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Legge 104, in arrivo due anni di congedo e altre 10 ore di permesso retribuito per i lavoratori

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Ha ricevuto la prima approvazione della Camera il testo della proposta di legge che prevede nuovi diritti a favore dei lavoratori, sia pubblici che privati, affetti da malattie invalidanti. Analizziamo insieme i punti focali della proposta


Come è noto, il nostro ordinamento tutela i lavoratori con disabilità, in particolare quelli con disabilità grave ai sensi dell’art. 3 della L. n. 104 del 1992, garantendo loro una serie di agevolazioni.
Per accedere ai benefici previsti dalla legge – si rammenta – è necessario ottenere il riconoscimento della disabilità, che si concretizza attraverso l’attribuzione di una percentuale di invalidità civile superiore al 33%. Fino a tale soglia non sono previsti vantaggi. La determinazione del grado di invalidità si basa sulle tabelle di cui al Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1992, che stabiliscono i criteri per valutare la riduzione della capacità lavorativa. In pratica, la gravità della disabilità viene riconosciuta in relazione alle patologie che determinano una significativa diminuzione della capacità di lavorare.

Adesso, un ulteriore passo importante si sta compiendo nella direzione della tutela dei lavoratori con patologie invalidanti. Si fa riferimento al nuovo testo della proposta di legge con cui s’intende istituzionalizzare una serie di misure a favore dei lavoratori, sia pubblici che privati, affetti da malattie invalidanti. Si tratta di un pacchetto di disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche, in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La proposta di legge si basa sul bilanciamento tra l’interesse del datore di lavoro a mantenere la continuità dell’attività lavorativa e quello del lavoratore a conservare il posto di lavoro, anche quando, per cause oggettive, non sia in grado di svolgere la propria attività lavorativa.

Si analizzano di seguito i punti focali del provvedimento.


Congedo di 24 mesi
I dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati, affetti da malattie oncologiche, nonché da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportano un grado di invalidità pari o superiore al 74%, possono richiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a ventiquattro mesi

Durante il congedo il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa (dipendente o autonoma).

L’assenza non è computabile nell’anzianità di servizio né ai fini previdenziali, ferma restando la facoltà di riscattarla ai fini pensionistici mediante versamento dei relativi contributi. Al termine del congedo, il lavoratore dipendente ha diritto, ove possibile, all’accesso prioritario alla modalità di “lavoro agile”, istituto – questo – annoverato di recente dalla giurisprudenza di legittimità nell’ampia categoria di “accomodamenti ragionevoli” (Cass. Civ., sent. 605/2025).
Sostanzialmente il congedo potrà essere utilizzato per conservare il posto di lavoro al termine del “periodo di comporto”, cioè l’assenza giustificata dal servizio, che va da 3 mesi ai 6 mesi per il settore privato, salvo disposizione dei CCNL più favorevole, o ammonta di solito a 18 mesi nel corso di un triennio nel pubblico in base alla contrattazione collettiva di riferimento.



Certificazione elettronica di malattia

Per la fruizione del congedo sarà sufficiente il rilascio della certificazione di malattia da parte del medico di medicina generale, o del medico specialista operante in struttura pubblica o privata convenzionata che ha in cura il lavoratore. La certificazione medica di tali malattie avviene attraverso le procedure del Sistema tessera sanitaria relative al certificato elettronico di malattia.


Tutele per i lavoratori autonomi
In presenza delle suddette patologie, l’esecuzione della prestazione svolta in via continuativa per il committente è sospesa, per un periodo non superiore a 300 giorni per anno solare. Attualmente, in via generale, per i casi di malattia, gravidanza o infortunio la normativa vigente riconosce tale sospensione in favore dei suddetti lavoratori per un massimo di 150 giorni, senza diritto al corrispettivo e previa richiesta del lavoratore.

Permessi per visite mediche

Sono previste ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito, in aggiunta a quanto già previsto dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche nonché cure mediche frequenti. Nel caso di paziente minore di età, le ore di permesso sono attribuite al genitore che lo accompagna. Per i lavoratori privati, si prevede un anticipo da parte del datore di lavoro con successivo rimborso da parte dell’INPS. Viceversa, per il pubblico le varie amministrazioni provvedono alla sostituzione del personale che fruisce dei permessi.


Premi di laurea
Il testo prevede, infine, un fondo da 2 milioni di euro annui per l’istituzione di premi di laurea intitolati alla memoria di pazienti oncologici, riconoscimenti da assegnare a giovani meritevoli che hanno concluso gli studi nelle facoltà di medicina e chirurgia, scienze biologiche, biotecnologie, farmacia, chimica e tecnologie farmaceutiche.

