Orsolina Losi festeggia il secolo. Nata il 17 gennaio 1916 ha vissuto a Santa Croce di Carpi, ha lavorato la terra ed è stata custode all’istituto sordomuti. Da tempo vive a Bomporto.
La festeggiano generazioni, con il pro-pro-nipote Francesco Fraggeri, nato il giorno dopo l’alluvione. Auguri anche dagli Scomed, squadra di hockey in line legata ai nomi del nipote Angelo e del pronipote Andrea. (g.f.)
Una folla di persone ha accolto a Borbiago il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia all’apertura della Porta Santa in terraferma, nelle scorse settimane. La comunità ha accolto con entusiasmo la visita del vescovo Francesco Moraglia, dopo che aveva aperto la Porta Santa qualche giorno prima al carcere femminile della Giudecca a Venezia.
La pioggia che nella frazione mirese in quell’occasione è caduta copiosa, però ha modificato il programma che prevedeva l’inizio della processione al capitello accanto alla chiesa. La Porta Santa aperta a Borbiago, è stata quella del portone della chiesa di Santa Maria Assunta che Moraglia ha spalancato con un gesto deciso. “Il Giubileo qui inizia con condizioni meteorologiche avverse – ha detto Moraglia durante la celebrazione. Questo ci avvicina a quei secoli in cui il pellegrinaggio nell’anno del Giubileo era fatica, povertà, per mettersi in cammino alla ricerca di Dio. Il pellegrino arrivava a raggiungere la Porta Santa a Roma dopo migliaia di chilometri di cammino, dopo privazioni fame e qualcuno durante il cammino trovava a volte la morte. Anche nella chiesa di Borbiago ci sono i segni lasciati nei secoli di questo messaggio.
“La felicità si trova alla porta del cielo” sta scritta qui dentro, ed è un messaggio ancora vivo”. Il rito dell’aspersione dell’acqua battesimale è stato fatto davanti alla chiesa al posto che nel pozzo dei miracoli. Il pozzo ora all’interno di un capitello, è quello in cui il 24 marzo del 1101, ad una pastorella di 12 anni sordomuta dalla nascita apparve la Madonna. La ragazzina dopo l’apparizione fu guarita. In suo onore nei decenni successivi sorse il santuario della Madonna di Borbiago. La Vergine sarebbe apparsa alla dodicenne affinché portasse alla luce una sua immagine che proprio nel pozzo era nascosta. Un rito questo, che vuole essere una memoria del Battesimo di rigenerazione per ciascun cristiano. Da giorni fuori dai locali del paese erano stati posti degli addobbi in onore della visita del Patriarca che è stato accolto dal parroco Don Carlo Guzzo, e da tanti religiosi e scout del vicariato. A Borbiago nonostante la pioggia, quasi 400 persone hanno voluto presenziare all’evento. In tanti sono rimasti fuori dalla chiesa con gli ombrelli ad ascoltare la cerimonia amplificata con degli altoparlanti piazzati per l’evento.
“Siamo entusiasti – hanno detto i tanti fedeli e semplici cittadini – per questa presenza così qualificante per il nostro paese e la sua storia. Abbiamo abbellito Borbiago a festa con messaggi di benvenuto rivolti al Patriarca. Siamo contenti che il Patriarca non si sia fatto scoraggiare dalla pioggia, e abbia voluto testimoniare la sua vicinanza alla nostra comunità“. In chiesa c’erano tanti anziani, ma anche mamme e papà con figli piccoli in braccio, e molti giovani. L’area attorno al capitello è stata transennata. Alla funzione religiosa hanno partecipato tutti i sacerdoti del vicariato. In chiesa c’era anche una nutrita rappresentanza dell’associazione religiosa gli Araldi del Vangelo.
Comincerà venerdì 29 gennaio, nella Libreria Lovat di Villorba la nuova avventura “Storia per Tutti”, un progetto che prevede di raccontare le storie in libreria usando la lingua dei segni.
L’idea nasce dall’esigenza di una coppia di genitori della provincia di Treviso di rendere magico qualche momento della vita della propria bimba come una storia sa fare. E questa magia, se condivisa con amici grandi e piccoli, può diventare risorsa, esperienza, crescita.
“La storia permette di essere bambini, di capire le regole della vita ma soprattutto di conoscere ed imparare nel tempo le parole, perché le parole unite poi formano frasi, pensieri che permettono di esprimere idee, opinioni ma soprattutto permettono all’individuo di essere “vivo”- affermano i genitori dell bambina-La lingua dei segni per la nostra bambina è la lingua che la fa sorridere ed essere serena ogni giorno, è stato dapprima un gioco “banale” che poi in pochi istanti si è trasformato in vitale, è un’emozione per lei molto importante quando vede gli altri esprimersi nello stesso suo linguaggio. E’ vitale avere un’occasione per poter fare come gli altri ed essere finalmente come gli altri ed assieme agli altri vivere un istante da fiaba contemporaneamente in lingue diverse”
Partiamo con questa iniziativa in L.I.S. affinché ci sia maggiore sensibilità nell’ambito della lingua italiana dei segni perché contrariamente a quanto si pensa interpreti in lingua dei segni italiana ce ne sono ma soprattutto perché ci sono molti bambini, molti ragazzi e molti adulti che ogni giorno utilizzano la L.I.S. come lingua di espressione. Durante gli ultimi venerdì pomeriggio di ogni mese a partire da gennaio ci sarà il “trabiccolo dei sogni” che racconterà in italiano e avrà al suo fianco un interprete L.I.S. che nello stesso istante parlerà la lingua dei segni italiana, un vero interprete che durante questa “attività “ arriverà a far ascoltare la storia a chi è muto, a chi è sordo, a chi è sordo-muto ed a chi ha scelto nella vita di studiare questa lingue, e magari perché no, anche a chi è curioso e non sa cos’è. Moltissimi sono le ragioni per cui si parte per un viaggio, e una libreria che contiene storie e avventure, motivi ne ha ancora di più.
