Lo ha detto l’azienda pubblica spagnola che si occupa della rete elettrica, secondo cui è più probabile un guasto negli impianti a energia solare
Lunedì in Spagna e Portogallo c’è stato un enorme blackout che ha lasciato per ore i due paesi senza energia elettrica e causato la morte di almeno 4 persone. Martedì Red Eléctrica, l’azienda pubblica spagnola responsabile della rete elettrica, ha detto che sulla base delle informazioni disponibili esclude che sia stato causato da un attacco informatico.
L’azienda ha escluso anche l’ipotesi di un errore umano e quella di un evento naturale, forse meteorologico, ritenendo più probabile un guasto agli impianti di generazione a energia solare: in particolare, secondo Red Eléctrica, a causare l’estesissimo blackout sarebbero stati due episodi di “disconnessione”, cioè due momenti in cui ha smesso di funzionare il sistema che permette all’energia elettrica di raggiungere i luoghi in cui serve.
L’attacco informatico, così come l’errore umano e l’evento atmosferico, erano alcune delle ipotesi inizialmente fatte per spiegare quanto accaduto in Spagna e Portogallo: i chiarimenti sulle ipotesi delle cause sono stati dati da Eduardo Prieto, il dirigente operativo di Red Eléctrica, dopo il ripristino della rete tra il pomeriggio di lunedì e la mattina di martedì.
Sono comunque ancora in corso approfondimenti e indagini per chiarire in maniera definitiva cosa abbia causato il blackout: il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez aveva detto lunedì che «nessuna ipotesi è stata esclusa». Martedì Sánchez, nella sua terza apparizione pubblica nel giro di un giorno, ha attribuito la responsabilità del blackout agli «operatori privati», senza fare nomi né essere più preciso di così: è una posizione che si spiega anche in vista delle polemiche politiche, che inevitabilmente sono già partite, e delle richieste di risarcimento che verranno fatte.

Le persone tornano in strada dopo ore di blackout a Cascais, in Portogallo, 28 aprile 2025 (Horacio Villalobos/Corbis/Getty Images)
Delle ipotesi inizialmente fatte la più probabile sembra quindi quella di un problema tecnico alla rete, che sarebbe collassata improvvisamente per un qualche tipo di sovraccarico. Parlando con Euronews, il ricercatore Onyema Nduka ha citato l’ipotesi che un guasto in un punto della rete possa aver generato un problema «a cascata» perché i sistemi di sicurezza che dovrebbero attivarsi in questi casi non hanno funzionato.
In questo caso sarebbe un problema simile a quello che nell’ottobre del 2024 bloccò i treni di mezza Italia, sebbene su scala ancora maggiore.
A rendere ipotizzabile l’idea di un attacco informatico era stato il fatto che la Spagna, come gli altri grandi paesi occidentali, subisce centinaia di attacchi informatici all’anno: si era pensato anche a una qualche operazione di sabotaggio, che però, secondo alcuni esperti ascoltati, sarebbe stata complicata da mettere in atto. Lukasz Olejni, esperto di sicurezza informatica del King’s College di Londra, aveva detto a El País: «Un attacco di questo tipo potrebbe prendere di mira i trasformatori o le sottostazioni», cioè i sistemi di gestione e distribuzione di elettricità nelle case e nelle aziende. «Ma coordinare un attacco ampio e sincronizzato di questo genere sarebbe estremamente difficile», ha concluso Olejnik.