Ma quali istituti sono previsti per favorire la promozione dei nuovi strumenti di tutela?

Al riguardo si segnala il ruolo svolto dall’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, al quale compete l’esercizio di stringenti poteri di verifica, al fine di contrastare i fenomeni di discriminazione in ragione della condizione di disabilità e del rifiuto dell’accomodamento ragionevole.
Il Garante può infatti svolgere verifiche, d’ufficio o a seguito di segnalazione, sull’esistenza di fenomeni discriminatori. Egli valuta le segnalazioni ricevute e, nel caso in cui un’amministrazione pubblica adotti un provvedimento o un atto amministrativo generale, in relazione al quale la parte lamenti una violazione dei diritti della persona con disabilità, emette un parere motivato nel quale indica gli specifici profili delle violazioni riscontrate e, ove possibile, propone il ricorso all’autotutela amministrativa entro novanta giorni.

Redazione Brocardi it
di Lilla Lapertuta

Il CIIR celebra i 23 anni della legge sulla Bilancia con un evento inclusivo e la comunità sorda

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Il Centro Integrato per l’Inclusione e la Riabilitazione (CIIR) ha promosso un programma speciale per celebrare la Giornata Nazionale della Lingua dei Segni Brasiliana (Libras) La data segna 23 anni da quando Libras è stato riconosciuto come mezzo legale di comunicazione ed espressione dalla legge n. 10.436/2002.

I collaboratori del CIIR per i sordi mettono in evidenza le sfide che la comunità sorda deve affrontare e l’importanza dell’accessibilità nei servizi sanitari. Il rapporto è stato pubblicato dalla Corte penale internazionale. La Giornata Nazionale della Lingua dei Segni Brasiliana celebra la promulgazione della Legge n. 10.436/2002, che riconosce ufficialmente la Libra come mezzo legale di comunicazione ed espressione in Br Libras en Servicio è un programma che dal 2018 è condotto dal Centro di Educazione Permanente.

Il contenuto è suddiviso in tre moduli, che vengono applicati ogni tre mesi. Il primo tratta dei segnali di base, come la scrittura a mano, i numeri, i saluti e i saluti. Il secondo introduce verbi e struttura delle domande per avviare dialoghi. Il Centro integrato per l’inclusione e la riabilitazione è un organo del governo del Pará.

È gestito dall’Istituto nazionale di sviluppo sociale e umano. La Commissione non ha ancora adottato una decisione sull’applicazione dell’articolo 93, paragrafo 2, del trattato.

Redazione ESG Data
fonte: agenciapara.com.br

Assolto da evasione perché sordo, non aveva sentito il campanello

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Avezzano. Finisce sotto processo per evasione, ma viene assolto da ogni accusa: a causa della sordità non aveva sentito il campanello suonato dai carabinieri.

È la vicenda capitata ad A.C., 59 anni di Celano. Era stato accusato di essere evaso dai domiciliari, ma in realtà non aveva mai lasciato la propria abitazione. Non aveva infatti risposto al controllo della polizia giudiziaria solo perché, affetto da una grave ipoacusia bilaterale, non sentendo così il campanello suonare alle quattro del mattino. È stato assolto dal tribunale di Avezzano perché “non c’è prova certa che il fatto sia mai accaduto”.

Si è chiuso così, qualche tempo fa, il processo davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Anna Cuomo. L’uomo era finito a giudizio con l’accusa di evasione, un’accusa che può portare a pene fino a tre anni di reclusione. Ma in aula, durante un procedimento, è emersa una verità diversa: il dubbio, fondato e documentato, che l’uomo non avesse mai abbandonato il proprio domicilio. E quel dubbio, come vuole il diritto, è bastato per assolvere.

I fatti risalgono al 21 febbraio 2022. Alle 4:20 del mattino, i militari della sezione radiomobile di Avezzano si erano recati all’abitazione del 59enne in via degli Abruzzi, dove l’uomo era sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. Avevano suonato più volte, atteso, ma nessuno aveva aperto o risposto. Dopo dieci minuti erano andati via ed era scattata la segnalazione: l’imputato non era stato trovato in casa. Ma qualcosa non tornava.

Perché, come ha riferito in aula un teste, in tutte le occasioni precedenti l’uomo aveva sempre risposto. La difesa, guidata dall’avvocato Alessandra Di Renzo, aveva prodotto allora una serie di documenti medici che attestavano la diagnosi di sordità grave. Non solo: è stato dimostrato che l’uomo aveva ricevuto regolari permessi per cure mediche dall’autorità di sorveglianza, e che in altre occasioni era stato trovato regolarmente in casa.