Stefania Giannini sarà protagonista di un format molto speciale: a partire dalle 14.30 al Salone di Orientamento Universitario “It’s My Life”, che si terrà a Città Studi a Biella, il ministro sarà al centro della scena e intorno a lei si siederanno studenti, di età ed interessi diversi tra di loro, che potranno fare domande sui temi più delicati riguardanti la scuola, l’università e la ricerca.
In mattinata, invece, il ministro è atteso a Cossato per le ore 11, con la visita all’Istituto Comprensivo di Piazza Angiono e alla struttura scolastica che si occupa del progetto Lis, Lingua italiana dei segni. Poco prima Stefania Giannini sarà a Mosso e Pettinengo per il progetto di Cooperative Learning.
Venerdì 29 gennaio sarà firmato dal professor Ivano Spano, direttore dell’Istituto Statale per Sordi di Roma, e da Sonia Montegiove, presidente dell’associazione LibreItalia Onlus, un accordo di collaborazione finalizzato a supportare il progetto di migrazione dell’Istituto al “software open source LibreOffice”.
L’Istituto, punto di riferimento per la popolazione sorda e i diversi operatori in grado di interagire con la stessa, inizia il cammino verso l’implementazione e l’utilizzo di software libero nella didattica e nella struttura amministrativa che porterà all’adozione di formati aperti e liberi per la produzione di documenti. Questo al fine di far comprendere l’importanza del sapere condiviso e della collaborazione che sono alla base del software libero oltre che di promuovere interoperabilità nello scambio dei documenti. Il progetto consentirà, inoltre, all’Istituto un considerevole risparmio in termini di licenze che potrà essere reinvestito in formazione (e quindi crescita professionale) dei propri dipendenti.
“LibreItalia, che nel settembre scorso ha siglato un importante accordo con il Ministero della Difesa finalizzato a supportare le attività di migrazione al “software open source LibreOffice” di circa 150mila postazioni, sosterrà il progetto attraverso seminari di informazione e corsi di formazione gratuiti ai formatori dell’Ente”, spiega Spano.
“La collaborazione con l’Istituto –afferma Montegiove – è preziosa in quanto ci consentirà di conoscere meglio questa realtà e poter sviluppare, insieme agli operatori dell’Ente, delle guide su come sviluppare contenuti didattici adatti a persone sorde”.
L’implementazione di LibreOffice verrà gestita in stretta collaborazione tra le due organizzazioni, sulla base del protocollo di riferimento redatto da The Document Foundation e secondo le migliori pratiche dei più importanti progetti nazionali e internazionali.
Subito dopo la firma dell’accordo si svolgerà il primo incontro organizzato da LibreItalia per gli operatori dell’Istituto Statale per Sordi, finalizzato a spiegare le opportunità del software libero e del progetto di migrazione a LibreOffice.
E’, questa, una esperienza pilota che apre le porte a una sua estensione a quanti interessati, a partire anche dalle persone con disabilità.
Chi sa che il grande Pinturicchio, era sordo? E che Goya diventò sordo a 46 anni in seguito ad una malattia, esperienza che modificò radicalmente il suo modo di fare arte?
Anna Folchi
Il legame fra arte e sordità è più stretto di quanto si pensi.
Il 29 gennaio Anna Folchi, ricercatrice, sarà ospite de I Venerdì del Pendola, cartellone di appuntamenti dedicato a educazione, interpretariato, lingua e cultura sorda organizzato da MPDFonlus in collaborazione con ENS – Sezione prov.le Siena e con il patrocinio di Asp e Comune e Provincia di Siena, per raccontare la storia dell’arte da una prospettiva unica, quella sorda e approfondire quanto la particolare sensibilità di chi nasce sordo possa influire sulla creazione artistica e sulla Storia dell’Arte.
La documentazione biografica e iconografica relativa agli artisti sordi italiani e stranieri raccolta da Anna Folchi e Roberto Rossetti è diventata un libro dal titolo Il colore del silenzio, dal quale emerge che la modalità visiva dei sordi rappresenta uno strumento privilegiato di espressione e comunicazione con esiti talvolta altissimi e sorprendenti.
