY

Alessandra è un’eclettica ed energica mamma trentina che dopo la separazione ha preso in mano la sua vita: con la nascita del figlio Riccardo si era avvicinata al volley dopo una carriera da agonista di giocatrice di hockey su prato. Adesso i figli sono più grandi, stanno trovando la loro strada proprio nel volley e nello studio e lei cerca nuove avventure. Ha provato ad allenare i settori giovanili, ma voleva una sfida estrema. Ecco che quasi un anno fa si candida alla panchina dell’Iran femminile, che cerca una allenatrice straniera. Un salto nel buio, ma anche una sfida bellissima: “Non posso dire ancora nulla, perché la federazione iraniana ha appena fatto il comunicato. Potrò fare interviste non appena andrò a Teheran, prima di Natale. La firma del contratto e l’inizio di questa nuova avventura”. È stata una trattativa lunghissima con uno dei progetti nati con la collaborazione della Federazione Mondiale che vorrebbe una nazionale iraniana femminile, forte come quella maschile (era ai Giochi).

Finora non è stato possibile per le rigide limitazioni e per la visione iraniana (almeno quella ufficiale, pubblica). Ora hanno capito che Campedelli (hanno già avuto Velasco una decina di anni fa agli uomini) poteva portare aria nuova. Si gioca con un velo, ma quello non fa muro. E Alessandra sogna già di ripetere le imprese che l’hanno resa famosa con la Nazionale sorde che lascerà a breve. Poi giusto il tempo di preparare i bagagli e un programma dettagliato che prevede 3 Nazionali, under 17, under 19 e seniores. Per scalare i piani del volley Mondiale, partendo da Arco…

 

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