Corruzione, pegggiore piaga sociale e dignità della persona nel nuovo umanesimo!

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La corruzione, descritta da Papa Francesco è “ la peggiore piaga sociale”, una “forma di bestemmia” e un “cancro che logora le nostre vite”.

Queste sono le parole durissime del Pontefice per descrivere il fenomeno della corruzione nella prefazione data al libro-intervista “Corrosione. Combattere la corruzione nella Chiesa e nella società” del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson.

Nel volume, che è uscito giovedì 15 giugno 2017 nelle librerie italiane, il Cardinale ghanese, che è Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, fa una riflessione sull’origine della corruzione, che abbonda oggi l’esistenza umana a tutti i livelli, anche di natura internazionale, che è una malattia del cuore, poiché “germoglia nel cuore dell’uomo e può germogliare nel cuore di tutti gli uomini”.

Nella prefazione il Papa indica un rimedio di fondo : la Misericordia, la quale permette infatti di “superarsi in spirito di ricerca”.

In analisi Papa Francesco asserisce che necessita un “nuovo umanesimo”, quello dei “fiocchi di neve”, che si uniscono per diventare una “valanga”, “un movimento forte e costruttivo” per “ tutti insieme, cristiani, non cristiani, persone di tutte le fedi e non credenti”, così scrive, si combatte la corruzione “.

Le conseguenze sociali del fenomeno della corruzione vanno ben oltre le classiche tangenti, ammonisce Papa Francesco, dove essa “rivela una condotta anti-sociale tanto forte da sciogliere la validità dei rapporti e quindi, poi, i pilastri sui quali si fonda una società”, anzi “contamina ogni prospettiva generale”.

In antitesi, ci domandiamo e domandiamo : ma cos’è l’onesta, di fronte alla corruzione, concussione et similia ?

In Italia le ormai numerosissime Inchieste Giudiziarie in corso sulle corruzioni, concussioni e violazione di ogni ordine e grado del Codice Penale riguardanti il contatto con la “cosa pubblica”, continuano a tener desta la pubblica opinione ed i mass media ed ora nel mirino “entrano” anche personaggi in vista .

Allora l’Italia è diventata il Paese di corrotti e corruttori e dove l’onestà,( ma cosa è ? ) non conta più niente e purtroppo si deve constatare che la persona onesta è considerata un nulla !

“ Dobbiamo essere umili, con umiltà reale, con nome e cognome” ha esortato Papa Francesco ( 14 giugno 2013 Chiesa S. Marta) .

Nonostante questo e di fronte a quegli atteggiamenti od esempi di malcostume che succedono quasi ogni giorno in Italia, sono tantissime le persone che dedicano il loro tempo ai più sfortunati della vita e considerano l’onestà un patrimonio da salvare, come qualcuno compie senza compensi, anzi alle volte ignorati arrogantemente proprio da coloro che dovrebbero amare il prossimo !

Alle volte ci domandiamo e domandiamo : perché non “lasciare” e perché “continuare” nella ipotesi dell’onestà ?

Coloro che ci esortano, come Papa Francesco, a non “lasciare” ci suggeriscono di non tener conto delle semplici affermazioni che possono essere di riferimento ad un principio repulsivo, ma di considerare il concetto del diritto un valore da salvare

Altri che condividono gli atti di assoluta integrità morale e di altruismo, ci dicono di “continuare”, anche se  dobbiamo assistere a vergognose enunciazioni che apprendiamo quasi tutti i giorni da quelle reti televisive di Stato alle quali pur pagando un “abbonamento scriteriato”, dobbiamo assistere a vergognose disquisizioni politiche, molto spesso di parte

La famiglia oggi è bombardata da mille insidie e da mille problemi, ma dobbiamo considerarla la vera risorsa di questo Paese, invece di essere ignorata dalla politica, la quale dovrebbe far riemergere quel ruolo fondamentale che essa ha nella società.

Assistiamo spesso a grandi manifestazioni di piazza senza un significato e viene tralasciato quel principio di solidarietà che dovrebbe accompagnare la giustizia sociale per le persone più deboli o che fanno parte del mondo della disabilità della sofferenza, del dolore

Tutti ne parlano, specie quelli che dovrebbero difendere il popolo : ( ma cosa vuole questo popolo ? ). Giustizia, pace, serenità, coerenza !

Quelle “misure restrittive” che la politica intende imporre, vanno valutate perché a volte vanno contro i più elementari principi di solidarietà e di giustizia che dovrebbero caratterizzare un Paese civile, come i conti correnti bancari od altro sottoposti a vessazioni, a beffe, a criteri scriteriati !

La carenza di adeguati Provvedimenti Legislativi e di quelli Economici, cui subisce il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore, sono tematiche che le Istituzioni dovrebbero affrontare in maniera efficace, decisiva e senza indugio, in nome di quell’onestà che dovrebbe essere la perla della nostra convivenza e non del malcostume. Ma perché i componenti della classe politica o politicante, la casta per eccellenza, non fanno sacrifici ?

Ripeto ancora una volta è veramente vergognoso non trovare fra le pieghe del Bilancio Pubblico uno stanziamento per aumentare decorosamente le “provvidenze economiche” per quelle persone invalide che fanno parte della nostra comunità.

Nella affannosa ricerca delle “misure correttive” inerenti le spese inutili gli sprechi le inefficienze ridicole, perché non far rientrare quelle “misure restrittive”, come viaggi all’estero (oh! quanti ne vengono effettuati e da tutti i politici), auto blu,  telefonini ( parlare meno ed ascoltare di più), alti stipendi ai manager dello Stato .

Invece di dare contributi per la cantieristica navale, perché non incrementare le ispezioni nei porti turistici dove sostano barche milionarie e lussuosi velieri e nell’evasione fiscale, tanto declamata, accertare se quelle “barchette” posteggiate in quei porti sono in regola con il Fisco, compresi gli ingaggi e reingaggi ai ciclisti, giocatori di calcio, società sportive d’ogni genere, cantanti, attori, politici e via dicendo …! e se controlli vengono effettuati, chi controlla i controllori ?

Allora si  che l’onestà sarà la conformità delle n/s azioni alle norme della giustizia e del dovere !

Quindi spetta a noi saper proteggere e promuovere il rispetto per la dignità della persona nel nuovo umanesimo !

 

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza!”

Previte

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La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto né gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

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