Ambizione Italia per l’Inclusione e l’Accessibilità, un progetto per promuovere i valori della diversità

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L’iniziativa fa parte di Ambizione Italia, con la quale Microsoft ha già formato 500mila persone e che si propone di coinvolgere entro la fine del 2020 oltre 2 milioni di giovani, studenti, NEET e professionisti in tutta Italia

ROMA. Promuovere i valori della diversità nel nostro Paese attraverso il digitale, affinché nessuno venga lasciato indietro: questo il cuore del progetto lanciato da Microsoft, “Ambizione Italia per l’inclusione e l’accessibilità”, che consiste in un’alleanza strategica con aziende, istituzioni e associazioni per sviluppare insieme nuove progettualità a supporto dell’accessibilità e dell’inclusione nella vita quotidiana e in azienda, facendo leva sulle nuove tecnologie come Intelligenza Artificiale e Cloud Computing.

Ability Garden, Amplifon, ANSA, Barilla, EY, Fondazione Accenture, Fondazione Adecco, Fondazione Vodafone, Fondazione Mondo Digitale, Gruppo Generali, Jointly – Il welfare condiviso, Kulta-Cervelli Ribelli, LinkedIn, UniCredit, Techsoup, Valore D e Wunderman Thompson sono le prime realtà che hanno aderito all’alleanza e che quindi si impegnano a mettere a fattor comune competenze e esperienze per programmare e realizzare insieme a Microsoft iniziative per aiutare le persone con disabilità.

Il progetto si fonda in particolare sullo sviluppo di iniziative che fanno leva sulle recenti tecnologie, come Intelligenza Artificiale e Cloud Computing, per aiutare le persone nelle comuni operazioni quotidiane e offrire loro la possibilità di esprimere al meglio il proprio potenziale anche nella vita professionale. Gli attori coinvolti hanno la possibilità di partecipare a sessioni formative, hackathon, incontri e condivisioni di best practice, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di progetti per l’inclusione e per la riduzione delle barriere in alcuni ambiti specifici.

Nell’area “Prodotti e Servizi” sarà possibile esplorare nuove modalità di sviluppo, creazione o trasformazione di prodotti e servizi di uso comune, anche digitali, per renderli accessibili a fasce di utenti differenti: un esempio è l’Xbox Adaptive Controller, un controller che facilita e migliora l’esperienza di gioco, progettato da Microsoft insieme a community di giocatori disabili per rispondere alle esigenze dei giocatori con mobilità ridotta. Sul fronte “Mondo dell’Educazione” sarà possibile, da un lato, lavorare con studenti e docenti su progetti di accessibilità e, dall’altro, valorizzare programmi educativi inclusivi.

In particolare, Microsoft ha già avviato un programma di education nelle scuole in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia per sensibilizzare studenti, docenti e famiglie su come le nuove tecnologie possano trasformare la diversità in un valore reale di crescita per tutti. Nell’ambito “Mondo del Lavoro” ci sarà la possibilità di approfondire i vantaggi che oggi la tecnologia offre per favorire una maggiore inclusione professionale e una valorizzazione delle risorse con disabilità che, grazie all’innovazione, possono esprimere il loro potenziale. Già da tempo, l’azienda d’informatica con sede a Redmond mette a disposizione in maniera nativa nella propria suite Microsoft 365 soluzioni inclusive per aiutare i collaboratori aziendali, dalla funzionalità di lettura immersiva per persone ipovedenti, al servizio di sottotitoli e traduzione in tempo reale per i non udenti o per coloro che parlano lingue diverse durante le riunioni virtuali con Teams.

In Italia attualmente ci sono oltre 3 milioni di persone con disabilità, numero che cresce in modo esponenziale se consideriamo anche le problematiche nascoste o momentanee. Ognuno di noi, in un certo momento della propria vita, si trova ad affrontare questo tipo di sfida, che sia una disabilità temporanea perché ci si è fratturati una gamba in un incidente, o situazionale, perché occorre necessariamente rispondere a una mail e non si hanno entrambe le mani libere. Inoltre, solo poco più del 30% dei disabili tra i 15 e i 64 anni ha un’occupazione. Un dato allarmante, sintomatico della difficoltà per queste categorie a integrarsi pienamente nella società odierna.

Le nuove tecnologie possono offrire straordinarie opportunità alle persone con problemi: l’AI, in particolare, può aiutare a essere più connessi con gli altri, attraverso strumenti che agevolano la lettura, l’ascolto e la scrittura, potenziando così le capacità umane e contribuendo ad acquisire nuove competenze.

“In Microsoft – spiega Barbara Cominelli, Direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia – lavoriamo da sempre per rendere i nostri prodotti e servizi ‘accessibili by design’, ovvero pensati per essere utilizzati da tutti già nella fase della loro progettazione. Questo ci consente di dare un contributo importante alle persone che in questo modo possono vivere e lavorare come tutti. Non vogliamo affrontare questa sfida da soli. È proprio per questa ragione che abbiamo dato vita a un’alleanza dove mi auguro si aggiungano presto numerose realtà private e pubbliche. Insieme, grazie al digitale, possiamo rendere il nostro Paese più inclusivo e costruire un futuro migliore per tutti”.

L’iniziativa fa parte di Ambizione Italia, progetto più ampio di formazione, aggiornamento e riqualificazione delle competenze in chiave digitale avviato a settembre 2018, con il quale Microsoft ha già formato 500mila persone e che si propone di coinvolgere entro la fine del 2020 oltre 2 milioni di giovani, studenti, NEET e professionisti in tutta Italia, con l’obiettivo di contribuire all’occupazione e alla crescita dell’Italia, riducendo il fenomeno dello skills mismatch ovvero il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili.

https://www.repubblica.it/

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