Si finge un tecnico della luce, entra in casa e truffa un sordomuto

Gli agenti sono stati allertati dai cittadini. Denunciato un uomo di 46 anni. La polizia locale contesta i reati di truffa e falso materiale in concorso. Si era fatto dare dati e codice Iban

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Truffa un anziano sordomuto proponendogli un finto contratto per l’energia elettrica e carpendone i dati anagrafici e bancari: denunciato dalla polizia locale anche grazie alle tante segnalazioni dei residenti che non sono rimasti con le mani in mano.

Sembra che non finiscano maiNon passa giorno senza che vengano segnalati tentativi di truffa, quando va bene, o veri e propri raggiri messi a segno nei confronti di anziani. Un reato odioso che prende di mira una delle categorie più fragili della società.

Nell’ultimo caso, emerso nei giorni scorsi, la situazione è ancora più detestabile, se possibile, perché non ha colpito solo una persona avanti con gli anni, ma il malvivente ha anche approfittato di un vicentino sordomuto.

L’episodio è accaduto in via Pajello a San Bortolo

Tutto è successo in via Pajello, nel quartiere San Bortolo, nel pomeriggio di giovedì 6 aprile. I telefoni del comando della polizia locale di stradella Soccorso soccorsetto sono diventati di colpo roventi: dall’area di via Pajello si sono susseguite numerose segnalazioni riguardo un individuo vestito di tutto punto che procedeva abitazione per abitazione proponendo contratti per la fornitura di energia elettrica dichiarando di essere un rappresentante di una società operante nel regime del nuovo mercato libero.
Gli agenti sono intervenuti immediatamente e sono riusciti a individuare il sedicente operatore, anche grazie alla precisa descrizione fornita dai residenti, fermandolo proprio in via Pajello.

Quando la pattuglia lo ha raggiunto, l’uomo, 46 anni, residente a Milano e di cui sono state fornite solamente le iniziali (T.M.) si è presentato come un operatore di una società per la fornitura di energia elettrica e ha porto agli agenti un tesserino di riconoscimento privo di una fotografia. Nel tesserino si riportava il nome di una società unipersonale riconducibile allo stesso milanese. In più, tra la scarna documentazione fornita c’era una ricevuta apparentemente rilasciata dall’Agenzia delle entrate in cui sarebbe stata attestata l’attribuzione della partita Iva.

L’uomo portato in caserma per accertamenti

Una volta trasferito al comando della polizia locale per ulteriori approfondimenti, gli agenti agli ordini del comandante Massimo Parolin hanno analizzato il contenuto della cartellina del sedicente operatore e hanno individuato una serie di moduli di adesione. La maggior parte era ancora in bianco ma uno era stato compilato. I poliziotti locali, verificando i dati contenuti nell’anagrafica, sono riusciti a risalire al vicentino che aveva sottoscritto quel modulo e hanno accertato che non solo si trattava di un anziano ma che era anche sordomuto. Quindi, sono riusciti con grande pazienza e tatto a farsi raccontare quello che era successo poche ore prima. Il vicentino ha raccontato loro che il sedicente operatore dell’azienda dell’energia elettrica era riuscito a farsi aprire il portone del condominio e poi, con un pretesto e in compagnia di un’altra persona, che per il momento resta ignota, era riuscito a introdursi nella sua abitazione. Lì, avrebbe carpito i dati anagrafici e l’Iban dell’anziano che, secondo la ricostruzione degli agenti, era una “preda” selezionata in precedenza.
Il milanese è stato quindi denunciato per truffa e falso materiale in concorso.

Karl Zilliken

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