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L’agitazione sindacale all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale

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(Neville Elder/Corbis via Getty Images)

Il sindacato interno dice che ci sono stati troppi inserimenti di nuovi dipendenti poco competenti e senza concorso

Dallo scorso primo maggio l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) è in stato di agitazione per il modo in cui viene gestita, in particolare per quanto riguarda l’assunzione di nuovo personale e il trasferimento di dipendenti da altri ambiti della pubblica amministrazione. L’agitazione non ha ancora portato a forme di protesta come l’interruzione delle attività, ma riguarda anche il CSIRT, la centrale operativa dell’ACN, che si occupa di rispondere alle emergenze legate alle violazioni dei sistemi informatici di vari enti governativi e pubblici, compresi gli ospedali.

Il sindacato che è stato formato all’interno dell’ACN ha chiesto un incontro con la dirigenza e sostiene che ci sia scarsa trasparenza nella scelta del personale e nelle opportunità di carriera, visto che su circa 360 dipendenti solo un terzo è stato assunto con concorso. Decine di altre persone sono state invece inserite nell’agenzia con altre modalità, spesso facendo ricorso ai “comandi”, cioè le procedure che consentono a un dipendente di un’amministrazione pubblica di prestare servizio in un’altra amministrazione: una sorta di mobilità temporanea. La pratica, sempre secondo il sindacato, ha reso possibile l’inserimento di dipendenti che non hanno sempre le conoscenze adeguate per lavorare all’agenzia.

Uno dei rappresentanti del sindacato ha detto a Repubblica che molte delle persone arrivate in comando spesso non hanno competenze in cybersicurezza, ma sono state comunque stabilizzate all’interno dell’agenzia con condizioni economiche superiori a chi si occupa materialmente della sicurezza informatica, tramite il CSIRT. Ci sono state anche notizie di aumenti di stipendio che hanno ottenuto alcuni di quei dipendenti sfruttando meccanismi legati alle indennità.

Repubblica cita il caso dell’arrivo all’ACN di persone vicine a Fratelli d’Italia, o ad alcuni dei componenti del governo. I responsabili dell’ACN hanno comunque respinto le accuse, ricordando che l’agenzia è di recente formazione (è stata istituita nel 2021 facendo ordine nelle attività di sicurezza informatica dello Stato) e che di conseguenza ha dovuto raccogliere in fretta nuovo personale, non potendo attendere sempre i tempi dei concorsi.

L’ACN ha un ruolo molto importante per la sicurezza stessa delle comunicazioni che riguardano il governo. Fino al marzo del 2023 era stata guidata da Roberto Baldoni, uno dei più importanti esperti di cybersicurezza in Italia e scelto da Mario Draghi, quando era presidente del Consiglio. Baldoni si era dimesso senza fornire molte spiegazioni, ma si era parlato di alcune divergenze con il governo di Giorgia Meloni. Al suo posto era stato nominato Bruno Frattasi, già prefetto, e che negli ultimi tempi ha dovuto affrontare diverse crisi legate alla gestione della sicurezza informatica della pubblica amministrazione.

Redazione Il Post

Trump ha detto che vuole riaprire Alcatraz

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(Robert Alexander/Getty Images)

Ma non è una proposta seria: la celebre prigione, chiusa dal 1963, è oggi un museo e andrebbe abbattuta e ricostruita

Domenica sera il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto di voler riaprire Alcatraz, la celebre prigione situata su una piccola isola nella baia di San Francisco, in California, chiusa nel 1963. Ha detto che una volta riaperta e ingrandita, la prigione dovrebbe contenere persone immigrate negli Stati Uniti in attesa di essere espulse e considerate particolarmente pericolose. Va però detto che quella di Trump non è una proposta seria, e la riapertura di Alcatraz è di fatto impossibile perché la prigione andrebbe abbattuta e ricostruita, con costi altissimi.

