Bonus figli disabili: l’INPS ha finalmente comunicato la data per la presentazione delle domande

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di Antonia Festa

Anche per il 2023 sarà attivo il Bonus figli disabili, per le famiglie che versano in determinate condizioni di disagio. Quando presentare domanda?

Attraverso il Messaggio n. 422 del 27 gennaio 2023, l’INPS ha chiarito le condizioni per l’invio delle domande per l’erogazione del Bonus figli disabili.

Il sussidio è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 e ha validità triennale (dal 2021 al 2023). Spetta ai nuclei familiari composti da genitori disoccupati o monoreddito, che devono accudire figli affetti da disabilità. Analizziamo, dunque, la disciplina normativa di riferimento e scopriamo chi può presentare domanda.

Bonus figli disabili: chi può richiederlo?

Il Bonus è rivolto ai nuclei monoparentali, cioè composti da un unico genitore, con ISEE non maggiore di 3 mila euro e che:

  • hanno un figlio (maggiorenne o minorenne) con disabilità di almeno il 60%;
  • sono disoccupati;
  • percepiscono un reddito di massimo 8.145 euro, se lavoratori dipendenti, oppure di 4.800 euro, se autonomi.

Per il triennio 2021-2023, sono stati stanziati 5 milioni di euro per ciascun anno. Tuttavia, nell’ipotesi in cui tali fondi siano insufficienti, avranno la priorità i nuclei con l’ISEE minore e quelli in cui vi siano figli:

  • non autosufficienti;
  • disabili gravi;
  • con disabilità media.

La cifra erogata è di 150 euro al mese, per ciascun figlio, fino ad un massimo di 500 euro. Il sussidio è, inoltre, compatibile con il Reddito di Cittadinanza.

Sospensione e revoca del beneficio

Il Bonus figli disabili è sospeso nell’ipotesi di ricovero del figlio presso una struttura di cura di lunga degenza o una qualsiasi struttura residenziale a carico dello Stato o di altri Enti pubblici.

Il richiedente deve comunicare tempestivamente la situazione all’INPS, che provvede alla sospensione del beneficio per tutta la durata del ricovero.

Il diritto al Bonus, inoltre, decade se viene meno uno dei requisiti prescritti. La decadenza, tuttavia, ha luogo anche nei seguenti casi:

  • affidamento del figlio disabile a terzi;
  • perdita della responsabilità genitoriale del percettore;
  • decesso del figlio disabile.

Anche per la decadenza, il beneficiario è obbligato ad avvertire l’INPS. In caso contrario, verranno disposte:

  • la revoca immediata del sussidio;
  • la restituzione dei soldi indebitamente ricevuti;
  • l’irrogazione delle sanzioni stabilite dalla legge.

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Come si presenta la domanda per il Bonus figli disabili?

Con il Messaggio n. 422 del 27 gennaio 2023, l’INPS ha specificato che, dal 1° febbraio 2023 e fino al 31 marzo 2023, i beneficiari potranno inoltrare la richiesta, relativa all’anno 2023, per il contributo economico.

Le domande per il Bonus possono essere presentate in uno dei seguenti modi:

  • telematicamente, tramite il sito web dell’INPS;
  • telefonando al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) oppure al numero 06 164.164 (da rete mobile, a pagamento, sulla base della tariffa del proprio gestore);
  • tramite i servizi offerti dai Patronati.

Dopo la presentazione della domanda, si può scaricare la ricevuta con il relativo numero di protocollo nella sezione “Ricevute e provvedimenti” del sito INPS.

Nell’istanza il richiedente deve indicare il codice fiscale del figlio o dei figli disabili per i quali si richiede il beneficio.

Deve, inoltre, fornire la modalità di pagamento, scegliendo tra:

  • bonifico domiciliato presso Ufficio Postale;
  • accredito su IBAN (nazionale o estero su circuito SEPA).

Pagamento del sussidio

Se le domande sono state inviate correttamente, vengono approvate e il relativo pagamento viene disposto mensilmente.

Il provvedimento della domanda sarà disponibile entro il mese di giugno 2023, al termine delle fasi istruttorie. Sarà, inoltre, disponibile nella sezione “Ricevute e provvedimenti”.

Si ricorda che, per beneficiare del contributo economico, è necessario l’ISEE in corso di validità per l’anno 2023.

 

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