Navalny, 43 Paesi chiedono un’indagine indipendente sulla sua morte

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Ansa/Epa

Sono i 27 Stati dell’Ue e altri 16 Paesi tra cui Usa, Ucraina, Canada e Gran Bretagna

Un gruppo di 43 Paesi ha chiesto alla Russia di consentire un’indagine internazionale indipendente sulla morte in prigione del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny.

L’appello, come riporta il Guardian, è stato lanciato dall’ambasciatrice europea Lotte Knudsen al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra a nome di tutti i 27 Stati dell’Ue e di altri 16 Paesi, tra cui Canada, Regno Unito, Stati Uniti e Ucraina.

“Siamo indignati – ha detto Knudsen – per la morte di Navalny, per la quale la responsabilità ultima ricade sul presidente Putin e sulle autorità russe. La Russia deve consentire un’indagine internazionale indipendente e trasparente sulle circostanze della sua morte improvvisa”.

La vedova ringrazia per gli omaggi al marito, ‘Questo è il vero amore’

La vedova di Navalny, Yulia, ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato ai funerali del marito e nei giorni successivi hanno continuato a mettersi in coda davanti al cimitero per deporre fiori sulla sua tomba.

“Molti si chiedono – scrive Yulia Navalnaya su X – perché Alexei abbia combattuto così duramente e non si sia mai arreso. Per il vostro bene. Persone belle, coraggiose e oneste che ormai arrivano in una fila infinita per dirgli addio. Grazie. Questo è il vero amore delle persone”.

Redazione Ansa

 

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