Alcatraz è la prigione più famosa al mondo, resa nota dalle sue dure condizioni, il fatto che fosse praticamente inviolabile e i numerosi tentativi di fuga: fu costruita come un carcere di massima sicurezza per detenuti ritenuti problematici e rimase aperta solo 29 anni, tra il 1934 e il 1963. Oggi è un museo di proprietà dell’ente parchi federale, visitato da oltre un milione di persone ogni anno

Rendere Alcatraz nuovamente funzionante necessiterebbe di un investimento enorme e ingiustificato rispetto alle poche persone che riuscirebbe poi a contenere. Già nel 1963 fu chiusa proprio perché i suoi costi di gestione e manutenzione erano altissimi: alla fine degli anni Cinquanta si spendevano 10 dollari al giorno per prigioniero, contro i 3 dollari di media per gli altri penitenziari federali. A gennaio aveva fatto una simile proposta riguardo alla base militare di Guantanamo, sull’isola di Cuba, in cui sono ancora presenti 15 detenuti e 800 persone tra soldati e personale civile.

La proposta su Alcatraz è stata presentata al termine di un fine settimana in cui Trump ha fatto di tutto affinché non si parlasse dei pessimi dati sull’economia statunitense, che nel primo trimestre del 2025 hanno registrato il primo calo del Prodotto Interno Lordo degli ultimi cinque anni. Ha per esempio pubblicato delle immagini create con l’intelligenza artificiale che lo ritraevano vestito da papa e poi come un personaggio di Star Wars, e ha fatto una serie di dichiarazioni molto commentate, fra cui quella in cui ha detto di non sapere se è tenuto a proteggere la Costituzione.

Redazione il Post

A Trento ha vinto il centrosinistra, a Bolzano si andrà al ballottaggio

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Il sindaco uscente di Trento di centrosinistra, Franco Ianeselli, che è stato riconfermato (ANSA/u.s. Ianeselli)

Nel capoluogo dell’Alto Adige sarà probabilmente decisivo il ruolo del partito autonomista SVP

Domenica in 154 comuni trentini e in 111 altoatesini si è votato per le elezioni amministrative. I risultati più attesi erano ovviamente quelli dei capoluoghi delle due province autonome, Trento e Bolzano: come ci si aspettava nel primo ha vinto il candidato del centrosinistra, mentre nel secondo si andrà al ballottaggio il 18 maggio tra il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra.

Non ci sono state particolari sorprese. A Trento è stato confermato per un nuovo mandato Franco Ianeselli. Qui il centrosinistra governa ininterrottamente dal 1990, e Ianeselli è il quarto sindaco progressista consecutivo a ottenere un secondo mandato. Ianeselli ha 46 anni ed è un sindacalista di lungo corso; nel 2020 era segretario generale della CGIL del Trentino quando accettò di guidare un’ampia coalizione di centrosinistra: vinse agilmente al primo turno, con quasi il 55 per cento dei voti. A queste elezioni ha preso il 54,5 per cento, sempre con una coalizione di partiti di centrosinistra guidata dal PD. La candidata del centrodestra Ilaria Goio ha preso il 26,7 per cento, mentre Giulia Bortolotti del M5S il 7,4 per cento.

Bolzano veniva da due mandati consecutivi di Renzo Caramaschi, di centrosinistra e non più ricandidabile. Nessuno ha ottenuto il 50 per cento necessario per essere eletti al primo turno e ci sarà quindi un ballottaggio, tra Claudio Corrarati del centrodestra e Juri Andriollo del centrosinistra. Corrarati è risultato il più votato con il 36,3 per cento, mentre Andriollo ha preso il 27,3 per cento.

In vista del ballottaggio, in programma domenica 18 maggio, sarà importante capire chi vorranno eventualmente sostenere gli altri candidati, visto che diversi hanno ottenuto buoni consensi: il terzo più votato è stato Stephan Konder del partito autonomista Südtiroler Volkspartei (SVP), con il 15,1 per cento, ma ha ottenuto un risultato notevole anche Angelo Gennaccaro con la sua lista civica “Io sto con Bolzano”, che ha preso il 12,5 per cento. Ha preso il 6,8 per cento Matthias Cologna del Team K, partito autonomista altoatesino fondato da ex membri del Movimento 5 Stelle (la cui candidata Simonetta Lucchi invece ha preso il 2 per cento).

Dopo i due mandati consecutivi di Renzo Caramaschi, la coalizione progressista che lo sosteneva aveva scelto come candidato Andriollo, attuale assessore comunale allo Sport e alle Politiche sociali. Da questa scelta, maturata dopo un complicato dibattito nel centrosinistra, si erano dissociati però sia il M5S sia il Team K, che avevano presentato dei propri candidati indipendenti. Il centrodestra invece si era presentato compatto intorno a Corrarati, imprenditore 57enne piuttosto noto in città per essere stato a lungo presidente provinciale della CNA (la Confederazione degli artigiani e delle piccole e medie imprese).

