A Matera ci si prepara per il ballottaggio parlando di strade e turismo

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Turisti sul belvedere di piazzetta Pascoli a Matera, 18 maggio 2025 (il Post)

Con un aggeggio posizionato in una via del centro si potevano mandare messaggi vocali al futuro sindaco: sono arrivate richieste soprattutto su mobilità e turismo

In un fine settimana di metà maggio in via Ridola, a Matera, diverse persone hanno fatto la fila per avvicinarsi a turno a un aggeggio rotondo color ocra appeso a metà di un palo di metallo. La scena era piuttosto bizzarra e infatti ha attirato altre persone, che a loro volta si sono messe in fila davanti al cartello colorato. Stavano tutte registrando un messaggio vocale per il futuro sindaco di Matera, dove il 25 e il 26 maggio si è tenuto il primo turno delle elezioni comunali. L’aggeggio si chiama ChitChat ed è un registratore di messaggi vocali, una specie di citofono pubblico: l’ha progettato lo Studio Antani, che si occupa di comunicazione e progetti creativi.

Il ChitChat in via Ridola a Matera, 18 maggio 2025 (il Post)

A Matera il ChitChat era già stato sperimentato un anno fa, ma quest’anno l’obiettivo era cercare di capire quali fossero i temi più urgenti per gli abitanti di Matera della città. I risultati dell’analisi dei messaggi vocali sono appena stati pubblicati: sono contenuti brevi e semplici, che naturalmente non hanno una valenza statistica. Permettono comunque di farsi un’idea a grandi linee di cosa pensano materani e materane a pochi giorni dal ballottaggio dell’8 e del 9 giugno in cui sarà eletto sindaco uno dei due candidati rimasti: Roberto Cifarelli per un centrosinistra molto allargato e Antonio Nicoletti per il centrodestra.

In totale sono stati registrati 671 messaggi, il 66 per cento dei quali è stato analizzato (sono state escluse le offese, gli scherzi dei bambini e i messaggi di prova). Le questioni di cui i materani hanno parlato di più sono le strade, i servizi urbani, il turismo, la cultura e i giovani: sono le stesse di cui si è parlato durante la campagna elettorale, anche dopo il risultato del primo turno. La richiesta più frequente riguarda la manutenzione delle strade e dei parchi, ma anche più eventi e iniziative per contrastare lo spopolamento dei Sassi (i due quartieri centrali della città che l’hanno resa famosa in tutto il mondo) e misure per gestire meglio il turismo, cresciuto moltissimo dall’anno in cui Matera fu capitale europea della cultura (2019) ma ancora poco governato.

Di questi e vari altri temi dovrà occuparsi chi vincerà il ballottaggio. Cifarelli è un politico di lungo corso, attualmente consigliere regionale del Partito Democratico e a capo di un’eterogenea coalizione composta da nove liste (tra cui non c’è il PD ma in compenso ci sono Azione e un ex consigliere di Forza Italia, Nicola Casino). Nicoletti invece è un ingegnere che lavora da anni per le istituzioni locali: è direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e fino a pochi mesi fa ha diretto l’Azienda di promozione territoriale della Basilicata (Apt). Lo sostengono sei liste, tra cui Fratelli d’Italia.

La sede di una lista che sostiene Antonio Nicoletti (il Post)

Al primo turno Cifarelli ha preso il 43,52 per cento dei voti, staccando di oltre sei punti Nicoletti, che si è fermato al 36,98 per cento. Al ballottaggio Cifarelli si presenta da favorito anche perché le liste che lo sostenevano hanno ottenuto il 52 per cento delle preferenze: 17 persone candidate con Cifarelli hanno quindi già la certezza di diventare consiglieri comunali, che in totale a Matera sono 32.

Se Nicoletti vincesse quindi non potrebbe contare sul premio di maggioranza del 60 per cento dei seggi in consiglio comunale, che viene assegnato alle liste collegate al sindaco eletto a patto che quelle di un altro candidato non abbiano ottenuto almeno il 50 per cento dei voti. Detto in altre parole: in caso di vittoria, Nicoletti non avrebbe la maggioranza in consiglio comunale e quindi sarebbe difficile se non impossibile governare la città.

Per quanto riguarda le alleanze con gli altri candidati al primo turno, in questi giorni l’imprenditore e capo di una lista civica Luca Prisco ha annunciato il suo sostegno per Cifarelli. L’ex sindaco di Matera Domenico Bennardi, del Movimento 5 Stelle, aveva deciso inizialmente di non dare indicazioni di voto al suo elettorato, ma negli ultimi giorni lui e Vincenzo Santochirico (altro candidato civico) hanno fatto un appello a Cifarelli per escludere dalla sua coalizione le forze politiche più liberali o di centrodestra. Cifarelli non ha accolto la richiesta e Santochirico ha confermato che non darà indicazioni di voto per il ballottaggio.

