È partita da febbraio la sperimentazione dei sistemi informatici necessari a dare attuazione al d.m. n. 268 dello scorso 5 luglio 2021 sul diritto alla mobilità delle persone disAbili – afferma nel comunicato che pubblichiamo Walter Mauriello presidente di Meritocrazia Italia (qui le altre note su ViPiù.it dell’associazione, ndr) -..

La Piattaforma Unica Nazionale Informatica dei contrassegni unici, collegata all’archivio nazionale veicoli (ANV), trova funzionamento grazie alla collaborazione con le Polizie locali di Milano, Roma e Verona, e con la Regione Veneto. Quest’ultima farà da interfaccia fra tutti gli altri Comuni del territorio e la banca dati.

Si useranno dapprima dati fittizi. Da questo mese si dovrebbe passare ai dati reali e la sperimentazione sarà estesa ad altre zone, fino a coprire tutto il territorio nazionale.

Sono pacifiche le potenzialità del sistema nell’ottica della sburocratizzazione e della semplificazione della pubblica amministrazione, nel verso di migliorare la qualità di vita di chi già vive un disagio fisico o psichico.

È essenziale superare anche il problema della frammentazione. Con il CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), infatti, ritorna l’annosa questione della diversità degli strumenti operativi e dei supporti tecnologici utilizzati dalle Istituzioni e dai pubblici uffici.

Meritocrazia Italia ribadisce quanto più volte evidenziato: è fondamentale colmare il divario digitale partendo proprio dall’unificazione delle banche dati e dall’adeguamento dei sistemi italiani a quelli già in uso a livello europeo, in modo da agevolare lo scambio dati e agevolare la gestione amministrativa.

Nell’urgenza di garantire mobilità alle persone disAbili, Meritocrazia insiste sulla necessità di

– ampliare l’accesso al nuovo sistema, consentendo l’iscrizione al Registro Pubblico CUDE e la fruizione degli stessi privilegi per il tramite di Associazioni di categoria, Enti pubblici e privati che, con persone disAbili a bordo, effettuano il loro trasporto per motivi sanitari, riabilitativi, lavorativi, ricreativi o di studio;

– garantire l’utilizzo del CUDE anche senza disAbile a bordo nei soli casi in cui gli autisti, da soli, siano impegnati negli spostamenti necessari al loro accompagnamento.             

Meritocrazia Italia Il Presidente Walter Mauriello

 

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