Al ballottaggio potrebbe essere decisivo soprattutto l’SVP, che gode di grandi consensi in città ed è probabile decida di sostenere Corrarati, visto che governa con la destra già nella giunta della provincia autonoma di Bolzano. Gennaccaro invece finora ha sempre rifiutato di dire se in caso di ballottaggio avrebbe sostenuto il centrodestra o il centrosinistra.

Dopo quasi dieci anni in cui ha stabilmente collaborato con la giunta comunale progressista, negli ultimi tempi l’SVP ha cambiato indirizzo, anche per provare a reagire a una crescente crisi di consensi: si è allontanato sempre più dal centrosinistra, anche a costo di rinnegare una parte della sua storia, e ha stretto un’alleanza abbastanza strutturale con la destra. In provincia l’SVP è a capo della maggioranza conservatrice che sostiene il presidente Arno Kompatscher, alleata appunto con la destra.

Redazione il Post

Per martedì 6 maggio è previsto uno sciopero nazionale dei treni

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La stazione di Roma Termini durante uno sciopero di dicembre del 2024 (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Martedì 6 maggio è previsto uno sciopero del personale ferroviario indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti: durerà otto ore, dalle 9 alle 17, e coinvolgerà i dipendenti di Ferrovie dello Stato, Trenitalia (la sezione per il trasporto passeggeri di Ferrovie dello Stato), Trenord e Tper (le aziende che gestiscono i treni regionali rispettivamente in Lombardia ed Emilia Romagna).

L’elenco dei treni garantiti anche durante lo sciopero è consultabile sul sito di Trenitalia, ma sono previste variazioni e cancellazioni durante tutta la giornata. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati per il fallimento delle trattative con le aziende per il rinnovo del contratto nazionale della mobilità, scaduto quasi un anno e mezzo fa, il 31 dicembre del 2023.

Chi ha prenotato un biglietto ma intende rinunciare al viaggio può chiedere un rimborso fino all’ora di partenza del treno prenotato, se si tratta di Frecce o treni Intercity, e fino alla mezzanotte del giorno precedente lo sciopero per i treni regionali (anche per Trenord). Può anche chiedere di spostare il viaggio, in base alla disponibilità dei posti. Le richieste possono essere fatte sulle app o i siti di Trenitalia e Trenord, al numero verde 800 89 20 21, oltre che di persona in stazione.

Redazione Il Post

Pompei tra le mani, il nuovo progetto per visite accessibili con lingua dei segni, mappe tattili e modelli 3d

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Il parco archeologico di Pompei lancia “Pompei tra le mani”, un progetto inclusivo con visite in lingua dei segni italiana, strumenti tattili, modelli 3D e tecnologie accessibili per persone con disabilità

di Elisabetta Cina
Redazione Gaeta.it

Il parco archeologico di Pompei ha lanciato un’iniziativa pensata per rendere la fruizione del sito più accessibile a tutti. ‘Pompei tra le mani’ permette di esplorare le rovine con strumenti che vanno oltre la vista, utilizzando la lingua dei segni italiana, mappe tattili e modelli tridimensionali. Si tratta di un progetto promosso grazie ai fondi del Pnrr, che mira a offrire una vera esperienza multisensoriale e inclusiva, soprattutto per persone con disabilità sensoriali o cognitive.

Visite guidate in lingua dei segni per conoscere Pompei

A partire dal 6 maggio e in diverse date fino a luglio, verranno organizzate visite guidate dedicate interamente a chi usa la lingua dei segni italiana . Questi appuntamenti rappresentano solo la prima fase del progetto ma sono fondamentali per favorire una comunicazione diretta e senza barriere. Gli interpreti accompagnano i visitatori raccontando la storia e le curiosità del sito, permettendo anche a chi non percepisce i suoni o la parola di godere a pieno delle informazioni.

Momenti di interazione attraverso segni e gesti
Le visite non sono semplici tour, ma momenti di interazione pensati per coinvolgere, trasmettendo la storia anche attraverso segni e gesti. Verranno coinvolti interpreti qualificati, e questo tipo di servizio pare riscuotere un buon interesse da parte di diverse comunità. L’obiettivo è creare un’abitudine che valorizzi la lingua dei segni come mezzo normale per fruire di beni culturali in Italia.