Per il giudice non c’era “motivo di dubitare della credibilità del teste allo stesso tempo non è emersa alcuna prova certa che l’imputato fosse fuori casa quella notte”. Anzi, viste le condizioni cliniche dell’uomo e l’orario del controllo, è apparso plausibile che stesse dormendo e non avesse sentito il campanello. Il diritto penale, ribadisce la sentenza, impone il principio del “ragionevole dubbio” e non permette condanne in assenza di certezze. E in questo caso, più che un’evasione, si è configurato un malinteso. Grave nelle conseguenze, ma non penalmente rilevante. Antonio Cerone è stato assolto, non perché innocente al di là di ogni discussione, ma perché il processo ha dimostrato l’assenza di elementi sufficienti per affermarne la colpevolezza.

Redazione Marsica Live
di Alessandra Ciciotti

 

Sorpresa in un negozio dell’usato belga, ritrovata una ciotola di Picasso

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Afp - Pablo Picasso

Si tratta di un pezzo di terracotta bianca decorata che risale al 1953. Messo all’asta sul sito del negozio, è stato comprato per 12.600 euro da un cliente abituale che ha l’autismo

AGI – Tra gli oggetti donati negli ultimi mesi a un negozio dell’usato ‘Kringwinkel’ ad Anversa, nel nord del Belgio, è stata ritrovata una ciotola in ceramica di Pablo Picasso.

L’opera, del 1953, fa parte di una serie di 200 esemplari del genio di Malaga ed è stata venduta all’asta per la sorprendente cifra di 12.600 euro.

Caratteristiche della ceramica di Picasso

Il ritrovamento e la valutazione

L’acquirente e il gesto solidale

Un precedente artistico importante

Redazione AGI Estero

 

Un comune olandese ha ammesso di aver buttato per sbaglio un’opera di Andy Warhol

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La regina Beatrice dei Paesi Bassi con una serigrafia a lei dedicata realizzata da Andy Warhol (Patrick van Katwijk/Getty Images)

È stata portata via insieme alla spazzatura durante i lavori di ristrutturazione del municipio

Giovedì il comune di Maashorst, nei Paesi Bassi, ha ammesso di aver buttato per sbaglio 46 opere d’arte: tra queste ce n’era anche una dell’artista statunitense Andy Warhol, che in vita fu il più celebre rappresentante della cosiddetta Pop Art. Si tratta di una serigrafia (cioè un’opera stampata a partire da un modello replicabile) che raffigura Beatrice dei Paesi Bassi, regina dal 1980 al 2013, e il cui valore stimato è di 15mila euro.

Le opere facevano parte di una collezione dell’ex comune di Uden, che nel 2022 si è unito al vicino Landerd per formare Maashorst: sono state smarrite durante i lavori di ristrutturazione del municipio, in corso dallo scorso anno.

Secondo l’agenzia indipendente incaricata di indagare sul caso, le opere erano conservate in condizioni pessime nel seminterrato del municipio: erano ammassate all’interno di alcuni bidoni della spazzatura e, già prima dello smarrimento, presentavano dei segni di usura piuttosto evidenti. «È molto probabile che le opere d’arte siano state portate via accidentalmente insieme alla spazzatura», hanno detto alcuni membri del consiglio comunale, secondo cui recuperarle è impossibile.

«Non è così che si trattano gli oggetti di valore», ha detto il sindaco Hans van der Pas all’emittente pubblica nederlandese NOS. «È una questione seria quando i beni pubblici, soprattutto le opere d’arte di valore culturale e storico, vengono trattati con una negligenza del genere… Ma ormai è successo. Ce ne rammarichiamo molto».

La serigrafia faceva parte di una serie che Warhol realizzò nel 1985, intitolata Reigning Queens e dedicata a quattro regine regnanti ai tempi: Elisabetta II d’Inghilterra, Margherita II di Danimarca, Ntombi Twala di eSwatini (ex Swaziland) e per l’appunto Beatrice dei Paesi Bassi. A novembre altre due opere appartenenti alla stessa serie erano state rubate in una galleria d’arte di Oisterwijk, nel sud dei Paesi Bassi.

