IMU 2023 disabili e anziani: come funziona l’esenzione pagamento

0
293 Numero visite

di Chiara Arroi

Conto alla rovescia per la scadenza del pagamento dell’acconto IMU 2023. Entro venerdì 16 giugno infatti alcuni proprietari di case e immobili devono versare la prima rata dell’imposta sull’immobile o l’intero versamento in soluzione unica.

Non tutti sono chiamati al versamento. Anzitutto le prime case non pagano l’IMU, a meno che non siano di lusso e appartenenti a determinate categorie catastali. Sono poi previste altre esenzioni e agevolazioni specifiche. E’ bene far presente però che l’esenzione non è automatica. La decisione spetta al Comune competente, ed è quindi sempre bene verificare le regole comunali sull’IMU.

Tra queste spiccano anche quelle dedicate alle persone anziane e ai soggetti disabili. Spieghiamo meglio come funziona in questi casi.

IMU 2023: chi NON la paga

Non tutti pagano l’IMU. Dal 1° gennaio 2014 sono esonerati dal pagamento dell’imposta sugli immobili i possessori delle abitazioni principali, solo se appartenenti a determinare categorie castali. In pratica le prime case non pagano l’IMU 203, a meno che non appartengano ad alcune categorie catastali, compresi gli immobili di lusso. E non finisce qui. Anche i proprietari di case che sono state occupate sono esonerati dal pagamento dell’imposta. Questa novità arriva direttamente dalla Legge di bilancio 2023.

Per approfondire gli adempimenti fiscali e tributari sugli immobili consigliamo l’e-book “La tassazione degli immobili 2023. L’attuale edizione è stata aggiornata alla luce delle modifiche apportate alla tassazione degli immobili dalla Legge di bilancio 2023 (L. 197/2022). Nella presente edizione sono stati approfonditi ed aggiornati i diversi “Bonus Casa” con particolare riferimento al Superbonus 110%, introdotto dal decreto legge n. 34/2020, convertito con modificazioni con la legge n. 77/2020.

Tra le altre esenzioni dall’IMU 2023:

  • il nudo proprietario (quando sull’immobile è presente un usufrutto);
  • l’inquilino dell’immobile (l’imposta viene versata dal titolare dei diritti reali);
  • la società di leasing concedente (in quanto paga l’utilizzatore);
  • il comodatario (paga il comodante titolare dell’immobile),
  • l’affittuario dell’azienda se l’azienda comprende un immobile (il versamento compete al proprietario dell’azienda concessa in affitto);
  • il coniuge non assegnatario in caso di separazione o divorzio;
  • immobili in categoria catastale D3 (quindi cinema, teatri, sale da concerto e discoteche), se il proprietario è anche anche gestore dell’attività;
  • i fabbricati rurali concessi in comodato a un imprenditore agricolo;
  • immobili posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli Imprenditori Agricoli Professionali (Iap)

Non solo esoneri, ma anche sconti. Esistono casi infatti in cui il pagamento dell’IMU viene ridotto. Si tratta di particolari tipologie di agevolazioni concesse a chi, ad esempio, possiede un fabbricato dichiarato inagibile, a chi lo concede in comodato d’uso. Vediamo in dettaglio chi paga l’IMU ridotta.

  • fabbricati di interesse storico o artistico. La base imponibile è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili;
  • Per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni, la base imponibile è ridotta del 50%;
  • abitazioni concesse in comodato. In questi casi si applica la riduzione del 50% per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale;
  • abitazioni locate a canone concordato. In questi casi l’aliquota stabilita dal comune per le abitazioni diverse da quella principale o per la specifica fattispecie in questione, è ridotta al 75 per cento.

Pagamento IMU 2023: esenzione per anziani e disabili

Non è finita qui. Nel caso in cui l’abitazione non sia quella principale, possono essere esonerate dal pagamento dell’IMU 2023 anche le persone anziane e quelle disabili, solo se si trovano in determinate condizioni. Inoltre, importante ribadirlo, è il Comune di competenza a decidere se applicare in questi casi l’esonero e meno. La persona interessata deve quindi sempre verificare il regolamento.

A prevedere questa possibilità la Legge di bilancio 2020, il cui comma 741 lettera C dice chiaramente:
“”su decisione del singolo comune, l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare”.

In linea generale comunque possono essere esclusi dal pagamento IMU:

PERSONE ANZIANE

  • le persone anziane proprietarie di una casa, che sono ricoverate in modo permanente o in lunga degenza in una struttura;
  • deve avere residenza nella struttura di degenza;
  • SOLO SE la casa in questione non viene affittata ad altre persone.

PERSONE DISABILI

  • le persone disabili ricoverate o soggiornanti in una struttura in modo permanente;
  • che abbiano stabilito la residenza in questa struttura;
  • sempre che la casa per cui si richiede l’esenzione IMU 2023 non sia stata affittata ad altre persone

Ribadiamo che queste esenzioni sono a totale discrezione del Comune, che può decidere se adottare questa decisione all’interno dei propri regolamenti IMU.

Le scadenze del pagamento IMU 2023

Specifichiamo infine le scadenze di quest’anno per il versamento dell’imposta IMU 2023, splittato di norma in due momenti diversi: un acconto e un saldo.

  • entro venerdì 16 giugno 2023: pagamento dell’acconto – si paga in base all’aliquota e alla detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente. Per il 2023, l’acconto è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU nel 2022;
  • oppure entro venerdì 16 giugno 2023: pagamento della rata unica
  • Entro il 16 dicembre (quest’anno slitta a lunedì 18 dicembre, perché il 16 cade di sabato): pagamento del saldo IMU – sulla base delle delibere comunali pubblicate sul sito del MEF entro il 28 ottobre di ciascun anno di imposta. In caso di mancata pubblicazione nei termini, si applicano le aliquote/detrazioni adottate per l’anno precedente;
  • Entro il 30 giugno 2023 va trasmessa la dichiarazione IMU per l’anno 2022.

 

Notizie nella posta

Riceverai nella tua posta tutti gli aggiornamenti sul mondo
di SO Iscriviti gratuitamente ⤹