Torino, Scanderebech portavoce dei non udenti

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Mascherine trasparenti per leggere il labiale

“Nessuno deve rimanere isolato in questo particolare momento”

Mariaelena Spezzano

«Credo che anche il nostro Comune con responsabilità debba fare la sua parte per non lasciare nessuno isolato in questo momento drammatico – afferma la consigliera di Torino Federica Scanderebech – considerando in questo particolare momento storico prioritaria – la necessità di distribuire a tutte le persone che entrano a contatto con un non udente una mascherina trasparente».

Si tratterebbe di un «servizio indispensabile di accessibilità completa per poter continuare a leggere il labiale», oltre che di una soluzione che permetterebbe di evitare una disagiante situazione di isolamento delle persone non udenti

Federica Scanderebech

È, quindi, necessario che intervenga il Comune di Torino, il quale

«ha il dovere di farsi da tramite di un’esigenza e predisporre una giusta comunicazione sulla reperibilità di tali DPI –  precisa la consigliera, ricordando, inoltre, che è il Comune stesso – il datore di lavoro dei servizi sociali che quotidianamente si interfacciano con questa utenza». Considerando anche che tali soggetti «sono penalizzati fortemente nello svolgere anche le più semplici attività, come pagare alla cassa di un supermercato o interagire con l’impiegato di uno sportello pubblico», è una responsabilità comunale intraprendere l’iniziativa per garantire agevolazioni alla categoria in questione. Pertanto, questi dispositivi di protezione specifici devono essere forniti prioritariamente ai dipendenti comunali «se si vuole essere all’avanguardia su un tema di accessibilità ai servizi», continua Federica Scanderebech. Oltre ai «lavoratori di tutti gli uffici pubblici e tutti coloro che svolgono lavori di pubblica utilità in cui imprescindibile è il contatto col l’utente», la distribuzione delle mascherine trasparenti per non udenti deve riguardare i familiari, così come «il personale sanitario, i volontari delle ambulanze», precisa la Consigliera Scanderebech.

 

Dimostrandosi grata nei confronti dell’Ente Nazionali Sordi che provvederà all’erogazione di 400 dispositivi, Federica Scanderebech si rammarica, tuttavia, per il disimpegno da parte del Comune di Torino:

«come sempre il Comune non ha fatto la sua parte e prendo atto che non distribuirà alcun dispositivo simile ai suoi servizi che sono a contatto con tale utenza», segnalando, a tal proposito, che la messa in vendita di 50 mascherine trasparenti a 4,40 euro non sarà sufficiente a soddisfare l’esigenza in essere nel Comune del capoluogo piemontese – e conclude citando alcuni Comuni Italiani che nelle settimane precedenti hanno preso in carico l’iniziativa, concretizzandola-. L’11 aprile i Comuni di Grugliasco e Collegno hanno iniziato una distribuzione, successivamente dal 9 maggio anche il Comune di Pietrasanta procedeva alla distribuzione».

 

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