Sottotitolazione per non udenti, i sindacati attaccano la Rai: «Sette lavoratrici a casa senza stipendio»

Venerdì 29 settembre presidio dei sottotitolatori per non udenti sotto la sede Rai di viale Mazzini

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Lavorano nel quadro dell’appalto sulla sottotitolazione per i non udenti dei programmi Rai.

Ma ora sette lavoratrici, tutte donne che si occupavano di rendere comprensibili i programmi a chi non può sentire, rischiano di restare a casa. Lo riporta l’associazione Stampa romana, che in una nota ripercorre la vicenda. «Senza lavoro e senza stipendio – scrivono dal sindacato -: questo il destino che la Rai ha decretato per 7 lavoratrici in appalto, addette al servizio di sottotitolazione dei programmi tv per non udenti. Un fatto gravissimo che avviene proprio mentre la commissione di Vigilanza Rai discute il contratto di servizio, testo che alla sottotitolazione per non udenti riconosce un valore centrale per l’inclusione delle persone sorde».

Presidio sotto la Rai

Ecco dunque la risposta immediata da parte del sindacato Slc-Cgil, che ha proclamato uno sciopero, venerdì 29 settembre, di tutti i sottotitolatori per non udenti della Logit. Il presidio è previsto proprio sotto la sede Rai di viale Mazzini a partire dalle 10.

Il sindacato

«Invitiamo tutte le organizzazioni sindacali Rai, le associazioni delle persone non udenti e le forze politiche a sostenere la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori Logit – spiegano dalla segreteria Slc-Cgil -. Un motivo in più per scendere in piazza il prossimo 7 ottobre in occasione della manifestazione proclamata dalla Cgil». Tra le cui principali rivendicazioni, la difesa dei lavoratori più deboli degli appalti, il superamento delle gare al massimo ribasso e l’applicazione dei contratti sottoscritti dai sindacati più rappresentativi.

Redazione Roma Corriere

 

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