Strumenti tattili e multimediali per un’esperienza immersiva

La parte più innovativa di ‘Pompei tra le mani’ è rappresentata dalla varietà di strumenti tattili e digitali che saranno disponibili dentro e fuori gli scavi. Mappe tattili e modelli 3D consentiranno a chiunque di “toccare” le ricostruzioni di templi, domus e strade. I bassorilievi in alta definizione saranno leggibili con didascalie in braille, così da accogliere anche i visitatori non vedenti.

Video con voice-over e sottotitoli accompagneranno le visite, offrendo contenuti accessibili in italiano, lingua dei segni internazionale e Lis. Un’altra novità sarà la postazione sensoriale, dove forme, materiali e persino profumi dell’antica Pompei verranno presentati per offrire un’esperienza più concreta e immersiva. Anche chi non potrà raggiungere il sito di persona avrà l’opportunità di accedere a tour virtuali e audiodescrizioni fruibili da remoto.

Formazione del personale e segnaletica interattiva

Per garantire un’accoglienza adeguata, gli operatori del parco seguiranno una formazione specifica. Saranno preparati a interagire al meglio con tutti i visitatori, in particolare quelli con esigenze particolari. La formazione punta a consolidare competenze pratiche e sensibilità, affinché ogni incontro in sito risulti naturale e sereno.

L’area archeologica sarà dotata di segnaletica interattiva, arricchita con QR code, per un accesso immediato e personalizzato alle informazioni. Questa tecnologia permetterà di scegliere tra varie modalità di comunicazione, favorendo visite più fluide e indipendenti. La combinazione di supporti fisici e digitali aiuterà a coprire diverse necessità, potenziando la possibilità di scoprire Pompei in modo più inclusivo.

Simboli e immagine coordinata del progetto

L’identità visiva di ‘Pompei tra le mani’ è stata costruita per essere facilmente riconoscibile e da interpretare, con riferimento alla storia stessa del sito. Il progetto si ispira alla Mano di Sabazio, un simbolo rituale ritrovato nella casa dei Riti Magici a Pompei. Questo elemento è stato rivisitato per rappresentare la fusione tra strumenti di comunicazione diversi: linguaggio verbale, Lis e braille.

Mare Group ha curato sia la parte grafica sia quella tattile, garantendo che il marchio diventi un emblema di apertura e inclusione. Tale immagine vuole trasmettere l’idea di un patrimonio culturale che può essere “toccato” e capito da chiunque, a prescindere dal tipo di disabilità o difficoltà che si possa avere. Non a caso, l’attenzione alle forme e ai materiali mira a tradurre valori reali in segni concreti, a uso di tutta la comunità.

La visione del parco e il futuro dell’accessibilità a Pompei

Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, ha sottolineato l’importanza del progetto per trasformare il sito in un’esperienza veramente accessibile. Pompei non dovrebbe essere solo un luogo fisicamente raggiungibile, ma un ambiente capace di coinvolgere e emozionare ogni visitatore. ‘Pompei tra le mani’ offre strumenti concreti per eliminare ogni esclusione, rendendo il patrimonio un bene per tutti.

Il progetto vuole fare da modello anche per altri siti culturali in Italia e in Europa. L’obiettivo è estendere questa esperienza per garantire che l’attenzione ai diversi modi di fruire la cultura diventi pratica diffusa e concreta. Già da ora, percorsi simili iniziano a diffondersi, ma Pompei si pone all’avanguardia per la capacità di abbracciare una comunicazione ampia e multisensoriale.

Una modalità di visita più umana e coinvolgente

Enrico Agresta di Mare Group ha evidenziato come l’iniziativa punti a offrire una modalità di visita più umana e coinvolgente. Toccare, ascoltare e vivere Pompei con tutti i sensi rappresenta una sfida realizzata grazie a una collaborazione efficace tra istituzioni e realtà specializzate. Il progetto risponde a un bisogno concreto: rendere il patrimonio più vicino e reale per tutte le persone.

 

Il governo del Portogallo ha annunciato che espellerà 18mila migranti irregolari

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Il primo ministro del Portogallo Luís Montenegro a Bruxelles (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)

Il governo del Portogallo ha detto che intende espellere 18mila persone migranti che vivono nel paese senza i necessari permessi.