Redazione il Post

Una giudice del Wisconsin è stata arrestata con l’accusa di aver protetto un immigrato irregolare

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Il tribunale federale di Milwaukee il 25 aprile 2025 (AP Photo/Devi Shastri)

L’uomo era in tribunale per un’udienza e Hannah Dugan avrebbe impedito il suo arresto da parte degli agenti federali

Venerdì una giudice di Milwaukee, nel Wisconsin, è stata arrestata con l’accusa di aver intralciato l’applicazione delle leggi sull’immigrazione: avrebbe aiutato un uomo senza permesso di soggiorno a sfuggire all’arresto degli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE), l’agenzia federale che si occupa di far rispettare le leggi sull’immigrazione. Il 18 aprile la giudice Hannah Dugan si sarebbe rifiutata di consegnare l’uomo, che si trovava nella sua aula di tribunale, agli agenti e gli avrebbe permesso di uscire attraverso la porta riservata ai giurati.

Dal suo insediamento l’amministrazione del presidente Donald Trump sta portando avanti delle politiche molto dure sull’immigrazione, che prevedono espulsioni di massa di persone migranti e richiedenti asilo. Per queste iniziative ci sono già stati molti scontri con le autorità di alcuni stati americani, ma finora non era mai stato arrestato un giudice. Dugan è stata portata in un tribunale federale per un’udienza preliminare e poi è stata rilasciata. Fuori dal tribunale un gruppo di persone ha protestato contro il suo arresto.

Non è insolito che agenti della polizia federale cerchino di arrestare delle persone immigrate senza permesso di soggiorno convocate nei tribunali statali per questioni legali anche di poco conto. A Milwaukee è successo tre volte tra marzo e aprile, e l’ultima (quella che ha riguardato Dugan) sarebbe avvenuta la scorsa settimana secondo un articolo del Milwaukee Journal Sentinel.

Su un foglio di carta attaccato fuori dall'aula di tribunale della giudice Hannah Dugan a Milwaukee si legge: «Attenzione, se un avvocato, un coordinatore dei testimoni o altri funzionari del tribunale sanno o ritengono che una persona si senta in pericolo a venire in tribunale nell'aula 615, chieda all'impiegato di prevedere la partecipazione attraverso Zoom»

Su un foglio di carta attaccato fuori dall’aula di tribunale della giudice Hannah Dugan a Milwaukee si legge: «Attenzione, se un avvocato, un coordinatore dei testimoni o altri funzionari del tribunale sanno o ritengono che una persona si senta in pericolo a venire in tribunale nell’aula 615, chieda all’impiegato di prevedere la partecipazione attraverso Zoom» (Scott Bauer via AP)

Spesso i giudici dei tribunali statali si sono lamentati di questi arresti perché sostengono che l’attività dei tribunali sia danneggiata se questi vengono considerati luoghi poco sicuri: le persone senza documenti regolari potrebbero smettere di presentarsi quando viene loro richiesto.

Inizialmente la notizia dell’arresto di Dugan era stata diffusa sui social network da Kash Patel, il direttore dell’FBI, la polizia federale statunitense, che aveva anche detto che l’uomo che la giudice avrebbe protetto dall’arresto si chiama Eduardo Flores Ruiz, aggiungendo che successivamente era comunque stato arrestato. Patel ha poi cancellato i suoi post: li aveva pubblicati prima che le accuse contro Dugan fossero formalizzate in un tribunale federale, quindi quando erano ancora riservate.

Flores Ruiz si trovava in tribunale per un’accusa di percosse domestiche

Redazione Il Post

Roma: la Capitale diventa modello di turismo accessibile

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Lanciato il progetto di accessibilità della Capitale, che conterà otto percorsi accessibili, ma anche informazioni, mappe e servizi per un turismo disabili davvero inclusivo

È stato ufficialmente lanciato il progetto For All – Roma: una città fruibile per tutti, una iniziativa di inclusione e accessibilità che mira a rendere la Capitale un esempio virtuoso di turismo accessibile e senza barriere, in particolare per le persone con disabilità. L’obiettivo è partire da Roma per poi replicare gli interventi su scala nazionale. In un anno simbolico come quello giubilare, questo progetto vuole dimostrare che il futuro del turismo è accessibile, inclusivo e per tutti.

Otto percorsi accessibili nei luoghi simbolo della Capitale
Il progetto è promosso da FISH in collaborazione con Anffas NazionaleFAIPPediusLa Rosa BluMAV Formazione, con il supporto di UniCredit.

Il cuore del progetto è la realizzazione di otto percorsi accessibili, che collegheranno i principali snodi di arrivo con i luoghi d’interesse più iconici della città, tra cui:

  • Stazioni Termini e Tiburtina
  • Aeroporti di Fiumicino e Ciampino
  • Colosseo e Foro Romano
  • Via Francigena
  • Le quattro Basiliche Papali

Questi siti saranno sottoposti a una mappatura dettagliata e ad analisi tecniche per l’eliminazione delle barriere architettoniche e senso-percettive, garantendo così un’esperienza sicura e inclusiva per tutti i turisti, in particolare per le persone con disabilità motorie, sensoriali o cognitive.