I rapporti tra Santochirico e Cifarelli sono del resto un po’ complicati. In un primo momento Santochirico – che in passato ha ricoperto diversi incarichi politici con il centrosinistra sia nel comune di Matera che in Regione Basilicata – si era proposto a queste elezioni comunali come candidato dei partiti del centrosinistra, tra cui PD, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra, che poi però si erano divisi sulla sua candidatura. Santochirico l’aveva quindi ritirata nel giro di pochi giorni ma si era riproposto poco dopo con una lista civica indipendente, “Progetto Comune Matera”.

A quel punto però Cifarelli, che pure non era stato sostenuto inizialmente dal suo partito, aveva già vinto le primarie aperte indette a inizio aprile da un gruppo di persone di Matera con meno di 40 anni, e risultate molto partecipate. La cosa a Santochirico non era piaciuta per niente, specie per la coalizione molto larga messa insieme da Cifarelli.

La sede di una lista che sostiene Roberto Cifarelli (il Post)

Il patto di quelle primarie era infatti che i candidati perdenti avrebbero sostenuto il vincitore formando un’unica coalizione. In quella di Cifarelli sono così confluiti tra gli altri Azione e la lista Matera Venti Trenta di Nicola Casino, esponente di Forza Italia che era stato sospeso dal partito per aver deciso di partecipare alle primarie aperte. La presenza di forze politiche di centro e centrodestra nella coalizione di Cifarelli è stata diffusamente criticata dagli altri candidati durante la campagna elettorale: lui si è difeso dicendo che è espressione di una volontà “dal basso”, cioè quella dei cittadini che hanno partecipato alle primarie aperte di inizio aprile. Durante una tribuna elettorale della Rai ha detto di rappresentare un «centrosinistra largo».

In questo centrosinistra però non c’è il PD, almeno ufficialmente: il segretario regionale Giovanni Lettieri ha dato il suo endorsement, mentre il vicesegretario Vito Lupo ha detto pubblicamente di non essere d’accordo.

Fino a fine maggio i toni della campagna elettorale di Matera erano stati piuttosto pacati, ma negli ultimi giorni Cifarelli e Nicoletti si sono ripetutamente attaccati a vicenda sui loro social e durante i comizi. Cifarelli ha chiesto più volte a Nicoletti di confrontarsi in piazza davanti a elettori ed elettrici, ma finora Nicoletti non ha accettato la proposta: si sono però confrontati durante diverse tribune elettorali in televisione, anche lì battibeccando parecchio.

È possibile che l’animosità sia dovuta agli ultimi giorni di campagna elettorale. I due candidati la pensano in realtà in modo piuttosto affine su diverse questioni. Sulla cultura, per esempio, entrambi credono che vada ripreso lo slancio un po’ perso dopo il 2019. Cifarelli insiste in particolare sul fatto che sia necessario creare un’industria culturale creativa, di cui possa beneficiare sia chi la città la visita sia chi la vive tutti i giorni; per Nicoletti vanno valorizzati gli spazi culturali esistenti e va ampliata l’offerta culturale anche per incentivare una maggiore permanenza dei turisti in città (cosa su cui anche Cifarelli è d’accordo).

Nicoletti ha lavorato attivamente negli anni scorsi per aumentare i turisti, come direttore dell’Apt, e ci è riuscito. Si fermano però poco in città: in media meno di due giorni, un aspetto molto criticato da Cifarelli. Secondo Nicoletti bisogna promuovere un’immagine internazionale di Matera e un turismo più sostenibile. Per tutti e due comunque serve un piano di medio-lungo termine per governare meglio il fenomeno e garantire presenze tutto l’anno.

Sia Cifarelli che Nicoletti ritengono necessario investire su luoghi di formazione come l’università e la Casa delle tecnologie emergenti, un centro dedicato all’innovazione tecnologica, anche per riuscire a far rimanere a Matera i più giovani, che altrimenti tendono ad andarsene per cercare lavoro altrove, come del resto succede in diverse altre città del sud Italia.

Un altro tema di cui entrambi hanno parlato spesso è il welfare: sia Cifarelli sia Nicoletti promettono la realizzazione di nuove case popolari per le famiglie in difficoltà e per le coppie giovani.

Sul fronte dei trasporti pubblici, di cui a Matera si discute parecchio per via della sua posizione un po’ isolata, Cifarelli ha promesso che in caso di elezione realizzerà due terminal distinti per gli autobus usati da studenti e lavoratori e per quelli dei turisti, che oggi si accalcano vicino alla stazione centrale perché non hanno un parcheggio a disposizione. In un’intervista del 19 maggio al Quotidiano del Sud Nicoletti era stato invece più cauto sulla questione del terminal, e ha invece insistito sulla necessità di creare una rete di trasporti pubblici più sostenibili (un’idea che comunque piace anche a Cifarelli) anche per promuovere la trasformazione di Matera in una “città da 15 minuti”.

Redazione il Post

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