Putin e il nuovo piano, arruolati a forza disabili e alcolisti

«Ma la mobilitazione sarà un fallimento»

Dossier dell'Institute for the study of war. Tra le reclute al fronte iniziano gli ammutinamenti

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di Marco Ventura

Una corsa contro il tempo, contro la burocrazia, contro le falle sistemiche di un’organizzazione che fa acqua da tutte le parti. La mobilitazione parziale voluta da Vladimir Putin, che dovrebbe rafforzare la linea del fronte dopo il contrattacco ucraino, forse è già fallita.

Un dossier dell’Isw (Institute for the study of war) offre un quadro impietoso del pantano. «La mobilitazione probabilmente non riuscirà a produrre le forze di riserva anche di bassa qualità che il piano di Putin avrebbe voluto generare, a meno che il Cremlino non aggiusti rapidamente alcuni problemi fondamentali e sistemici».

Putin e il ministro della Difesa, Shoigu, avevano annunciato la mobilitazione di riservisti «pronti al combattimento» al fine di stabilizzare la linea del fronte e riprendere l’iniziativa sul campo di battaglia.

I blogger militari scrivono però che centri militari di reclutamento, ufficiali e amministrazioni locali stanno arruolando uomini che non corrispondono ai criteri alla promessa di Shoigu di dare priorità a militari esperti.

 

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