Mascherine anche per bambini e non udenti: la Misericordia di Vinci fa da sé

I volontari al lavoro per realizzare i dispositivi di protezione, camici compresi. "E' un bell'aiuto, anche economico"

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Vinci (Firenze), 17 aprile 2020 – Le mascherine protettive? Alla Misericordia di Vinci, i volontari se e realizzano da soli. E ne fanno, non solo di chirurgiche, ma anche per bambini, con misure e fantasie ad hoc e pure per i soccorsi da prestare ai non udenti, con una finestra apposita che permetta loro la lettura delle labbra dei soccorritori. Del resto, l’obiettivo dell’associazione con sede in via Pierino da Vinci è stare vicino a tutti coloro che si trovano in difficoltà. E farlo, da mercoledì cOn un ulteriore servizio: la Misericordia è infatti impegnata anche nel servizio di tamponi domiciliari per conto di Asl Toscana centro e Regione.

Insomma, il da fare non manca alle squadre sempre attive sul territorio, eppure Il tempo di studiare e mettere a punto dispositivi di protezione si trova, eccome. I volontari, anche prendendo spunto dal web e dalle iniziative sbocciate altrove, hanno realizzato alcune prove e poi alcuni modelli. «Le mascherine per il soccorso a non udenti hanno una sorta di ‘finestra’ in plastica trasparente di fronte alla bocca – spiega Federico Giorni, da anni in forza all’associazione – Qualora ci trovassimo a prestare soccorso a persone con questo tipo di disabilità, indossandole, faciliteremo la comunicazione con loro».

Di questo tipo di dispositivi ne è stato realizzato un paio di pezzi, mentre sono una decina le mascherine per bambini fatte a mano dagli instancabili e creativi volontari. Qualcuno ha portato il tessuto, qualcun altro il cartamodello, altri ancora si sono occupati di cucire i pezzi. La protezione è «pari a quella offerta dalle mascherine chirurgiche: abbiamo messo nel tessuto di cotone, il tessuto non tessuto doppio strato», spiega Giorni.

Ma lo spirito di iniziativa della Misericordia vinciana è andato anche oltre. «I nostri volontari si sono messi a fare anche i camici – continua Federico Giorni – Sono comodi, col taschino e di varie taglie, e rappresentano anche un bel risparmio economico per l’associazione: questi dispositivi costano, non poco».

 

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