Il ministro della Presidenza (che semplificando si occupa di coordinare i vari ministeri), António Leitão Amaro, ha detto che il governo inizierà a emettere i primi ordini di espulsione la prossima settimana, chiedendo a 4.500 persone di lasciare volontariamente il paese entro 20 giorni.

In Portogallo ci saranno elezioni politiche anticipate tra due settimane, il 18 maggio: sono state organizzate in seguito alla caduta del governo di minoranza del primo ministro Luís Montenegro, di centrodestra. Montenegro era stato accusato dalle opposizioni di conflitto di interessi per il suo coinvolgimento in una società che ha tra i propri clienti anche aziende che lavorano col governo.

Redazione il Post

I bambini di Porcari imparano a scuola la lingua dei segni italiana

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Successo per il laboratorio alla scuola dell’infanzia Giometti di via Sbarra: un percorso di inclusione e giocosa conoscenza

Canzoni sui colori, filastrocche sugli animali, giochi sul tempo atmosferico: tutto questo nella lingua dei segni. Alla scuola dell’infanzia Giometti di via Sbarra, a Porcari, i bambini e le bambine dai 3 ai 6 anni stanno vivendo un’esperienza di apprendimento del tutto nuovo. È il laboratorio Lis – lingua dei segni italiana – iniziato a marzo e promosso dal Comune e dalla Commissione pari opportunità in collaborazione con l’associazione Punto Handy e l’Ente nazionale sordi di Lucca. Un percorso di inclusione e giocosa conoscenza coordinato da Angelica Intaschi con il supporto dell’interprete Irene Buglia, che mercoledì (30 aprile) ha ricevuto anche la visita dell’assessora alla scuola Eleonora Lamandini e della presidente della Cpo, Madalina Elena Golea.

È stata l’occasione per assistere da vicino a una delle lezioni: i piccoli, con entusiasmo e naturalezza, hanno dimostrato di sapersi muovere nel nuovo linguaggio visivo-gestuale, cantando, mimando e interagendo con l’insegnante, che affettuosamente chiamano ‘la maestra che parla con le mani’.

La Lis non è solo una lingua – ha detto Lamandini – ma anche un gesto di civiltà. Proporla nella scuola dell’infanzia significa offrire ai bambini e alle bambine un’occasione concreta per avvicinarsi alla diversità in modo spontaneo e divertente. È un progetto che apre la mente e il cuore, promuove l’inclusione e stimola la relazione attraverso nuove forme di comunicazione. Esperienze così meritano di essere sostenute e replicate: parlano di una scuola che educa al rispetto e che sa davvero mettere tutti nelle condizioni di sentirsi parte”.

Ha aggiunto Golea: “Vedere i bambini e le bambine partecipare con tanto coinvolgimento è stato bello e, a tratti, emozionante: riescono a intuire i segni, a memorizzarli con facilità e ad associarli subito a oggetti e situazioni. Hanno creato un legame forte con l’insegnante e stanno imparando tutto ciò che è previsto alla materna, ma attraverso un nuovo codice linguistico, che li incuriosisce e li stimola. Voglio ringraziare l’interprete Irene Buglia, la coordinatrice del progetto Angelica Intaschi, e la scuola per la grande disponibilità e l’entusiasmo verso il progetto”.

Il laboratorio, condotto da due professioniste specializzate, si concluderà il 19 maggio: una data simbolica, che coincide con il riconoscimento ufficiale della lingua dei segni italiana avvenuto nel 2021. La consueta festicciola di fine anno, inoltre, includerà una piccola performance con una canzoncina proposta in Lis.

Redazione Lucca in diretta

 

Sanità senza limiti: ‘Gli Occhi Che Ascoltano’ promuove l’accessibilità con la LiS

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Un’opportunità per scoprire, comprendere e promuovere l’inclusione attraverso la LIS, con un focus sull’accessibilità sanitaria.

Napoli,  (informazione.it – comunicati stampa – fiere ed eventi)

Un evento di cruciale importanza dedicato alla Lingua dei Segni Italiana (LIS), intitolato con profonda risonanza “Gli occhi che ascoltano”, si terrà venerdì 9 maggio 2025, a partire dalle ore 16:00, presso l’Auditorium C3 del Centro Direzionale di Napoli. Questa giornata aperta a tutta la cittadinanza rappresenta un’occasione unica per immergersi nel mondo affascinante della LiS, abbattendo pregiudizi e costruendo ponti comunicativi verso una società più inclusiva.