Una piattaforma digitale al servizio dell’accessibilità
Il progetto For All prevede anche lo sviluppo di una piattaforma digitale integrata (sito web e app mobile), che offrirà:

  • Mappe interattive dei percorsi accessibili
  • Informazioni sui collegamenti tra aeroporti, stazioni e luoghi di culto
  • Dettagli su navette attrezzate, mezzi pubblici e punti di assistenza

Uno strumento fondamentale per rendere l’esperienza turistica più autonoma e consapevole per le persone con disabilità.

Formazione, sensibilizzazione e tecnologia
Allo scopo di costruire una cultura dell’accoglienza basata sul rispetto e sulla consapevolezza, in linea con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, accanto alle infrastrutture, il progetto intende sviluppare strumenti innovativi e contenuti specifici per migliorare l’accessibilità turistica e culturale:

  • Guide digitali dedicate alle diverse disabilità
  • Paline informative lungo i percorsi
  • Video immersivi a 360 gradi per sensibilizzare il pubblico
  • Attività di formazione per operatori turistici, studenti, volontari e guide

Il progetto For All – Roma è sostenuto da UniCredit, attraverso il Fondo Carta Etica, che ha già raccolto oltre 40 milioni di euro destinati a oltre 1.400 iniziative solidali.
In un anno simbolico come quello giubilare, questo progetto dimostra che il futuro del turismo è accessibile, inclusivo e per tutti.

La presentazione del progetto

 

Redazione Disabili com

 

Atleti sordi e raduni. Il turismo cresce del 17%

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Il Comune fa il punto sulle presenze e sulle ricadute per tutta la montagna. L’assessore Boni: “Spesso alberghi esauriti: dobbiamo rinunciare a eventi”

Notizie positive sul turismo appenninico. Per Castelnovo Monti il richiamo è particolarmente legato allo sport e all’ospitalità degli atleti della Federazione sordi: ritiri, raduni, manifestazioni e gare, ma anche soggiorni di chi viene qui per attività outdoor nell’ambiente appenninico. Le presenze sono costantemente cresciute in questi ultimi ultimi anni, coma ha spiegato l’Assessore allo sport, Carlo Boni: “Il 2024 ha segnato un ulteriore consolidamento delle presenze derivate da turismo sportivo, generate grazie alla promozione di progetti ed eventi sostenuti o patrocinati dal Comune. Tra presenze indotte da attività organizzate di gruppi, squadre, associazioni sportive, enti e federazioni in forma di eventi, stage, camp, corsi di formazione, collegiali, vacanze sportive, siamo arrivati nel 2024 a 7.103 presenze, con un +17% rispetto all’anno precedente. I primi mesi del 2025 segnano un ulteriore consolidamento di questi numeri. Per noi parlare di più di 7.000 presenze annue significa registrare una ricaduta socio-economica di fondamentale importanza diffusa su tutto il territorio della montagna con risvolti più che positivi”.

“In questo successo – prosegue l’Assessore Boni – ha sicuramente un ruolo importante la nostra dotazione impiantistica, che si sta ulteriormente evolvendo con la rapida prosecuzione del cantiere per il nuovo Palasport vicino al centro Coni, ma ancor più importanza la rivestono le persone: i referenti delle nostre Associazioni sportive, gli albergatori, i ristoratori e i commercianti”.

E se il sindaco di Castelnovo Monti, Emanuele Ferrari spende parole di gratitudine nei confronti della Regione, del Parco, delle scuole del territorio, dell’ospedale Sant’Anna per le prove audiometriche finalizzate all’eleggibilità olimpica degli atleti sordi, l’assessore Boni fa presente che sull’ospitalità c’è ancora da fare: “Spesso ci troviamo a dover dire di no ad alcuni eventi che riguardano squadre e gruppi numerosi perché non abbiamo la capienza sufficiente negli alberghi: auspichiamo che la constatazione di quanto il settore, da diversi anni, sia in crescita, convinca imprenditori della ricettività a ulteriori investimenti in nuove strutture o ampliamenti. Negli ultimi giorni gli uffici comunali hanno raccolto le adesioni degli albergatori alla proposta di convenzione 2025 del turismo sportivo, registrando 2 strutture in più rispetto all’anno precedente portando ora il totale a 12 alberghi tra Castelnovo, Carpineti, Ventasso, Villa Minozzo, Albinea e Toano, ulteriore segnale del valore comprensoriale di questi progetti”

di Settimo Baisi
Redazione Il Resto del Carlino – Emilia Romagna