Giorgetti: “Le pensioni saranno trattate nella manovra”

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Il ministro dell’Economia: “Leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Prima di tutto bisogna avere il quadro, quando lo avremo potremo definire gli interventi”

di Andrea Manago
Redazione AGI

In attesa dell’approdo in Cdm, presumibilmente la prossima settimana, del piano strutturale di bilancio a medio termine, le forze politiche che compongono la maggioranza continuano ad avanzare le loro priorità in vista della stesura della prossima manovra tra fisco, pensioni e welfare. Le opposizioni ipotizzano che si vada verso un testo fatto di tagli alla spesa sociale e chiedono interventi in favore del comparto sanità. La manovra, si parla di un documento poco superiore ai 25 miliardi di euro, dovrebbe prevedere la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo per i redditi fino a 35mila euro per contrastare l’inflazione. Tra le ipotesi allo studio ci sarebbe anche quella di provare a estenderlo ai redditi fino a 50-60mila euro. Ma le risorse sono limitate. E bisogna fare i conti con il piano di rientro dal deficit eccessivo per cui l’Ue ha aperto una procedura di infrazione.

La premier Giorgia Meloni, nella sua relazione all’esecutivo di FdI, ribadisce che “sarà una legge di bilancio ispirata, come le precedenti, alla serietà e alla responsabilità“. La premier sottolinea: “Ci muoveremo, come abbiamo già fatto, su due direttrici fondamentali, basta con gli sprechi e con le follie ereditate dai governi di sinistra e che hanno devastato i conti pubblici come il Superbonus”. Tutte le risorse disponibili, secondo Meloni, vanno “concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con un’attenzione particolare a quelle con figli”. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, dopo il vertice della Lega a Montecitorio, chiarisce che il piano strutturale verrà “presentato entro metà mese in Cdm e poi in Parlamento” e che le pensioni “come tutte le altre voci di spesa, saranno trattate nella manovra. Se ne parlerà anche nel piano strutturale”. Il titolare del Mef ironizza: “Leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Prima di tutto bisogna avere il quadro, quando lo avremo potremo definire gli interventi. In estate c’è il calciomercato, quando poi finisce arriva la realtà, le partite. Cosi’ succede anche per la legge di bilancio: durante l’estate tutti scrivono cose tipo il calciomercato, poi arriva un momento in cui si fanno le cose che si devono fare”. La Lega chiederebbe una estensione del perimetro della flat tax e di non allungare le finestre di uscita sulle pensioni. Forza Italia, tramite il capogruppo alla Camera Paolo Barelli, ricorda che “le somme disponibili vanno destinate al taglio del cuneo fiscale, a provvedimenti per la crescita e sostegno al lavoro. Per le pensioni minime, la rivalutazione già fatta nel 2023 va operata anche nel 2024”.

 

 

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