L’iniziativa sinergica di professionisti del settore sanitario, interpreti LIS, rappresentanti di associazioni dedicate e istituzioni pubbliche ha dato vita a questo evento con la ferma convinzione che la LIS sia un diritto fondamentale per la piena partecipazione delle persone sorde alla vita comunitaria, specialmente nell’ambito delicato della salute.

La manifestazione gode del prezioso sostegno del Consiglio Regionale della Campania e dell’ASL Napoli 3, a sottolineare l’importanza che le istituzioni locali attribuiscono all’accessibilità e all’inclusione. L’obiettivo primario è creare un dialogo costruttivo tra chi utilizza quotidianamente la LIS e chi desidera avvicinarsi a questa modalità comunicativa essenziale.

Un parterre di relatori di spicco porterà il proprio contributo e la propria esperienza:

  • Giuseppe Russo, Direttore Generale dell’ASL Napoli 3.
  • Pasquale Caiazza, in rappresentanza dell’Associazione Salute Libera.
  • Vincenzo Mosca, stimato docente di LIS.
  • Umberto Aversano, interprete LIS e figlio di sordi
  • Angela Margiotta, Presidente di Farmaciste Insieme.
  • Paolo Colombo, Garante per i Disabili in Campania.
  • Bernardino Cassiano, otorinolaringoiatra presso l’Ospedale di Nola.
  • Roberto Cesarano, interprete LIS e membro dell’Associazione Sordi Campania.

A moderare l’incontro sarà l’Avv. Gerardo Avallone

Partecipare a “Gli occhi che ascoltano” rappresenta un’opportunità preziosa per:

  • Abbattere le barriere comunicative: Comprendere come la LIS possa e debba integrarsi nei servizi pubblici e privati, in particolare in quelli sanitari, rendendoli realmente accessibili a tutti.
  • Affermare i diritti, non chiedere favori: Acquisire consapevolezza sull’importanza di garantire un accesso equo alla sanità, all’istruzione e a ogni aspetto della vita quotidiana per le persone sorde.
  • Costruire una rete inclusiva: Unirsi a professionisti, famiglie, studenti e cittadini che condividono l’obiettivo di una società più inclusiva e rispettosa delle diversità linguistiche.
  • Scoprire il progetto “Gli Occhi Che Ascoltano”: Approfondire come questa iniziativa mira a rendere l’intero ambito sanitario sempre più inclusivo, offrendo agli operatori sanitari una formazione mirata in LIS e strumenti per comunicare efficacemente con pazienti e clienti sordi. Il progetto prevede corsi di Lingua dei Segni Italiana (LIS) specificamente pensati per le esigenze comunicative in ambito sanitario, il rilascio di un attestato ufficiale, l’introduzione di un badge identificativo distintivo, la consegna di una targa di riconoscimento e l’inserimento delle strutture aderenti in reti specializzate per la comunità sorda. L’adesione al progetto è un passo concreto verso un sistema sanitario veramente per tutti.

Informazioni sulla partecipazione:

L’ingresso all’evento è gratuito, ma i posti sono limitati. Si invitano gli interessati a prendere nota dei seguenti contatti per eventuali informazioni:

  • Info line (voce): 800 182 375
  • WhatsApp (solo messaggi – utenza sorda): +39 333 941 9148

Siate curiosi, portate con voi le vostre domande e la vostra voglia di imparare. Scoprirete che la Lingua dei Segni Italiana è molto più di un semplice alfabeto di gesti: è un vero e proprio ponte culturale che rende la nostra società autenticamente inclusiva e aperta a tutte le forme di comunicazione. Unisciti a noi per costruire insieme un futuro in cui “Gli occhi che ascoltano” diventino la norma, soprattutto nel garantire la salute e il benessere di ogni cittadino.

Per informazioni sul progetto “Gli Occhi Che Ascoltano” e per manifestare l’interesse ad aderire, è possibile inviare una email a info@gliocchicheascoltano.it con oggetto: “Adesione Gli Occhi Che Ascoltano”

Redazione Informazione .it