Vero pregio della ricerca condotta non è solo di avere riunito le opere di artisti sordi, talvolta del tutto inedite, ma anche di raccontare storie umane spesso contrassegnate dalla solitudine e l’emarginazione.
L’appuntamento con Anna Folchi è per Venerdì29 gennaio alle 15,30 presso la sede di MPDFonlus in via Tommaso Pendola, 37.
INGRESSO LIBERO
E’ previsto un servizio di interpretariato ITA/LIS
L’evento rientra all’interno del cartellone “Tutto il Natale di Siena”, promosso dal Comune di Siena – Assessorato Politiche per il Turismo, con il contributo di Banca Mps. Il programma del cartellone, con descrizioni e contatti utili, è disponibile sul sito del Comune di Siena, natale.comune.siena.it. Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Turismo del Comune di Siena al numero 0577 292206/128/178/354. Per essere sempre aggiornati sulle iniziative è possibile seguire i profili EnjoySiena su Facebook, Google+, Tumblr, Instagram, Pinterest, YouTube. Su Twitter è possibile seguire anche il profilo @NataleSiena, cercando l’hashtag #nataleasiena2015.
Martedì 26 gennaio 2016 alle ore 17:00 presso il PuntoSTP di via Cappellini a Brindisi verrà presentato il Progetto HANDIAMO, realizzato da STP e dalla Cooperativa Eridano. La STP Brindisi ha individuato, tra i propri obiettivi strategici del Piano di Impresa 2014-2016, lo sviluppo dell’offerta informativa dei servizi forniti all’utenza, la promozione dell’Immagine aziendale anche con finalità estesa alla valorizzazione delle risorse locali, e la offerta di specifici servizi svolti con l’impiego di mezzi ad hoc.
La Cooperativa Eridano gestisce in Brindisi, presso l’ex-Istituto Margiotta, una comunità socio-riabilitativa a carattere residenziale (“Dopo di Noi”) ed un Centro Diurno e inoltre porta avanti sul territorio diversi progetti per favorire l’integrazione e la riabilitazione delle persone con disabilità. STP e Coop. Eridano hanno manifestato il proprio interesse a sostenere progetti di inserimento sociale anche attraverso l’uso del trasporto collettivo nel territorio.
Il progetto intende rivolgersi anche ai fruitori abituali del mezzo pubblico che spesso hanno difficoltà, se non vero e proprio disagio nel rapportarsi ad un disabile. Questo, oltre che a compromettere il comfort del viaggio, ha spesso una ricaduta negativa rispetto al percorso di integrazione e riabilitazione del disabile. L’obiettivo è consentire, attraverso la mediazione di personale qualificato, uno spazio di socializzazione e confronto.
In occasione della festa di San Francesco di Sales, Vescovo e dottore della Chiesa, patrono dei giornalisti, ieri mattina il Vescovo di Patti, mons. Ignazio Zambito, ha celebrato una Santa Messa nella Sala comunale di Torrenova (attualmente la Chiesa di San Pietro è interessata da lavori di restauro) per i giornalisti e gli operatori della comunicazione. Alla celebrazione ha partecipato anche una nutrita rappresentanza di sordi, che onorano il Santo Vescovo di Ginevra quale patrono.
di Antonio Puglisi
TORRENOVA – San Francesco di Sales fu precursore dell’informazione cattolica moderna: scriveva «memoriali», foglietti settimanali, per spiegare con un linguaggio semplice ed efficace le verità di fede; li affiggeva sui muri e li faceva scivolare sotto le porte delle abitazioni. Mons. Zambito durante l’omelia ha fatto riferimento alla liturgia della Parola, presentando l’esperienza dei Giudei, che, ritornati dall’esilio nella terra dei padri, ascoltavano «il libro della Legge di Mosè», come pure Gesù che, nella sinagoga di Nazaret, diventa il testimone vivente della fedeltà di Dio
Il Vescovo rivolgendosi ai giornalisti dell’Ucsi di Patti, nel ringraziarci per aver accettato il suo invito a celebrare il nostro santo patrono insieme alla comunità dei sordi, ha affermato che compito della comunicazione è diffondere messaggi positivi che promuovano la dignità della persona, e fatti che aprano alla speranza e siano testimonianza di fede. La comunicazione, perciò, deve essere sempre veritiera, perché la verità è essenziale alla libertà individuale e alla comunione autentica fra le persone; in altre parole il servizio all’informazione sia al servizio dell’uomo.
Anche la comunità dei sordi, «in silenzio vocale» ma con la «voce del cuore» ha partecipato alla celebrazione dell’Eucaristia, resa più efficace perché spiegata nella lingua dei segni. Alla Messa erano presenti le autorità civili e militari di Torrenova, e tanti fedeli che hanno fatto corona ai sordi ed ai giornalisti nella comune festa del loro patrono. All’offertorio un giornalista ha offerto un volumetto «Un anno con San Francesco di Sales», una raccolta di pensieri e di massime spirituali uscite dal cuore e dalla penna persuasiva e avvincente del patrono degli operatori della comunicazione. Subito dopo la comunione, infine, è stata letta la preghiera del giornalista scritta dal cardinale Angelo Comastri.
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